Matteo Renzi dalla Leopolda lancia la resistenza civile

L'attacco più pesante a Marcello Foa: "Il presidente Rai è un bugiardo, una fake news vivente. Abbiamo ragione di credere che le schede della sua elezione siano state segnate"

Antonio
Antonio Lenoci
21 ottobre 2018 14:36
Matteo Renzi dalla Leopolda lancia la resistenza civile

 "Siamo quelli che restano" De Gregori voce ed Elisa cantautrice scalzano i testi di Jovanotti alla Leopolda 9; non è più tempo di Rottamazione e di nuove proposte da contrapporre alle stanche ideologie dei reduci. Il Big Bang dei primi renziani c'è stato, ma ai nuovi si sono alternati i nuovissimi e allora il Futuro non è più Adesso. Il Futuro è alle spalle. Da qui il Ritorno.Dopo 9 edizioni la parola più pronunciata alla vecchia Stazione Leopolda di Firenze è stata  Resistenza.  In chiusura l'appello alla creazione dei comitati civici, circa mille l'obiettivo in tutta Italia, costituiti da almeno 5 persone che interagiscono in rete ma si confrontano anche di persona per affrontare temi concreti della società.

Ricordano molto i meet-up di Beppe Grillo, ma Renzi assicura "Realizzeremo qualcosa di nuovo e di mai fatto prima".

 Già fissata la prossima data per la Leopolda 10: sarà il 25 ottobre 2019 anniversario della pedonalizzazione del Duomo di Firenze. "Dalla pedonalizzazione è partito un progetto di sostenibilità ambientale che sta portando avanti Dario Nardella ed al quale in pochi avevano creduto. La gente si domandava Per quanto?" ricorda Renzi.L'ex Premier risponde ad una delle critiche più dure ricevute nell'ultimo periodo, il mancato accordo con i 5 Stelle "Il No al governo con i 5 Stelle è stato un gesto politico. In quel momento ho rappresentato un pezzo di popolo. Abbiamo detto No ad un disegno culturale che voleva che ad un populismo di destra si opponesse un populismo di sinistra. Non ho detto No a un accordo di coalizione, ma ad un'operazione di potere; ho difeso l'anima del nostro popolo".

Il fuoco amico. "Un pezzo di establishment anche ai tempi del mio governo appoggiava i populisti. I barbari sono stati romanizzati da tempo. E' una barzelletta la storia che le sconfitte siano state colpa del mio carattere. L'ondata populista di destra è un fenomeno culturale in ascesa che nulla c'entra con il carattere di uno che viene da Rignano. Lo dico anche ai compagni di strada che grazie al mio carattere facevano i ministri".Critiche al Def ed alle politiche economiche "Ci stanno portando ad uno Stato etico: ti do un bonus, ma lo spendi come dico io.

Uno Stato che ti tiene in pugno. Lo Stato etico cancella la legalità. Etica è una bella parola, ma se poi guardiamo al Condono è come dire che se hai pagato le tasse sei stato scemo. D'altra parte Beppe Grillo ha fondato una carriera sull'essere pagato in nero, lo dico da anni ma non mi ha mai querelato, chissà perché. E perché Di Maio ha questa insistenza su Ischia? Nessun giornalista di inchiesta indaga sul perché di questo quarto condono in 20 anni su Ischia".

Consigli a Salvini "Si dice che sarei in contatto con Salvini e che ci sentiremmo ogni giorno per uno scambio di opinioni. Non è così ovviamente. Peraltro non mi pare che stia seguendo i miei consigli..". 

L'appello al governo giallo - verde "Bloccate questo Decreto fiscale, abbassate il deficit. La promessa di quei 780 euro porterà allo sfascio dei conti pubblici proprio per non mantenere quella promessa. Non occorrono economisti, è una questione matematica che possiamo tutti verificare con la calcolatrice del nostro iphone. Servirebbero 67 miliardi, ma ne hanno previsti solo 6. E' come se vi avessi detto che vi davo 80 euro e poi ne avessi erogati 8".

 Europa. "In attesa di capire se Salvini e Di Maio vogliono uscire dall'euro, gli imprenditori stanno portando i soldi altrove ed è l'euro che sta uscendo dall'Italia. Voglio andare nel nord est e guardare in faccia quegli imprenditori". L'attacco più pesante è al presidente della Rai Marcello Foa, in riferimento alle dichiarazioni rese alla stampa estera in cui accusa gli europarlamentari del pd di essere stati finanziati da Soros: "Il presidente della Rai è un bugiardo, una fake news vivente.

Invito gli europarlamentari del PD a denunciarlo. Abbiamo ragione di credere che le schede della sua elezione siano state segnate. Invito i presidenti della Camera e del Senato, Fico e Casellati, se hanno a cuore la trasparenza, ad aprire quelle schede ed a verificarle. Nemmeno Berlusconi aveva osato tanto". "A chi si domanda a che titolo io stia parlando. Parlo a titolo di Senatore della città di Firenze,  a nome del popolo della Leopolda" da qui riparte la sfida con l'invito ai presenti a costituire dei comitati civici."Tornando a casa dalla Leopolda, create un comitato civico, ma non con i vostri amici, anzi quelli che vi risponderanno A me Renzi non piace, varranno il doppio.

Faremo qualcosa di nuovo, qualcosa di mai fatto prima. Sono 9 anni che da qui tracciamo un percorso nuovo. Ma in fin dei conti ve lo ricordate cosa accade nel secondo episodio della saga Ritorno al Futuro Il protagonista chiede allo scienziato pazzo se l'auto sia adatta alle strade che dovranno percorrere e la risposta è: dove andiamo non ci sono strade".

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