Montelupo: il crollo del muro (13 dicembre) resta un mistero

Proseguono le indagini per chiarire cosa sia accaduto. Riaperto oggi il percorso pedonale verso piazza VIII Marzo 1944. Il radar dell’Università di Firenze non ha evidenziato anomalie e probabilmente a breve potrà essere riaperta anche la percorrenza pedonale per via Marconi. Alcune famiglie costrette a trascorrere le feste fuori casa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 dicembre 2019 18:20
Montelupo: il crollo del muro (13 dicembre) resta un mistero

Il 13 dicembre il crollo del muro su via Marconi ha praticamente diviso in due Montelupo, isolando una parte della città.

Da questa mattina è stata riaperto il collegamento pedonale fra via XX Settembre e piazza VIII Marzo 1944.

Intanto proseguono i rilievi del radar messo a disposizione dall’Università di Firenze per il tramite della Regione Toscana. A oggi non sono state evidenziate anomalie e per questa ragione è ipotizzabile che a breve, dopo la consegna del report ufficiale, possa essere riaperto anche il passaggio per i pedoni verso via Marconi, risolvendo una forte criticità sia per i residenti che per gli esercizi commerciali.

Proseguono le indagini per chiarire cosa sia accaduto, parimenti prosegue la progettazione dell’intervento di sistemazione e messa in sicurezza del muro e di tutta l’area.

Ancora non ci sono tempi certi per il ritorno delle famiglie evacuate nelle loro abitazioni, anche se l’amministrazione si sta adoperando affinché ciò avvenga nel più breve tempo possibile.

«Quanto accaduto - afferma il sindaco Paolo Masetti - è una situazione complessa da affrontare. Per noi che vogliamo risolvere il problema in tempi rapidi, ma con un intervento sicuro ed efficace, e per le famiglie che proprio in prossimità delle festività si sono trovate fuori di casa. Consapevole di ciò l’amministrazione si è adoperata per ridurre al minimo i disagi. Considerando che il numero delle persone coinvolte era relativamente basso siamo riusciti a venire incontro alle diverse esigenze grazie ad un ascolto attento dei bisogni.

Per esperienza, lavorando in protezione civile, so che in altre circostanze sarebbero state trovate soluzioni di fortuna, ad esempio in una palestra o in un palazzetto.

Abbiamo voluto ovviare a ciò, trovando da subito una sistemazione in albergo e poi cercando soluzioni più confortevoli per le famiglie.

Rimane alta la nostra attenzione per ogni singola persona coinvolta, tanto che alcuni dipendenti sono stati a disposizione per risolvere eventuali problemi, ben oltre l’orario di lavoro e in giornate festive e di questo li ringrazio a nome personale e della giunta», conclude Masetti.

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