Mercato delle Pulci: piazza dei Ciompi dagli antiquari alla ribollita

Firenze non è come Parigi, è diversa anche da Lecce e da Matera, Trieste, Londra o Vienna

Antonio
Antonio Lenoci
16 marzo 2016 18:48
Mercato delle Pulci: piazza dei Ciompi dagli antiquari alla ribollita

Il futuro di piazza dei Ciompi ha interessato la cittadinanza quanto l'esito di una partita della Juventus disputata in Serie B. Ammetterlo sarebbe una grande conquista sociale.Davanti all'abbattimento delle baracche temporanee degli ambulanti a posto fisso qualcuno oggi scuote la testa però, approfittando così di esternare quel rospo che nella bocca dei fiorentini si agita come un girino nello stagno che da grande vorrebbe trasferirsi a Lochness.Dal lampadario in vetro e la scrivania in radica a ribollita e lampredotto.

Ai fiorentini, e non solo ai turisti, piacciono molto ribollita e lampredotto. C'è chi pensa oggi all'amianto respirato, forse per anni, che in quegli stessi anni non era poi così velenoso. C'è chi pensa al mercato dell'antiquariato molto suggestivo, che però attraeva solo turisti, salvo poi fare il pienone di fiorentini l'ultima domenica del mese quando gli espositori arrivavano da fuori città occupando piazza e strade limitrofe.C'è anche chi rimpiange il fatto di non aver mai vissuto pienamente l'atmosfera di un mercatino d'epoca per via della precarietà delle strutture, rimaste per 50 anni in bilico sulle radici di un pino che cresceva, libero.

Cristina Scaletti, brillante e preparata consigliera comunale, ex assessore regionale, non manca certo di ironia nell'affermare “Immaginate Parigi che decide di spostare il Marché aux puces di St-Ouen e mettere al suo posto un'altra cosa, magari dopo aver chiesto alla Regione soldi per riqualificare quella piazza con quel mercato con quella tradizione e dopo che è stato riconosciuto come mercato storico, magari l'unico mercato storico, per farci un mercato del cibo". George Clooney direbbe "Immagina. Puoi". Leopardi, noto per il suo ottimismo avrebbe invece detto "Nel pensier mi fingo.." che è pure meglio.

"Non c'è vergogna. Si chiedono finanziamenti regionali per recuperare piazza dei Ciompi ed il mercato delle Pulci. Nella relazione introduttiva del progetto per avere il finanziamento si prevedono anche dimensioni e fattezze dei nuovi stand e poi si fa altro, mentre il Sindaco si riempie la bocca di identità e salvaguardia della tipicità" commenta Scaletti.Dopo anni di tira e molla e di promesse mancate, dopo che gli ambulanti sono stati sottoposti al bastone ed alla carota, non stupisce l'ipotesi di trasferire il Mercato altrove.

Non stupisce il pensiero che un commerciante di mobili possa trovarsi meglio ad operare sulla staffa di penetrazione in Ztl anziché su un'area pedonale. Non stupisce neppure che Firenze possa rinunciare al suo Bazar dell'antiquariato. Stupisce che tutto ciò non sia accaduto prima.Ai fiorentini piacciono molto ribollita e lampredotto.

Foto gallery
In evidenza