Mascherine non certificate, esposto di Marcheschi

Il consigliere regionale Fdi: "Per difendere i soldi dei toscani e di fronte al muro di gomma di Rossi ed Estar, sono stato costretto a rivolgermi alla Corte dei Conti”. Question time di Stella (Fi)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 giugno 2020 18:17
Mascherine non certificate, esposto di Marcheschi

Firenze – “ Ho depositato un esposto alla Corte dei Conti sullo scandalo delle mascherine non certificate. L’ho fatto per difendere i soldi dei toscani e di fronte al muro di gomma del Governatore Rossi e di Estar - annuncia il Consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi)- Era palesemente sbagliata la scelta politica di Rossi delle “mascherine toscane”, dall'analisi dei documenti risultate poi non certificate.

Altri Governatori non hanno fatto tale scelta perché consapevoli che le mascherine certificate non si sarebbero potute trovare in Italia. Rossi ha proseguito su una strada impercorribile spendendo molto, molto più del dovuto. Milioni di soldi pubblici sprecati per non avere un prodotto di qualità, dispositivi di protezione idonei che garantissero medici e cittadini. Il Governatore Rossi e la dottoressa Monica Piovi, dell’Estar, non possono comportarsi da vittime perché quando si gestisce soldi pubblici in emergenza si deve assicurare la trasparenza.

Dobbiamo capire come mai sono state fatte trattative dirette con alcune aziende rispetto ad altre e perché Regione ed Estar non hanno mai fornito contratti e delibere di spese, da noi chieste più volte -aggiunge Marcheschi- Vogliamo anche sapere se hanno siglato un contratto che preveda che il prezzo delle mascherine si abbassi fuori dall’emergenza. La Regione ha acquistato ad un prezzo di 0,45 euro e adesso invece in circolazione si trovano mascherine certificate a 0,50.

Il danno all’erario è evidente. Regione ed Estar dovranno dimostrare di essere stati truffati dalle ditte coinvolte nell’inchiesta della Procura, a noi cittadini toscani devono dimostrare che le mascherine, di cui ci hanno dotato, sono state una spesa idonea. Politicamente sono tenuti a dare risposte”.

«Sulla vicenda delle mascherine truffa domani in aula ci aspettiamo che la comunicazione venga svolta o dal governatore Enrico Rossi o dall’assessore alla sanità Stefania Saccardi. Su questa vicenda la chiarezza deve farla chi ha responsabilità diretta, e non accetteremo contoterzismi politici con notarelle lette da altri»: a mettere le mani avanti è il Consigliere regionale di Forza Italia Marco Stella (Vicepresidente dell’Assemblea toscana) promotore di uno dei question time all’ordine del giorno della seduta di domani sulla vicenda delle mascherine finite sotto sequestro da parte della guardia di finanza nei giorni scorsi.«Per il tramite di Estar – richiama Stella – la Regione Toscana ha investito oltre 3 milioni di soldi pubblici per mascherine inutili a livello di protezione individuale e prodotte da un gruppo irregolare.

L’emergenza non giustifica che si siano stipulati contratti milionari con il distretto parallelo del tessile cinese, quello stesso che le istituzioni hanno il dovere di contrastare. Tutto questo è inaccettabile».«Per di più – prosegue Stella – questa vicenda fa il paio con quella relativa ai 7 milioni spesi sempre da Estar per 250 ventilatori polmonari mai arrivati. Tutto a spese dei cittadini toscani e con commesse che in piena emergenza sono state utilizzate da Pd e sinistre di governo regionale per fare propaganda politica.

L’iter giudiziario farà il suo corso. A noi interessa la responsabilità politica di un Ente di approvvigionamento che non ha saputo o voluto effettuare la benché minima verifica sui destinatari dell’attività contrattuale in fase di emergenza covid, né sulla qualità e l’effettiva disponibilità dei prodotti che si andavano ad acquisire. La responsabilità politica ha nomi e cognomi: Enrico Rossi e Stefania Saccardi. Domani in aula attendiamo loro».

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