Meningite: da Roma in arrivo in Toscana 10 milioni

Bergamini (FI): "Il Ministero della Salute faccia una campagna informativa contro l'allarmismo"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 maggio 2016 22:14
Meningite: da Roma in arrivo in Toscana 10 milioni

FIRENZE- "Abbiamo ricevuto oggi da Roma la comunicazione che sono in arrivo i 10 milioni promessi dal ministro Lorenzin per la vaccinazione contro il meningococco C. Voglio ringraziare la Presidenza del Consiglio e il ministro Beatrice Lorenzin, che hanno rispettato gli impegni presi e confermato il sostegno alla campagna per la vaccinazione intrapresa dalla Regione Toscana". E' la dichiarazione dell'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi alla notizia, giovedì scorso, che da Roma arriveranno i 10 milioni promessi dal ministro Lorenzin in occasione dell'incontro del 9 febbraio scorso, quando l'assessore andò al ministero per incontrare il ministro, presentarle il quadro della situazione meningite in Toscana e chiedere sostegno alla campagna di vaccinazione. "L'impegno finanziario della Presidenza del Consiglio e del ministro Lorenzin - sottolinea Stefania Saccardi - sono anche il riconoscimento della correttezza delle azioni intraprese dalla Toscana.

Ricordo ancora che la vaccinazione è l'unico strumento valido per contrastare il diffondersi del batterio. Ora che anche i medici di famiglia partecipano attivamente alla campagna vaccinale, la vaccinazione è davvero semplice e agile, e quindi rinnovo il mio invito ai cittadini a vaccinarsi".

Il Ministero della Salute predisponga e realizzi “una campagna informativa autorevole e chiarificatrice sulla vicenda della meningite in Toscana, attraverso i tradizionali media e sui social network, per rimediare al clima di allarme sanitario diffuso che rischia di ripercuotersi irrimediabilmente su tutte le economie territoriali coinvolte". E' quanto chiesto in un'interpellanza urgente alla Camera dall'on. Deborah Bergamini (Forza Italia). La parlamentare azzurra ha ricordato la lettera circolare del Ministero, sottolineando come questa abbia "generato uno stato d'allarme sanitario infondato, sia per i cittadini toscani, sia per cittadini o turisti che avevano preventivato di recarsi in Toscana; le ripercussioni sulle economie territoriali - ha sottolineato l'on.

Bergamini - sono però evidenti e già verificabili: numerose disdette per gite e vacanze in Toscana sono giunte agli operatori del settore, anche per il periodo di Pasqua, innescando un pericoloso effetto domino che rischia di avere pesanti ripercussioni sul turismo toscano". Dalla deputata di FI è arrivato un invito al Ministero, per il futuro, ad "assolvere ai suoi compiti informativi e di attenzione alla prevenzione senza creare allarme, evitando di ingigantire le reali dimensioni di un fenomeno che desta certo preoccupazione, ma che non è a livelli tali da definirsi ernergenziale".

L'on. Bergamini ha anche domandato "quali iniziative di competenza intenda, infine, adottare il Ministro per dare ulteriore supporto all'azione della Regione Toscana al fine di ridurre il rischio di contagi da meningite da meningococco di tipo C".

Duemilatrecento persone sono state vaccinate contro il meningococco C solo nella giornata di sabato 23 aprile grazie al nuovo “Vaccino Day” organizzato su tutto il territorio dell’Azienda USL Toscana nord ovest per permettere, a coloro che non l'avevano ancora fatto nelle normali sedute settimanali, di poter usufruire di questa importante prestazione. Ancora una volta per l’intera giornata di sabato sono rimasti aperti gli ambulatori in tutte le 12 zone (Apuane, Lunigiana, Piana di Lucca, Valle del Serchio, Pisa, Valdera, Alta Val di Cecina, Livorno, Bassa Val di Cecina, Val di Cornia, Elba) per vaccinare i cittadini che si erano prenotati in ogni ambito territoriale tramite CUP. L’orario prolungato e il giorno scelto sono stati pensati per agevolare in particolare studenti e lavoratori. L’iniziativa, apprezzata dai cittadini, si inserisce nella campagna straordinaria che vede impegnati la Regione Toscana e tutti i servizi sanitari regionali per promuovere la vaccinazione contro il meningococco C.

«Sono impressionato dalla pervicace volontà della Regione di trattare l’universo del volontariato in maniera umiliante e quasi mobbizzante, vorrei dire, chiedendo in continuazione sforzi senza mai dare in cambio nulla, neppure in certi casi le normali spettanze dei rimborsi, erogate col contagocce e con ritardi enormi». Così il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (capogruppo e coordinatore toscano di Forza Italia) che interviene sull’onda del crescendo di tensioni tra Asl Toscana Sud, Misericordie, Croce Bianca e volontariato assistenziale in genere. «Questo sistema, praticato non da ora nei confronti di questi uomini e donne che con generosità si mettono a disposizione di tutti noi, io non lo capisco.

Lo contesto. Lo contrasto, anche, come ho fatto con la mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale che impegnava la giunta Rossi a includere anche i volontari del soccorso tra le categorie a cui somministrare gratuitamente il vaccino contro la meningite di tipo C. Proprio come deciso – ricorda Mugnai – sempre sulla scorta di una mia mozione approvata dall’intera assemblea toscana, per la polizia e le forze dell’ordine. In quest’ultimo caso la giunta ha attuato l’indirizzo.

Per i volontari, malgrado l’atto fosse passato in aula in un momento precedente, invece no».Mugnai non si spiega una simile disparità: «E’ proprio un comportamento mirato, non un caso. Ma perché? Il volontariato da tempo è parte strutturale del sistema sanitario toscano che ha voluto istituzionalizzarlo a quanto pare solo per ciò che c’è da prendere, senza dare indietro che silenzi, come ha lamentato per prima la Croce Bianca di Arezzo, privazioni, come denunciato dalle Misericordie appena ieri, e in definitiva umiliazioni.

Nel frattempo, ci si prepara a caricarli ancora di più affidando al 118, e dunque anche a loro, il servizio notturno di assistenza ordinaria oltre che di emergenza».

In evidenza