​Meningite, Toscana a rischio: paura e desiderio del Vaccino

Il Ministero avvisa tutte le regioni: sono invitati a vaccinarsi anche i lavoratori e studenti fuori sede

Antonio
Antonio Lenoci
03 marzo 2016 12:00

Nel corso dell'intero 2015 sono stati 31 i casi registrati, con 6 decessi (erano stati 2 nel 2014 e 3 nel 2013). Nel 2016, al 2 marzo, sono 12 i casi di meningite, 4 con esito fatale.Il Ministero della Salute il 1° marzo emana la Circolare n. 5783 con indicazioni alle regioni per il rafforzamento della sorveglianza."Al momento non si è reputato necessario predisporre particolari raccomandazioni per le persone che si recano per viaggi occasionali (lavoro o turismo) nelle aree maggiormente interessate dall’aumento dei casi (Azienda USL Toscana Centro), pur ribadendo che la frequentazione di locali molto affollati, per alcune ore (per esempio discoteche), l’uso di alcol e la abitudine al fumo, durante i periodi con un aumento dei casi di malattia invasiva da meningococco, potrebbe aumentare il rischio di contagio attraverso il contatto ravvicinato con potenziali portatori.

Si raccomanda alle Regioni di mettere a disposizione la vaccinazione, con le stesse modalità previste in Toscana, per quei soggetti che si rechino per lunghi e continuativi periodi in Toscana ad esempio, lavoratori e studenti fuori sede che mantengono la residenza nella Regione di origine".Ma il vaccino fa paura. Vaccinarsi oppure no? "Se scegli di non vaccinare tuo figlio. Informati sui rischi e sulle responsabilità" è il titolo di un opuscolo dell'OMS distribuito dal Ministero della Salute italiano che recita: "Con la decisione di rifiutare le vaccinazioni, ti stai assumendo un’importante responsabilità che potrebbe mettere a rischio la salute o addirittura la vita di tuo figlio.

È necessaria una elevata copertura vaccinale per evitare la diffusione delle malattie prevenibili da vaccino all’interno di una comunità. Più alto è il numero di genitori che scelgono di non vaccinare i loro figli, maggiore è il rischio di diffusione delle malattie. Quando decidi di non vaccinare tuo figlio, metti a rischio non solo lui, ma anche la comunità"COMILVA questo l’acronimo di Coordinamento del Movimento Italiano per la Libertà di Vaccinazione.

Si articola in Gruppi, Comitati o Associazioni radicate sul territorio il cui scopo è quello di ottenere la Libertà di Scelta in materia di Vaccinazioni e la tutela dei Diritti dei Danneggiati da vaccino.In rete sono numerose le pagine che riportano interventi e dichiarazioni da parte di medici di tutto il mondo: si va da altrainformazione.itdisinformazione.it, e ancora mednat.org oppure agoravox.it dove si invita in alternativa al vaccino, a "eliminare gli zuccheri, assumere Omega 3 e Vitamina D, fare esercizio fisico, dormire molto e lavarsi le mani con sapone antibatterico".

In Italia un testimonial contro le vaccinazioni è Beppe Grillo, il Video su You Tube di uno spettacolo in cui il fondatore del Movimento 5 Stelle parla dei vaccini conta oltre 320mila visualizzazioni, mentre Piernicola Pedicini, ricercatore e fisico sanitario al Parlamento Europeo il 27 ottobre 2015 spiega in un Video le alternative proposte dal Movimento.

La campagna per la vaccinazione. San Salvi, Padiglione 29, Igiene e sanità pubblica della Asl 10 di Firenze, ore 9 del 23 ottobre 2015, sul lettino dell'ambulatorio delle vaccinazioni c'è l'assessore regionale Stefania Saccardi: si vaccina contro il meningococco C. "Ho ritenuto che la testimonianza personale fosse importante. La vaccinazione è l'unico strumento efficace per contrastare tante malattie: tra queste la meningite. E i benefici sono di gran lunga superiori ai rischi.

Vaccinarsi è un modo per proteggere se stessi e quanti ci stanno intorno". Mentre l'assessore paga il ticket aggiunge: "Consigliamo di fare tutti i vaccini classici. Ancora c'è chi dice che i vaccini fanno male. Non è così, è molto meglio fare il vaccino che correre rischi. Tra poco partirà la campagna di vaccinazione antinfluenzale, gratuita per gli ultra65enni. Quest'anno speriamo di avere una copertura maggiore dell'anno scorso, quando il ritiro di alcuni lotti di vaccino sospetti ha provocato un allontanamento dalle vaccinazioni e, come conseguenza, un aumento di ricoveri e anche di decessi per l'influenza".A raccogliere l'appello della vaccinazione da testimonial sono numerosi sindaci toscani che a fine anno postano camicie sbottonate e siringhe in azione.Ma un grande contributo alla campagna di vaccinazione arriva da un cittadino, un ragazzo qualunque, frequentatore di palestre e locali.

Si tratta di un ragazzo di Chiesina Uzzanese, 30 anni non ancora compiuti, che il 14 gennaio si sente male e chiede alla madre di chiamare l'ambulanza: è stato colpito da meningite. Appena sveglio racconta la sua esperienza attraverso Facebook. Dal San Luca di Lucca posta le foto che lo ritraggono in coma e quelle del risveglio: "Ad oggi le cose vanno abbastanza bene, mi trovo sempre nel reparto di rianimazione al San Luca di Lucca, non sono stato trasferito in reparto per una piccola complicanza avvenuta nel pomeriggio di ieri ma comunque superata, il trasferimento avverrà nei prossimi giorni se le cose continuano a procedere in questo modo.

Mi dispiace se non mi collego spesso e se non rispondo ai messaggi ma mi stanco facilmente, seguire un discorso logico o scrivere in modo sensato è per adesso veramente faticoso. Sembra che la malattia non abbia lasciato strascichi, sono stato fortunato in quanto la sera in cui mi sono sentito male al Pronto Soccorso di Pescia prima dei risultati del prelievo del midollo mi è stato somministrato l'antibiotico adatto per la Meningite C che è poi quella che avevo riscontrato.

Questo ha fatto la differenza, quel Dottorino con la coda ha fatto la differenza! Mi ha salvato la vita! Ci aggiorniamo e ci vediamo presto, un saluto a tutti e ricordate di fare il vaccino!". Oltre 1400 mi piace e centinaia di condivisioni, messaggi e richieste di amicizia da parte di toscani che in alcuni casi si limitano a dire "Cristiano.. mi sono appena vaccinato".Dopo l'aumento delle richieste e le conseguenti liste di attesa, sembra che l'arrivo delle nuove dosi richieste e l'invito rivolto ai medici di famiglia ad effettuare la vaccinazione abbia risolto la fase di stallo.

  

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