Marco Carrai: "Non mi interessavo di Etruria, ma di una controllata"

"La commissione di inchiesta è divenuta uno strumento di scontro elettorale" commenta il sindaco di Firenze, Dario Nardella

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 dicembre 2017 14:49
Marco Carrai:

(DIRE) Roma, 22 dic. - "Se in quella banca c'era il padre della Boschi a me non interessava e tuttora interessa niente. Io, ora come all'epoca, ero ambasciator privato. Tanto che, infatti, Renzi non sapeva nulla. Poi non ho mai detto che fossi consulente di una banca terza, bensi' ho parlato di un mio cliente. Non mi occupavo di Etruria, ma della Banca Federico del Vecchio, controllata da Etruria. Il mio cliente, che stava lavorando sul dossier della Federico del Vecchio, era interessato a sapere se Unicredit chiudesse o meno su Etruria.

Il suo legittimo interesse era sapere chi fosse il futuro proprietario della banca. Domandare e' lecito". Marco Carrai, imprenditore fiorentino amico di lunga data di Matteo Renzi e presidente di Toscana aeroporti, lo dice in un'intervista al Corriere della Sera dicendosi "avvilito da questo clima politico cosi' modesto e raccapricciante, mediaticamente e politicamente molto violento". L'ex ad dio Unicredit Federico Ghizzoni, "che stimo molto, come lui stesso ha detto mi conosce per questo, per essere un consulente privato e non come interlocutore del governo", spiega Carrai, rispetto a Banca Federico del Vecchio, controllata da Etruria, "ho gentilmente sollecitato i tempi della risposta, non la sostanza della risposta: il tempo del business economico non e' un tempo di ruminatio.

Per questo ho voluto portar rispetto premettendo 'nel rispetto dei ruoli'".

"Non credo che ci fosse l'intenzione di fare della commissione di inchiesta sulle banche uno strumento da campagna elettorale, ma per farne cio' per cui era nata, cioe' arrivare in fondo alla verita'. C'e' stata, probabilmente, una sottovalutazione del fatto che a ridosso delle elezioni tutti avrebbero fatto di tutto per trasformarla in uno strumento di scontro elettorale". La pensa cosi' il sindaco di Firenze, Dario Nardella, intervenendo alla rassegna stampa del Tgt di Italia 7.

"Nessuno va davvero a leggere quello che hanno detto le persone in commissione- prosegue- si prendono 30 secondi di Ghizzoni, con le dichiarazioni piu' eclatanti, le si piegano a propri interessi, si prendono i 20 secondi del governatore di Bankitalia e del presidente della Consob e si usano a proprio piacimento. Questa commissione rischia di non servire a cio' per cui doveva lavorare, arrivare alla verita' dei fatti". Quanto alla vicenda della mail inviata da Marco Carrai all'allora amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, in merito alla possibile acquisizione di Banca Etruria, il sindaco di Firenze fa notare: "Al di la' del clamore, vogliamo dire che non puo' fare il suo lavoro? Purtroppo, c'e' un'area grigia nella quale si infila di tutto- accusa- e si continuano a fare delle insinuazioni.

Chiedo, Carrai e' libero di mandare delle mail sulla base del suo lavoro? Altrimenti, si puo' mettere tutto in discussione". (Cap/ Dire)

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