Lunedì 30 novembre ricorre la Festa della Toscana 2020

Mazzeo apre le celebrazioni al Santuario di Montenero. Alle 11.30 la seduta solenne con il saluto del presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Dalle 19, monumenti illuminati di bianco e rosso. Il presidente del consiglio comunale di Prato Gabriele Alberti: "Aderiamo con piacere all'iniziativa promossa dalla Regione come amministrazione coinvolgeremo le scuole in iniziative al cui centro ci saranno il diritto alla scuola e alla salute"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 novembre 2020 18:48
Lunedì 30 novembre ricorre la Festa della Toscana 2020

Firenze– La data della Festa della Toscana, il 30 novembre di ogni anno, è stata scelta per ricordare un anniversario importante. Infatti il 30 novembre del 1786 Pietro Leopoldo d'Asburgo-Lorena, figlio dell’imperatore Francesco I di Lorena e di Maria Teresa d’Asburgo e Granduca di Toscana dal 1765 al 1790, ha promulgato un nuovo codice penale (il “Codice Leopoldino”) in cui, per la prima volta al mondo, si decretava l'abolizione della pena di morte e della tortura. L'obiettivo di questa festività è quello di coltivare la memoria della storia e affermare l'impegno per la promozione dei diritti umani, della pace e della giustizia, come elemento costitutivo dell'identità della Toscana.

Le celebrazioni per la Festa della Toscana 2020, quest’anno con carattere di sobrietà e nel rispetto delle disposizioni per il contrasto alla diffusione del Coronavirus, si apriranno con la visita del presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, al Santuario di Montenero. Alle 9 di lunedì 30, insieme al vescovo di Livorno, Simone Giusti, l’omaggio alla Madonna delle Grazie protettrice della Toscana, poi la visita alla sala dove sono custoditi tutti gli stemmi dei Comuni toscani.

Il Consiglio regionale si riunirà in seduta solenne alle 11,30. Durante il corso della seduta, convocata in modalità mista (parte dei consiglieri in presenza, parte collegati in modalità telematica), sono previsti il videomessaggio di saluto del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, gli interventi del presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, e del presidente della Giunta, Eugenio Giani, e infine la prolusione della scrittrice Elena Favilli. Sarà possibile seguire la diretta della seduta sugli schermi di Rtv 38, oppure in streaming sul sito de La Nazione, sul sito istituzionale, sulla pagina Facebook e sul canale Youtube del Consiglio regionale della Toscana.

Alle 19 molti comuni della Toscana, accogliendo l’invito del presidente Mazzeo, illumineranno di bianco e di rosso i loro principali monumenti. La staffetta dell’accensione vedrà Il presidente del Consiglio a Pisa, in piazza dei Miracoli, per l'illuminazione della Torre pendente. Il testimone passerà poi al presidente della Giunta a Firenze dove, oltre al palazzo del Pegaso, saranno illuminate anche le Porte d'ingresso alla città. Chiuderà Volterra dove il sindaco colorerà di rosso e bianco il palazzo dei Priori, così da dare una spinta ideale di tutta la Toscana alla corsa che la città sosterrà per la designazione a capitale della cultura italiana 2022.

A Prato anche il Castello dell'Imperatore sarà illuminato. "L'amministrazione ha accolto con piacere la proposta di aderire all'iniziativa promossa dalla Regione Toscana per dare il via alle celebrazioni legate a questa importante e significativa festa - afferma il presidente del consiglio comunale Gabriele Alberti- Da parte nostra come amministrazione, per quello che sarà possibile considerate le limitazioni imposte dall'emergenza sanitaria legata al covid-19, cercheremo di coinvolgere le scuole dando vita ad iniziative al cui centro ci saranno due diritti fondamentali, nel periodo che stiamo vivendo ancora più significativi e quantomai necessari: il diritto alla scuola e quello alla salute."

Anche a Cortona palazzo comunale sarà illuminato di bianco e rosso, i colori della nostra Regione, e durante la seduta il presidente del Consiglio comunale Nicola Carini e il sindaco Luciano Meoni terranno interventi istituzionali.

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