Lupi di Toscana, da Caserma a Città nuova

Tra Scandicci e Firenze una nuova area da ripopolare

Antonio
Antonio Lenoci
20 gennaio 2017 15:35
Lupi di Toscana, da Caserma a Città nuova

Della gloriosa casa dei Lupi di Toscana resterà solo il corpo di fabbrica centrale, con buona pace dei nostalgici e di tutti gli amici di Nove da Firenze che continuano a scriverci ricordando il periodo trascorso all'interno della Caserma Gonzaga con la divisa dei Lupi.Dopo il trasferimento dal Ministero della Difesa al Comune, l’ex Caserma è stata oggetto di un accordo con l’Agenzia del Demanio che ha messo a disposizione un contributo di 260mila euro per una selezione di progetti. 

Si tratta di una superficie utile lorda di 33mila metri quadrati, ai quali potranno aggiungersi con la perequazione ulteriori 20mila.

Abbiamo incontrato il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni al quale abbiamo domandato gli sviluppi del piano di recupero.Quanti si sono fatti avanti per disegnare la nuova città? "Parliamo in effetti di un nuovo insediamento urbanistico che ha visto ad oggi la partecipazione di circa 60 professionisti tra architetti e progettisti. Da questi ne risulteranno otto meritevoli di ulteriore approfondimento che riguarderà anche una bozza di piano economico finanziario.

Proprio nelle ultime ore ho avuto modo di parlare con il sindaco Dario Nardella e non è escluso che a breve ci sarà una prima presentazione pubblica di questi 8 disegni preliminari".Lo spettro di Sant'Orsola incombe sul recupero di ex contenitori abbandonati? "Su Sant'Orsola è significativamente diverso, il fatto che vi siano stati bandi deserti è dovuto alla richiesta, in quel caso, di investitori sul progetto da portare a compimento, proposto dai privati o dettato da linee guida istituzionali.

Qui si tratta di riprogettare gli spazi".Confermata la volontà di salvaguardare solo il corpo principale, la facciata per intendersi? "Assolutamente si. Il resto delle strutture non hanno un disegno architettonico meritevole di salvaguardia. A seguito dell'abbattimento dei manufatti il bando prevede la possibilità di edificare anche oltre la cerchia muraria, ovvero andando ad interessare i terreni circostanti, ipotesi che in tal caso andrebbe a dare il via ad una serie di espropri".Che terreni sono?"Principalmente orti od ex aree agricole che si trovano tra viale Nenni e l'Ospedale Torregalli".Proprio la posizione della Caserma, ha posto nel recente passato il problema di costituire una barriera per la Tramvia che si è detto "serve la Coop e non l'Ospedale".

"Purtroppo la Caserma è come una astronave calata dall'alto ed inserita in un contesto urbanistico particolare, questo crea un ostacolo non solo logistico ma anche visivo. Per questo una delle linee prioritarie per i progettisti è stata quella di curare in particolare l'apertura del futuro centro urbano in modo da inserirlo come uno spazio aperto e continuativo tra Firenze e Scandicci".Per i collegamenti? "Difficile ipotizzare un braccio di Tramvia su verghe interrate, più facile che si arrivi ad una navetta su gomma che mette in relazione la fermata della Linea 1 con Torregalli".Siete al corrente che ancora oggi molti ex militari si recano davanti alla Caserma per farsi fotografare? "Anche per onorare la storia del Reggimento abbiamo la responsabilità di seguire con attenzione lo sviluppo dell'area".Il masterplan.

Prevede una percentuale di superficie a destinazione residenziale pari almeno al 60%, prevalente l'housing sociale, il restante 40% deve riguardare altre destinazioni d’uso. L’insediamento su area pubblica deve essere "funzionalmente autonomo e dotato dei necessari standard, oltre che dei collegamenti con il contesto urbano circostante"

Una volta individuati gli otto progetti, questi subiranno una selezione anonima con l’elaborazione di maggior dettaglio della proposta corredata della valutazione ambientale e della fattibilità economica e finanziaria. Al vincitore sarà assegnato un premio di 50mila euro e agli altri sette selezionati un premio di 20mila euro per un totale di 190mila euro. 

A quel punto occorrerà capire chi renderà concrete le elaborazioni grafiche.

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