Migranti in Toscana: tra incentivi e lavori utili, ma c'è chi dice no

A Sesto Fiorentino oltre 40 migranti accolti partecipano nel pulire i giardini o pitturare le panchine

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 maggio 2015 16:53
Migranti in Toscana: tra incentivi e lavori utili, ma c'è chi dice no

Entro la fine di questa settimana sono previsti 610 arrivi in Toscana, e altre centinaia sono in programma nei prossimi giorni. Esplode la polemica a San Rossore per la richiesta di Tv e Wifi.

"La nostra regione continuerà come sempre a fare la sua parte e mi auguro che, grazie ai nuovi incentivi previsti, anche chi si è detto indisponibile all’accoglienza faccia ora un passo indietro” è quanto afferma la presidente dell’Anci Toscana Sara Biagiotti, dopo l’incontro tra Anci e Governo in cui si sono stabilite tre direttrici di intervento: tavoli misti di lavoro per individuare ulteriori strutture di prima accoglienza per poi indirizzare i migranti verso i Comuni; allargamento del sistema Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) con meccanismi incentivanti per i Comuni; aumento delle commissioni per valutare le domande dei richiedenti asilo.

“Il modello toscano – aggiunge Biagiotti - prevede che in un solo luogo non siano previste più di 50-60 persone e credo sia giusto continuare ad attenersi a questo criterio” e quanto alla conferma dell'avvio di modelli per lavori socialmente utili su base volontaria, che saranno definiti da una circolare del Viminale, Biagiotti precisa: “Sul nostro territorio esistono già esperienze che vedono i migranti aver scelto di impegnarsi nel volontariato.

Credo che questo sia l’approccio giusto e mi auguro che sia condiviso”. Da Firenze si alza il grido delle opposizioni: "Chi governa Firenze e la Toscana si opponga all'arrivo di migliaia di immigrati previsto in queste ore e nei prossimi giorni. E' un problema di sicurezza, e di ripartizione delle risorse economiche: noi vogliamo impiegarle per i tanti fiorentini e toscani in difficoltà, a cui nessuno paga l'affitto di casa, le bollette e le spese per il cibo" lo afferma il capogruppo di Forza Italia e capolista alle elezioni regionali nel collegio Firenze 1, Marco Stella.

"Dire 'accogliamo tutti' è pura demagogia populista di sinistra - osserva Stella -. La realtà è ben altra. Far arrivare persone che non hanno un lavoro, significa porre problemi di sicurezza alle nostre comunità. Per questo chiedo a Nardella e Rossi di opporsi, come si sono opposti i governatori e i sindaci di centrodestra di molte realtà italiane. La requisizione di immobili e caserme dismesse, a cui stanno pensando Rossi e la sinistra toscana, mi trova fortemente contrario: avrei voluto vedere altrettanta preoccupazione e dedizione per quei cittadini che non arrivano a fine mese, stritolati dalla crisi".Il caso San Rossore.

“Un’arroganza inqualificabile: se questi sono gli atteggiamenti dei profughi cui la Toscana è chiamata a dare ospitalità e assistenza a spese dei contribuenti, gli immigrati arrivati a San Rossore e Campiglia possono tranquillamente tornarsene a casa loro. Se loro rimpiangono la tv o il wifi, di certo noi non sentiremo la loro mancanza” con queste parole che il candidato vice-governatore e capolista fiorentino di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, commenta quanto avvenuto nel Pisano con un gruppo di profughi nigeriani, che si sarebbero rifiutati di andare in Hotel perché la struttura non garantiva loro servizi come il wi-fi o perché troppo lontani dal centro città.

“Alcuni degli extracomunitari sono arrivati in Toscana dopo aver alloggiato in un hotel di lusso in Sicilia – commenta Donzelli – ed evidentemente sono stati abituati troppo bene. Se il cambio di residenza non piace, possono tranquillamente risalire su un barcone e tornare in patria. Tra i motivi del rifiuto di alcuni di essi c’è la presunta inopportunità di alloggiare in una struttura dove erano già presenti alcune donne sposate, e la loro religione non consente tale prossimità.

Se fossero stati ospitati in un condominio, secondo la stessa logica, tutte le donne sposate avrebbero dovuto andarsene? Siamo arrivati alla follia, qualcuno ha perso il senso della misura” conclude Donzelli.

Il caso San Casciano. Trenta giovani richiedenti asilo che da alcune settimane, nell'ambito del piano di accoglienza coordinato e sostenuto dalla Prefettura di Firenze, soggiornano all’Hotel Mary di San Casciano, hanno una nuova opportunità di conoscenza e integrazione nel tessuto sociale della comunità chiantigiana.

E' l'iniziativa “PuliAmo San Casciano”, la campagna promossa dal Comune inserita nel progetto internazionale Let's Clean Europe che quest'anno si avvarrà del supporto concreto dei migranti e della collaborazione di Oxfam Intercultura. Armati di ramazza e pettorina, i migranti condivideranno con le associazioni di volontariato e i cittadini una mattinata di pulizia straordinaria nelle aree verdi di piazza della Repubblica, in programma sabato 9 maggio dalle ore 10.

L’assessore all’Ambiente Consuelo Cavallini e l’assessore ai Lavori Pubblici Roberto Ciappi: "L’iniziativa di domani permetterà ai ragazzi di incontrare concretamente i cittadini e condividere con loro un gesto che punta a sensibilizzare la comunità richiamandola al valore della responsabilità civile e al rispetto per l'ambiente e il patrimonio pubblico. Abbiamo deciso di iniziare questo percorso da una delle aree del capoluogo più colpite dall’inciviltà, il pezzo di campagna sottostante la terrazza dei giardini pubblici, ridotto ad una vera e propria discarica di rifiuti di piccole dimensioni, la causa principale è l’irresponsabilità di coloro che non hanno a cuore il loro territorio e non mostrano rispetto per l’ambiente”.

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