"Misure organiche per bambini con disabilità, sì a riattivazione terapie individuali"

La Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza della Toscana, Camilla Bianchi chiede la svolta a Governo e regione Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 maggio 2020 17:11

Firenze – Soccorso per le famiglie che devono affrontare situazioni particolarmente complesse. È quanto chiede la Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza della Toscana, Camilla Bianchi, che scrive al governatore Enrico Rossi e al presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte chiedendo “misure urgenti” con riguardo anche alle bambine e bambini, ragazze e ragazzi affetti da disturbi dello spettro autistico.

“Ancora una volta evidenzio – si legge nella missiva inviata a Conte - la stringente necessità di valutare l’adozione di specifiche misure a sostegno delle esigenze delle persone di minore età ed in particolare di quelle con disabilità, conseguenti alle restrizioni normative in atto. Misure che ad oggi, nei vari provvedimenti normativi, non risultano ancora formulate in modo organico ed esaustivo, lasciando scoperte molteplici fattispecie che necessitano di una compiuta regolamentazione”.La Garante interviene anche per dare seguito all'appello del portavoce dell'opposizione in Consiglio regionale, Jacopo Alberti, per la “riattivazione delle terapie, almeno individuali, per le forme di disabilità particolarmente invalidanti”.Nelle intenzioni di Bianchi e Alberti quella di corrispondere alle difficoltà di un bambino di quattro anni della provincia di Pistoia, affetto da una grave forma di autismo e da molte settimane impossibilitato a sottoporsi alle consuete sedute di ippoterapia.Pur non titolare per legge di alcun poter normativo sia primario che secondario e non potendo di conseguenza intervenire direttamente al riguardo, la Garante scrive al presidente della Giunta per “segnalare la stringente necessità di valutare l’adozione di specifiche misure”.

Bianchi sottolinea che per le persone di minore età “la perdita delle abitudini relazionali quotidiane, dei punti di riferimento e del sostegno ordinario è ancor più grave e necessita di un accorto e tempestivo intervento istituzionale”.

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