Ci siamo già soffermati altre volte sul linguaggio utilizzato all'interno di alcuni annunci che, per quanto siano ritenuti eccessivi o poco istruttivi, rientrano quotidianamente nelle rubriche di giornali e riviste che finiscono anche tra le mani dei giovanissimi.Mentre l'online, infatti, garantisce la possibilità di 'nascondere' certi messaggi ai giovani occhi, la carta stampata non ha ancora chiavi di accesso e permette la libera visione. Testi standard, molte volte riutilizzati cambiando semplicemente foto e nome dell'interessata, che però sembrano avere vita propria e, probabilmente a seconda del feedback, vengono preferiti ad altri.Nella migliore tradizione della commedia all'italiana la domanda è spesso una "Ma chi ve li scrive i testi?". La risposta potrebbe essere quella di un qualsiasi pubblicitario "Se funzionano allora sono giusti".
Ai fiorentini piace.Oltre la breve presentazione e la descrizione del servizio, la frase "Senza Tabù" sembra essere molto gettonata sul territorio fiorentino. Come sarà un massaggio senza tabù?Ma cosa è un tabù? "In psicanalisi, il termine indica ogni atto proibito, oggetto intoccabile, pensiero non ammissibile alla coscienza". Nel caso specifico di 'tabù' sembrano essercene parecchi allora.
Tabù, recita Treccani, è "La tendenza a evitare certe parole o locuzioni per motivi di decenza, di rispetto religioso o morale, di convenienza sociale: certe parti del corpo e funzioni fisiologiche, per tabù, vengono nominate con eufemismi".Una parola usata dunque per non dire troppo: massaggi silenziosi per gente di poche parole.
