Mercafir e Stadio della Fiorentina, partita chiusa entro fine anno?

La costruzione del nuovo Stadio di Firenze ed il trasferimento della Mercafir di Novoli procedono in serie

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 aprile 2017 20:02
Mercafir e Stadio della Fiorentina, partita chiusa entro fine anno?

 Audizione questa mattina in commissione controllo del presidente di Mercafir Angelo Falchetti che ha dato delle scadenze: entro il prossimo 31 dicembre, la partita per lo spostamento del mercato a Castello dovrebbe essere chiusa, al di là, parrebbe, del destino del nuovo Stadio della Fiorentina.Ma con quali fondi si realizzerebbe la riqualificazione del mercato chiesta dai grossisti attualmente operanti sull'area mercatale? Il Comune di Firenze dovrebbe acquistare la nuova area (basta un budget di 20 milioni?) e quanto spetterebbe invece ai grossisti per le migliorie strutturali individuali?Alla Fiorentina serve l'intera area Mercafir disponibile per poter concretizzare la realizzazione del nuovo impianto sportivo compreso di annessi culturali, turistici e commerciali.

Non basta, e non è mai bastata, quella metà ricavabile nei piani di Palazzo Vecchio che nel 2012 ipotizzava che il Mercato si sarebbe potuto semplicemente ridimensionare per fare spazio a campo e tribune.Il mercato ortofrutticolo dunque, il cui volume logistico si è notevolmente ridimensionato nel corso degli anni, dovrebbe spostarsi nell'area di Castello. Quali i tempi? Per fine anno la partita dovrebbe essere chiusa, così come i confini entro i quali poter esprimere la creatività architettonica della famiglia Della Valle e dei tecnici che collaboreranno al progetto. "Una buona notizia innanzitutto per gli operatori del mercato, ma anche per la città e per i tifosi della Fiorentina.

Adesso ci aspettiamo però che le parole di Falchetti vengano confermate direttamente dal sindaco Nardella, altrimenti dovremmo pensare che il presidente di Mercafir parla solo per se, e non perché ha avuto un via libera politico dal PD su questa complessa partita” il commento del presidente della Commissione controllo Mario Tenerani insieme al capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai.

“Stando alle parole di Falchetti, l'iter per la costruzione del nuovo stadio dell'ACF Fiorentina riceverebbe un nuovo impulso – hanno aggiunto i due consiglieri azzurri –, ma ciò che in questo momento è più importante è l'assicurazione che Mercafir crescerà, con la nuova collocazione, fino a entrare a far parte dei primi sei mercati italiani. Abbiamo sempre affermato di avere innanzitutto a cuore il futuro dei lavoratori di Mercafir e la crescita del mercato per l'economia di Firenze.

Oggi, apprendiamo inoltre che le condizioni indispensabili per la realizzazione del progetto del nuovo stadio ci sarebbero. Adesso che le decisioni sono prese, però, è il momento di fare. E per prima cosa ci aspettiamo conferma alle notizie date da Falchetti da parte di Nardella”.Tommaso Grassi (Frs) commenta invece: “La società ha parlato chiaro. Ma il Comune? Per rendere indipendenti i procedimenti servono soldi disponibili e l'accordo con i grossisti. Non siamo sorpresi dalle parole del Presidente Falchetti di stamani in Commissione controllo: dopo un tira e molla che dura da mesi la società ha parlato chiaro ed è evidente che o il Comune decide di rigettare la proposta della Fiorentina di occupare con alberghi e centro commerciale anche l'area a nord della Mercafir e conferma i piani dell'amministrazione del 2012 in cui aveva deciso di destinare quell'area al nuovo centro alimentare polivalente di Novoli oppure entro il 31 dicembre di quest'anno sarà obbligata, per soddisfare i desiderata della Fiorentina, ad individuare l'area dove trasferire l'intera area mercatale.

La società del mercato ha parlato chiaro e altrettanta chiarezza pare pretenderla dal Comune il quale però continua a fare melina e a preoccuparsi più di non far trapelare il rischio di rimanere col cerino in mano, che di prendere decisioni”.

Per rendere indipendenti i procedimenti tra costruzione dello stadio e trasferimento del mercato sono necessarie due condizioni: avere circa 20 milioni di euro a disposizione per pagare l'area, qualunque essa sia, ovvero Castello o non Castello, e un accordo economico e progettuale con i grossisti che dovranno accettare di pagare per anni i mutui che verranno accesi per la costruzione del nuovo mercato ortofrutticolo. Il Comune su quali basi può dirsi certo di poter contare su questi due elementi? Soldi a bilancio non ce ne sono e i grossisti hanno sempre ribadito in ogni sede che la riqualificazione è indispensabile per avere una prospettiva commerciale ma avrebbero preferito che avvenisse presso l'attuale area di Novoli, difficilmente superabile in quanto ad accessibilità, spazi a disposizione e strategicità storica.

Il calcio è uno sport che appassiona tanti, ma i posti di lavoro e l'indotto diretto e indiretto del mercato mai e poi mai potremo accettare che venga sacrificato e messo a rischio”.“Non vorremmo proprio neppure lontanamente pensare che lo stadio alla fine si possa trasformarsi nello strumento di distrazione di massa utile a far spostare il mercato da Novoli e che una volta sgomberata l'area questa possa trasformarsi in una interessante area per speculatori e faccendieri da spartirsi in cambio di una variante urbanistica per farci case e quant'altro non sarà più possibile realizzare a Castello, dovesse andar avanti il progetto dello stadio.

Oppure qualcuno pensa di far fessi i fiorentini con questa strategia davvero ridicola?” conclude Tommaso Grassi.

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