Marabuk, librai ex Edison: Eroi del nostro tempo

Hanno formato una cooperativa ed hanno investito in un progetto che apre le porte e gli scaffali alla città

Antonio
Antonio Lenoci
17 marzo 2015 18:49
Marabuk, librai ex Edison: Eroi del nostro tempo

Leggete fiorentini, leggete. Marabuk è una nuova libreria a Firenze. Due piani: ampie sale, spazio per la lettura e Wi-fi Zone per coloro che desiderano trascorrere del tempo libero tra i libri. "Specializzati nei libri per bambini ed universitari perché un bambino che legge è un adulto pensante" esclama Marida, ex libraia Edison, in prima linea per difendere quel "presidio culturale" che fu di piazza della Repubblica.Loro, i ragazzi sotto i portici, estremo baluardo di una generazione che ha visto i divoratori di libri.

Ancora loro, oggi: "Eravamo librai. Sappiamo fare i librai. Non ci è sembrato giusto rinunciare a questo. E' stata dura, ringraziamo le nostre famiglie che ci hanno sostenuto e speriamo di ritrovare l'affetto di quanti non ci hanno abbandonato nel momento difficile in cui ci siamo ritrovati senza un posto di lavoro, cassa integrati e poi disoccupati"."Apriamo a Firenze, una città in cui sembrava che le librerie crollassero come i palazzi in guerra - spiegano gli eroi del nostro tempo - siamo 6 ex dipendenti Edison pronti a fare i librai come una volta: maneggiando libri ed esclusivamente libri.

A metà tra il Quartiere 1 ed il Quartiere 5 le persone che ci hanno seguiti durante l'allestimento si sono detti entusiasti di questo nuovo arrivo. Ripartiamo dai bambini, dall'educazione alla prima lettura. Vogliamo metterci alle spalle due anni vissuti con fatica, ma anche con la consapevolezza di aver vissuto una formazione, abbiamo capito cose che ci porteremo dentro. Invitiamo amici vecchi e nuovi a farci visita. Abbiamo investito ciò che avevamo costruito con il lavoro precedente non solo in termini di professionalità ma anche economici"."Vogliamo ringraziare Enrico Talenti - spiegano i librai - che ci ha seguiti nella nostra vertenza da lavoratori e poi da disoccupati cercando in ogni modo di farci avere un tavolo istituzionale spendendosi per noi in ogni modo" ed il sindacalista risponde ai ringraziamenti: "La Cgil si è impegnata nella difesa di un presidio culturale: questo ha rappresentato la raccolta delle 40mila firme di chi voleva salvare Edison incitando i ragazzi a non mollare.

Purtroppo non è servito, la logica economica pialla questi elementi distintivi, ma sono felice che vi sia una continuità. Certo si spostano dal centro di Firenze, ma mantengono viva una professione che ritengo molto nobile ed è quella del libraio".Sabato alle 16 in Via Maragliano 29 A/E, a Firenze, avrà luogo una inaugurazione che suona come una conquista. Un vero e proprio messaggio controcorrente rispetto al vortice della crisi economica.

La barca non è affondata, ha ricucito la vela.

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