Lucca: : al via lunedì 17 le Conversazioni napoleoniche

Ingresso libero e assaggi rinfrescanti per tutti gli ospiti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 agosto 2015 07:58
Lucca: : al via lunedì 17 le Conversazioni napoleoniche

A Waterloo... in carrozza”. Al via lunedì 17 agosto la nona edizione delle Conversazioni Napoleoniche, il tradizionale appuntamento estivo dell’agosto culturale lucchese che si svolge nell’ambito del progetto “Da Parigi a Lucca: il gusto di vivere al tempo di Napoleone e Elisa”, ideato da Roberta Martinelli con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Fondazione di Livorno.

Appuntamento alle 21,30 nel complesso di San Micheletto (ingresso libero) per un viaggio a Waterloo, 200 anni dopo. Non poteva che essere questo l’argomento di quest’anno, in occasione del bicentenario della battaglia in Belgio.

Come in un viaggio nel tempo, Velia Gini Bartoli e Simonetta Giurlani Pardini mostreranno al pubblico come era solito viaggiare l’Imperatore e cosa ne fu del suo mezzo dopo la sconfitta.

Progettista, inventore, stratega, Napoleone non poteva che avere un mezzo di trasporto all’altezza delle sue esigenze. Tanto che, comme d’habitude, lo progettò lui stesso, facendolo eseguire dal suo carrozziere Paul Getting.

Non era una semplice carrozza, ma un mezzo versatile, funzionale, a rapida ed altissima trasformabilità, proprio come le imbarcazioni veloci di oggi. È infatti a modello di quella carrozza che esse, negli anni Settanta del Novecento, iniziarono ad essere progettate: mobili che si trasformano a seconda dell’uso e che restano sempre compatti, una rete sopra la testa per tenere le carte, letto e tavolo a scomparsa, libri editi in versione pocket da leggere grazie alla lampada presente sul cocchio, per risparmiare spazio ed olio. Un mezzo con ogni comfort e lusso, soprattutto per la scelta dei materiali di grande qualità, ma anche leggero per potersi muovere velocemente sul campo.

Dentro, diversi oggetti, dal nécessaire per i denti al burnus rosso comprato durante la campagna in Egitto, dal quale non si separa mai, stoviglie e candelabri raffinati per poter ospitare nella sua berlina personalità di rilievo durante i viaggi, sistemati in modo da poter essere trasportati senza danni, e infine il suo bidet de campagne in argento e mogano, attualmente conservato al Museo nazionale di Fountainebleau. Questi capolavori “in miniatura”danno l'opportunità di scoprire lo spirito d'innovazione del tempo, le capacità tecniche e il senso estetico di artigiani come l'orafo ebanista Biennais e orologiaio di genio, Breguet, che determinerà una svolta nella storia dell'orologeria con le sue invenzioni e innovazioni come la creazione del primo orologio da polso al mondo realizzato per Carolina Bonaparte nel 1812.

Cosa ne fu di tutto questo? Nonostante l’iconografia legata a Waterloo ritragga, al momento della sconfitta, Napoleone che esce dalla sua carrozza, in realtà in quel momento egli era già lontano. La carrozza passerà di mano in mano, per finire al Museo Bullok di Londra, dove diverrà la principale attrazione per 220.000 visitatori inglesi curiosi di vedere come viveva il Grande Sconfitto.

Le conversazioni proseguono, sempre nel chiostro di San Micheletto (Lucca) alle 21,30 a ingresso libero, martedì 18 con “Chi ha perso davvero a Waterloo? La Gran Bretagna tra le campane della vittoria e la vicenda di Peterloo”, di Peter Hicks, docente universitario di storia, storico e responsabile delle relazioni internazionali dellaFondation Napoléon di Parigi, e mercoledì 19 agosto con “Napoleone in guerra: l’occhio della cinepresa tra le divise insanguinate”, di Pier Dario Marzi, grazie alla collaborazione con il Cineforum Cinit Ezechiele 25,17.

Come di consueto, tutti sono invitati ad unirsi alle serate per scoprire atmosfere e curiosità del passato gustando anche qualcosa di fresco, gentilmente offerto dalla Pasticceria Pinelli, sponsor dell’iniziativa.

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