Metalmeccanici in presidio a Firenze, incontro dal Prefetto

Barducci: "Chi ha dato l’ordine di picchiare i lavoratori di Terni deve vergognarsi: non può definirsi civile un paese che permette tali violenze"

Antonio
Antonio Lenoci
30 ottobre 2014 17:52
Metalmeccanici in presidio a Firenze, incontro dal Prefetto

I rappresentanti sindacali dei metalmeccanici organizzano un presidio davanti a Palazzo Medici Riccardi a seguito della "pesante carica della polizia ai danni dei lavoratori Ast e dei sindacalisti, nel presidio in difesa delle acciaierie ternane"."Manganellate hanno raggiunto diversi lavoratori e rappresentanti sindacali che erano in prima fila, tra questi Maurzio Landini e alcuni parlamentari. A riportare le conseguenze più serie è stato Gianni Venturi, responsabile della Fiom Nazionale per la siderurgia, che, evidentemente colpito alla testa, si è accasciato a terra in visibile stato di sofferenza ed è stato in seguito portato via da un'ambulanza. E' stato ferito anche Rosario Rappa della Fiom"

Daniele Calosi, segretario Fiom, incontra il Prefetto di Firenze assieme ai Segretari Generali di Fim e Uilm: "Ho detto che vanno appurate le responsabilità sui fatti di ieri, non accettiamo che sia costruito un clima per cui le persone che decidono di scendere in piazza abbiano paura solo perché difendono il proprio lavoro. Non si può accanirsi con la violenza verso le persone perbene di questo Paese".

Il presidente della Provincia Andrea Barducci affida il suo commento al Social Facebook: "Ho appena incontrato i rappresentanti sindacali dei metalmeccanici davanti a Palazzo Medici Riccardi. C'è un dato inequivocabile, almeno per quanto mi riguarda, che è la vicinanza e la solidarietà a quei lavoratori che ieri sono stati picchiati perché erano in piazza a difendere il posto di lavoro. Altre considerazioni non ci sono. Quella era una protesta assolutamente pacifica e non si capisce la ragione di questo atteggiamento aggressivo che dovrà essere corretto. Il momento è difficile. C'è bisogno di buon senso, di dialogo, di capacità di ascolto e stasera siamo qui esattamente per questa ragione".

"I metalmeccanici di Terni e tutti gli operai delle aziende in crisi hanno diritto di manifestare e pretendere risposte chiare - lo ha scritto su Facebook il presidente toscano Enrico Rossi - La sofferenza dei lavoratori va ascoltata e non si deve porre in contrasto chi crea lavoro da chi lavora. Si è rotto un equilibrio di civiltà democratica e bisognerà far chiarezza il prima possibile. Landini è stato un vero leader sindacale, ha provato a contenere col corpo le violenze e ha cercato il dialogo con tutti i mezzi.

Guai però a instaurare nessi tra l'episodio di ieri e le parole di Matteo Renzi pronunciate alla Leopolda. Questo finirebbe per alimentare altre tensioni. Il PD torni ora alle sue radici di forza democratica e popolare. Maggioranza e minoranza del partito la smettano di giocare alla scissione, il dialogo e l'unità sono le uniche nostre risorse per tutelare i lavoratori e la democrazia"

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