Morti su strada in Toscana: meno incidenti, più vittime in città tra i pedoni

Diminuiscono gli incidenti sulle strade toscane nel 2015 rispetto al 2014, ma gli incidenti più gravi sono in città

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 novembre 2016 14:38
Morti su strada in Toscana: meno incidenti, più vittime in città tra i pedoni

Si muore di più in città dove, tra i comportamenti che causano incidenti, i più frequenti sono il mancato rispetto della segnaletica, della precedenza, guida distratta e velocità troppo elevata. La maggior parte delle vittime sono classificate come ‘utenti vulnerabili', cioè pedoni e conducenti o passeggeri di veicoli a due ruote.

In una Regione che si propone sul panorama internazionale Sostenibile e Slow, aumentano i casi di incidenti mortali che riguardano ciclisti (+27%). Ritenuto poi di "rilevanza sociale" è il dato che riguarda i giovani: oltre la metà dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni morti in incidenti stradali nel 2015 sono deceduti in incidenti notturni.

 I dati del Sirss, Sistema integrato regionale per la sicurezza stradale, presentati dall'assessore regionale ad infrastrutture e trasporti Vincenzo Ceccarelli, raccontano un generale miglioramento della sicurezza stradale e sono in controtendenza rispetto ad una situazione nazionale dove il numero delle vittime cresce (+ 1,4%) e sinistri e feriti diminuiscono ma con percentuali nettamente inferiori. Diminuiscono gli incidenti in città, ma sono più gravi (+10% di mortalità sulle strade urbane). Anche in questo caso la Toscana è in controtendenza rispetto al dato nazionale, dove i decessi aumentano soprattutto sulle autostrade e sulle strade extraurbane.

"I dati Sirss - spiega Ceccarelli - ci mostrano una Toscana dove negli ultimi 8 anni i morti sulle strade regionali sono più che dimezzati. Un dato che ci conforta e ci consente di dire che le politiche per la sicurezza stradale sembrano funzionare e contribuire a limitare numero e danni degli incidenti, anche se resta da fare ancora molto a 360°. Per quanto ci riguarda, vogliamo continuare a lavorare per migliorare ulteriormente la sicurezza delle nostre strade e per questo stiamo per varare un nuovo bando da 3,5 milioni per i Comuni che vogliamo eliminare alcuni punti critici della viabilità".

"Scopo del Sistema integrato regionale per la sicurezza stradale - ha aggiunto l'assessore - è proprio fotografare la pericolosità delle strade, rilevare dove accadono gli incidenti, rilevare le criticità per farci capire dove è più necessario e urgente intervenire. Per una maggiore sicurezza stradale sono tre i fattori fondamentali su cui si può agire: guidatore, veicolo e infrastruttura. La Regione, nonostante le note difficoltà dei bilanci pubblici, è in prima linea nel miglioramento infrastrutturale. Abbiamo anche promosso iniziative di educazione 'culturale' alla sicurezza stradale. I frutti di questo costante impegno iniziano a vedersi e mi auguro che la tendenza attuale venga confermata anche in futuro".

Ecco una sintesi dei dati Sirss sugli incidenti avvenuti nel 2015 (raccolti nell'ambito del Programma statistico nazionale IST-00142, calcolando l'insieme degli incidenti stradali verbalizzati da un'autorità di polizia che hanno causato lesioni alle persone):

  • in Toscana ci sono stati 15.863 incidenti stradali con lesioni a persone, che hanno provocato 247 morti e 20.957 feriti.
  • rispetto al 2014, gli incidenti sono diminuiti del 4,7% (-791 in valore assoluto), i feriti del 5,0% (-1.094) e i decessi dell'1,2% (-3), a fronte di un dato nazionale dove crescono per la prima volta dal 2001 le vittime (+1,4%), mentre numero degli incidenti e dei feriti cala ma in maniera molto inferiore: rispettivamente -1,4% e -1,7%.
  • a livello provinciale, sono in aumento le vittime nelle Province di Lucca (+19), Firenze (+6), Livorno (+2) e Pistoia (+1).
  • gli incidenti in città sono meno numerosi, ma più gravi: nei Comuni capoluogo toscani è in aumento il numero delle vittime (+7 rispetto al 2014), nonostante una diminuzione del 3,6% degli incidenti.

    Questa tendenza è confermata anche a livello nazionale, dove il numero di morti nelle aree urbane dei grandi Comuni aumenta dell'8,6%.

  • il dato sull'aumento della gravità degli incidenti in città è confermato anche dalla distribuzione delle vittime: la mortalità è aumentata sulle strade urbane (+12 morti rispetto al 2014, +10%) e sulle autostrade (+3 vittime, +13%), mentre è diminuita sulla strade extraurbane (-20 casi, - 19%). Sulle strade regionali i dati parlano di 14 morti, meno della metà rispetto ai 32 del 2014.

    A livello nazionale, invece, nell'ultimo anno i decessi sono aumentati sulle autostrade (+6,3%) e sulle strade extraurbane (+1,9%), mentre sono diminuiti sulle urbane (-0,7%).

  • l numero di incidenti in Toscana è invece in diminuzione su tutte le tipologia di strada: -692 sulle strade urbane, -99 sulle autostrade, -2 sulle strade extraurbane.
  • il tipo di incidente più frequente è lo scontro frontale-laterale tra veicoli in marcia, seguito dal tamponamento. Quelli che causano più vittime però, sono l'investimento di pedone e la fuoriuscita.
  • tra i comportamenti sbagliati che causano incidenti, i più frequenti sono il mancato rispetto della segnaletica, della precedenza, guida distratta e velocità troppo elevata.

    Proprio guida distratta e velocità sono le cause principali della maggior parte degli incidenti mortali.

I dati Sirss dicono inoltre che le vittime della strada sono soprattutto maschi (78%), mentre per quanto riguarda i feriti, il rapporto maschi/femmine tende a riequilibrarsi (58%-42%). La maggior parte delle vittime sono inoltre classificate come ‘utenti vulnerabili', cioè pedoni e conducenti o passeggeri di veicoli a due ruote. Costituiscono il 61% dei morti per incidente stradale in Toscana nel 2015. La percentuale nazionale è invece del 50%.

Nei casi in cui l'investimento di un pedone porta alla morte, le vittime sono soprattutto persone anziane: nel 2015 il 64% aveva più di 70 anni.

In aumento anche i casi di incidenti mortali che riguardano ciclisti (+27%), mentre calano le vittime tra i conducenti e passeggeri di ciclomotori (-27,3%), moto (-3,2%) e auto (-7%).

Altro dato di rilevanza 'sociale' è quello che riguarda i giovani: le ore notturne sono quelle a maggior rischio per le fasce di età comprese tra i 15 e i 24 anni, infatti oltre la metà dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni morti in incidenti stradali nel 2015 sono deceduti in incidenti notturni.

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