Lupi di Toscana: sabato inizia il percorso partecipativo sul futuro dell’ex caserma

Dal 2 aprile confronto pubblico con incontri tecnici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 marzo 2016 20:51
Lupi di Toscana: sabato inizia il percorso partecipativo sul futuro dell’ex caserma

Dal trekking urbano nel perimetro della ex caserma agli incontri tecnici sul futuro dei Lupi di Toscana e dei nodi nevralgici del quadrante sud-ovest della città. Al via il percorso partecipativo che da sabato 2 aprile, per due mesi, vedrà coinvolti i cittadini di Firenze e Scandicci nelle scelte sul destino del contenitore da recuperare a cavallo tra i due Comuni. Prima tappa sabato 2 aprile alle 10 all’Hotel Hilton di via del Cavallaccio. Il percorso è stato presentato oggi in Palazzo Vecchio dall’assessore all’Urbanistica Lorenzo Perra, dal sindaco di Scandicci Sandro Fallani e dal presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni. 

“Un percorso innovativo nel metodo e nel merito – ha detto Perra – Un intervento che nel regolamento urbanistico non ha una destinazione d’uso definita e sulla quale attiviamo il percorso di partecipazione per condividere le scelte con cittadini, imprese e tutti i portatori di interesse. Lo facciamo congiuntamente con il Comune di Scandicci, anche questo è un aspetto di novità. Nel merito, il processo riguarda un pezzo della ‘Grande Firenze’ che ne rappresenta la parte più importante di sviluppo in termini quantitativi.

Vogliamo fare ciò che a Firenze non c’è, il social housing. Durante lo svolgimento del percorso – ha concluso Perra - pubblicheremo anche il bando internazionale per la pianificazione urbanistica”“E’ l'avvio di un'idea concreta di città metropolita – ha detto Fallani - Abbiamo messo a disposizione un pezzo di territorio contermine all'area della caserma Gonzaga, perché la coprogettazione si fa sia con la partecipazione, sia con la condivisione delle scelte progettuali. Sarà importante pensare ad un nuovo accesso all'area da viale Nenni, ovvero dal tracciato della tramvia, così da dare uniformità anche con le scelte urbanistiche di Scandicci che lungo il percorso del tram ha costruito il nuovo centro e sta realizzando funzioni e servizi di importanza regionale.

E’ un'occasione strategica per il quartiere di San Giusto e per il miglioramento viario e infrastrutturale dell'area".“Disegniamo insieme ai cittadini il futuro di un nuovo cuore della città metropolitana – ha detto Dormentoni - Un nuovo quartiere ‘città-giardino’, che non sarà fatto di sole case per le giovani coppie ma di un mix di funzioni pubbliche e private e di un grande territorio aperto con verde pubblico e, perché no, agricoltura urbana. I servizi da collocarci li sceglieremo nel percorso di partecipazione, che sarà intenso, aperto a tutti e a tutte le età, non solo agli addetti ai lavori".Le tappe successive già fissate prevedono l’8 maggio il trekking urbano alla scoperta della caserma e dei suoi spazi (con merenda inclusa, appuntamento nel piazzale antistante), il 28 maggio al Nuovo Auditorium Rogers a Scandicci il workshop con tecnici, esperti e amministratori per individuare insieme le linee programmatiche della progettazione urbanistica.

L’intervento riguarda i 33mila metri quadrati dell’area della caserma, cui si aggiungono ulteriori 20mila metri quadrati di aree intorno, più altri 20mila nel Comune di Scandicci. La fase in corso è quella che vede l’avvio del percorso partecipativo finanziato dalla Regione Toscana, con l’obiettivo di raccogliere tutte le ulteriori indicazioni provenienti dall’area per attivare la fase successiva. Dopodiché si procederà con il concorso per la progettazione planivolumetrica in cui saranno dettagliate le funzioni.

Il bando resterà aperto per quattro-cinque mesi e porterà alla selezione finale di un vincitore, al quale sarà chiesto di sottoporre al Comune il piano di recupero. Sarà in questa fase avviata la variante urbanistica, la cui adozione è prevista a novembre 2016, con approvazione nella primavera 2017. Conclusa la fase progettuale, sarà pubblicato il bando per la costruzione e gestione. Il percorso partecipativo ‘Non case ma città’ riprende le parole con cui nel 1954 l’allora sindaco di Firenze Giorgio la Pira inaugurò il villaggio dell'Isolotto, che rappresentava il primo intervento di edilizia sociale del ‘900 in città.

Il processo ha già vissuto una prima tappa significativa con la maratona dell’ascolto del 21 febbraio 2015 con oltre 200 persone. (sc)

Per partecipare all’evento è necessario prenotarsi attraverso uno dei seguenti canali:e-mail noncasemacitta2.0@comune.fi.it Tel. 055.667502 Pagina Facebook Non case ma città 2.0Hashtag #noncasemacitta

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