Lucca: operaio teme di essere licenziato e uccide il caporeparto

Sconvolti colleghi, dirigenza della Lucart e sindacati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 aprile 2015 20:14
Lucca: operaio teme di essere licenziato e uccide il caporeparto

Nessun riscontro sul movente dell'omicidio di Francesco Sodini, il caporeparto della Lucart ucciso questa mattina, con 13 colpi di pistola da un operaio dell'azienda. Uomo di 52 anni, era da 30 anni impiegato nell'impresa lucchese di produzione di carte monolucide per imballaggi e carte tissue per uso igienico da pura cellulosa e maceri selezionati.Sconvolti ed increduli. Questi sono gli stati d’animo condivisi da tutto il personale del gruppo Lucart e dalla proprietà per il tragico evento di questa mattina: “Siamo tutti sconvolti per l’assurdità di quello che è accaduto ed increduli per le persone che ne sono state coinvolte – dichiara Massimo Pasquini, Amministratore delegato del Gruppo Lucart - Mai, in nessun modo, erano emersi in azienda elementi che potessero far presumere un’esplosione di violenza da parte di un operaio modello, anche lui nostro collaboratore da oltre 25 anni.

Nessuna ipotesi di riduzione di personale lo aveva visto coinvolto né lo avrebbe coinvolto in futuro. Ci stringiamo alla famiglia di Francesco alla quale manifestiamo il nostro cordoglio ed il nostro affetto più sincero in questo momento di grande dolore. Un pensiero di umana vicinanza e comprensione va anche ai familiari di Massimo Donatini, il nostro dipendente che si è costituito”.

Quanto accaduto, che per quel che risulta alla SLC CGIL di Lucca è inspiegabile e non riconducibile a motivi di lavoro.  In attesa che le autorità possano chiarire le motivazioni, la Segreteria provinciale esprime il cordoglio alla famiglia di Francesco Sodini e in particolare alla moglie e ai figli.

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