Massa: un piano di reindustrializzare per il sito ex Syntech

Area produttiva di Ospedaletto (Pi): firmato in Regione un protocollo di intesa per la riqualificazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 luglio 2019 23:45
Massa: un piano di reindustrializzare per il sito ex Syntech

La vicenda dell’ex Syntech di Massa, azienda che produceva mobili per uffici chiusa dal febbraio 2015, è al centro della mozione approvata dall’aula sottoscritta da Sì-Toscana a sinistra e Monica Pecori (gruppo misto-Tpt), che oggi chiede “un piano aggiornato volto alla reindustrializzazione del sito attualmente dismesso”. L’atto ricostruisce i fatti che, all’epoca, coinvolsero le sorti di 43 lavoratori allora impiegati. Richiamando il Protocollo che nel febbraio 2015 fu redatto tra Regione Toscana, Comune di Massa e parti sociali, con diverse clausole vincolanti per la futura gestione dell’area, la mozione impegna la Giunta regionale ad adoperarsi “per favorire la riapertura di un tavolo di trattativa con tutte le parti interessate – realtà imprenditoriali dichiaratesi disponibili, istituzioni locali e organizzazioni sindacali –”, con il fine di “predisporre un piano aggiornato rivolto alla reindustrializzazione del sito ex Syntech”. L’atto ricostruisce in narrativa alcune occasioni di possibili investimenti da parte di realtà industriali che avevano manifestato interesse, poi sfumate.

Tra queste, la mozione cita Baker and Hugs e General Electric, per un investimento nel settore della manutenzione delle turbine avio; e l’imprenditore Rappelli per conto di Metalcromo, per la produzione e la cromatura di componenti per auto legati a marche di prestigio.

“Il sito, attualmente dismesso, può e deve essere reindustrializzato”, intervengono i consiglieri SI Fattori e Sarti. “Che Baker and Hughes e General Electric siano intenzionate ad un investimento per la manutenzione delle turbine Avio è una notizia che giustamente ha riscaldato i cuori dei lavoratori, una ventina dei quali si sono detti disponibili a tornare operativi, dopo anni di lavori precari e discontinui in un’area della nostra regione che purtroppo offre poche occasioni di lavoro stabile e di qualità”. “C’è un protocollo del febbraio 2015 che parla chiaro ma che è rimasto chiuso in un cassetto.

In questo documento, Regione, Comune di Massa e parti sociali prevedono clausole vincolanti per le future gestioni dell'area: la creazione di una cabina di regina formata da istituzioni e sindacato per la reindustrializzazione del capannone, l'impossibilità di lottizzare la struttura e l'obbligo per chiunque desideri acquistare lo stabilimento di assumere le ex maestranze Syntech. Le macchine e gli impianti all'interno del capannone non ci sono più, ma non si ripartirebbe da zero.

Tra l’altro è in funzione il maxi impianto fotovoltaico sul tetto che genera centinaia di migliaia di euro di corrente elettrica all’anno, ma sotto quel tetto si deve poter tornare a lavorare”, contunuano Fattori e Sarti. “Massa, negli anni della crisi, ha pagato la chiusura di varie attività e il ridimensionamento, non ancora risolto, di importanti realtà produttive come la Rational e la Eaton. Riprendere la produzione all’interno della ex Syntech permetterebbe di dare finalmente una risposta alle speranze delle famiglie dei tanti lavoratori rimasti senza occupazione, dopo la chiusura della Syntech.

Ciascuno faccia la propria parte”, concludono Fattori e Sarti.

Nove soggetti firmatari e un anno e mezzo di tempo per riqualificare l'area produttiva di Ospedaletto (Pisa): è quanto prevede il protocollo di intesa firmato questa mattina presso la presidenza della Regione Toscana dall'assessore regionale alle attività produttive, Stefano Ciuoffo, dal Comune di Pisa, dall'Unione industriale pisana, dalla locale Camera di commercio, dalla Cna pisana, dalla Confcommercio, dalla Confesercenti e dall'Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, insieme all'Ordine degli ingegneri della provincia di Pisa. Lo scopo dell'intesa è quello di rafforzare la competitività dell'area, consolidando il sistema produttivo locale e al tempo stesso regionale, attraendo nuovi investitori nelle aree lasciate libere dagli attuali insediamenti. I firmatari si impegnano a definire congiuntamente i contenuti di un progetto di riqualificazione e valorizzazione dell'area produttiva di Ospedaletto finalizzato a potenziare le infrastrutture, i servizi e promuovere l'attrazione di investimenti attraverso la promozione di concorsi di progettazione e percorsi partecipati, quali migliori strumenti per garantire un intervento di qualità . Sarà il Comune di Pisa a tirare le fila predisponendo una proposta di massima che contenga i possibili interventi, sia pubblici che privati, in grado di riqualificare l'area. La Regione, sulla base della proposta che riceverà, si impegna ad individuare possibili linee di finanziamento previste dagli strumenti di programmazione regionale, per favorire nuovi insediamenti in coerenza con gli obiettivi perseguiti dalla Regione con le attività di "Invest in Tuscany". Per raggiungere l'obiettivo di una migliore valorizzazione dell'area viene costituito un Nucleo tecnico di coordinamento composto da due rappresentanti per ciascuno dei firmatari, presieduto dalla Regione Toscana. Il documento firmato oggi scadrà il 31 dicembre 2020.

"Il protocollo - ha commentato Stefano Ciuoffo - nasce da una forte azione sinergica di Regione, Comune, associazioni di categoria e ordini professionali affinché quest'area così baricentrica possa aumentare la sua attrattività e diventare così un elemento portante delle politiche industriali di tutto il territorio. La Regione farà la sua parte soprattutto per favorire nuovi investimenti in un'area vocata che, con quest'opera di riqualificazione, non potrà che rendersi più appetibile: produrre in Toscana, e quindi produrre anche nell'area di Ospedaletto dovrà sempre di più rappresentare per le imprese un elemento di vantaggio".

Tra gli interventi infrastrutturali sintetizzati alla fine dello scorso anno in un documento redatto da alcuni dei firmatari di oggi, figurano due rotatorie da realizzare agli incroci nella parte sud e un parcheggio intermodale da collocare nell'attuale area fieristica. Si sosteneva la necessità di migliorare il collegamento con la città e con l'aeroporto, di riaprire lo svincolo autostradale di Pisa sud creando un collegamento diretto con l'area di Ospedaletto e quella di realizzare un polo intermodale con la linea ferroviaria Pisa-Collesalvetti. Tra le esigenze figurava anche quella di mettere in esercizio nuove linee di bus urbani a servizio dell'area e l'idea di realizzare una metropolitana leggera di superficie sfruttando la ferrovia Pisa-Collesalvetti al momento poco utilizzata. In quel documento si dedicava attenzione anche alla progettualità urbanistica affinché fossero individuati tutti gli elementi di qualificazione ambientale, sociale, di sicurezza previsti per le Apea, le Aree produttive ecologicamente attrezzate, oltre alla creazione di un centro polifunzionale di servizi quali farmacia, alimentari, ristorazione.

Si tratterà quindi di vedere quali di questi elementi saranno ricompresi nel progetto che verrà presentato in Regione per ottenere un finanziamento.

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