Migranti: Enrico Rossi promuove sicurezza sul lavoro, no sfruttamento ed evasione

Rossi ha sottolineato i successi del "Progetto Prato lavoro sicuro" che in dieci mesi di attività ha visto controlli in 3.000 delle 7.700 aziende censite in area vasta

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 luglio 2015 14:55
Migranti: Enrico Rossi promuove sicurezza sul lavoro, no sfruttamento ed evasione

 "Continuare a garantire la sicurezza sul lavoro, contrastare lo sfruttamento dei lavoratori e lottare contro l'evasione fiscale sono le tre leve su cui intendiamo continuare ad agire per riportare Prato, con il settore del pronto moda, nella piena legalità" lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel corso del suo intervento all'iniziativa dal titolo "Contrasto allo sfruttamento lavorativo dei migranti. Il modello Toscana", organizzato dal Comune di Prato con il patrocinio dell'Anci presso Palazzo Pacchiani, a Prato.

Parlando de "Il ruolo della Regione: il protocollo d'intesa per il contrasto allo sfruttamento lavorativo dei migranti", Rossi ha sottolineato i successi del "Progetto Prato lavoro sicuro" che in dieci mesi di attività ha visto controlli in 3.000 delle 7.700 aziende censite in area vasta Prato, Pistoia, Empoli e Firenze.

"Colpisce - ha precisato Rossi - che l'83 per cento delle aziende a cui si sono imposti adeguamenti li abbiano fatti. È così che abbiamo potuto eliminare 200 dormitori abusivi, cucine ed impianti irregolari ".Il presidente ha annunciato che entro il 2016 si conta di terminare tutti i controlli per poi iniziarli da capo "perché questa azione deve essere costante e ininterrotta".

Ha precisato il presidente "Servono concorsi e assunzioni a tempo indeterminato. Per quanto riguarda i giovani del servizio civile impiegati nelle Procure scriverò al ministro Orlando. Se farà un apposito decreto per Prato, la Regione è disponibile ad integrare i fondi necessari alle assunzioni. Per quanto ci riguarda alla scadenza del loro incarico contiamo di bandire un concorso per assumere i 70 giovani tecnici della sicurezza attualmente impiegati nel Progetto Prato lavoro sicuro".

Rossi ha raccolto in questo modo l'appello che gli ha rivolto il Procuratore di Prato Giuseppe Nicolosi durante il convegno organizzato dal Comune laniero sul "Contrasto allo sfruttamento lavorativo dei migranti. Il modello Toscana" organizzato dal Comune di Prato con il patrocinio dell'Anci presso Palazzo Pacchiani a Prato.

"Ciò che non si può tollerare - ha aggiunto Enrico Rossi - sono i dormitori con bambini sul posto di lavoro e l'illegalità verso cui occorre essere netti e decisi senza indugi o indulgenze. Non possiamo tollerare condizioni i di schiavitù in omaggio ad un multiculturalismo ipocrita che nel caso della comunità cinese considera normale tutto ciò".

Rossi ha parlato poi della necessità di bonificare Prato dall'evasione fiscale per farla diventare il più grande e competitivo distretto europeo del pronto moda. Ha poi stimato in 3-400 milioni di euro le rimesse clandestine verso la Cina alle quali vanno sommati altri 6-700 milioni di "nero" in loco.

Rossi ha chiesto anche assunzioni di finanzieri e di altre forze dell'ordine per garantire un mix di interventi che passi anche dall'apertura di sportelli dedicati ai lavoratori per permettere loro di denunciare le situazioni di sfruttamento così come è già avvenuto in una ventina di casi.

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