​Lotta al lavoro sommerso ed alla contraffazione

Continuano i controlli congiunti ai capannoni “alveare”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 ottobre 2016 15:33
​Lotta al lavoro sommerso ed alla contraffazione

Lotta al lavoro sommerso ed alla contraffazione

Scoperti 13 lavoratori in “nero” e 7 clandestini. Sospese 3 attività commerciali. Sequestrati un immobile e 22 macchinari per la lavorazione di tessuti.

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Firenze, in collaborazione con il personale della Direzione Territoriale del Lavoro e dell’A.S.L. di Firenze, hanno controllato 3 capannoni “alveare” ubicati nel Comune di Campi Bisenzio all’interno dei quali avevano sede 4 ditte, tutte gestite da soggetti di etnia cinese, operanti nel settore dell’abbigliamento e pelletteria.

Al momento dell’accesso presso le strutture sono stati identificati 23 lavoratori, tutti di origine cinese, 13 dei quali sono risultati essere completamente sconosciuti ai fini della normativa sul lavoro mentre 7 presentavano diffuse irregolarità. Tra i lavoratori “in nero”, 7 sono risultati, tra l’altro, essere clandestini per cui, dopo essere stati sottoposti a foto-segnalamento, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria (ex art. 10-bis del D.lgs. n. 286/98). Per 2 dei seguenti clandestini individuati è scattata anche la segnalazione all’A.G., per la mancata ottemperanza ad un provvedimento di espulsione (art. 14, comma 5-ter, del D.lgs. n. 286/98).

In tale contesto, sono stati denunciati, inoltre, anche 2 datori di lavoro per il reato di impiego di manodopera clandestina (art. 22, c. 12, del D.lgs. n. 286/98) e, presso uno dei laboratori, sono stati sequestrati 1.300 capi di abbigliamento contraffatti e 22 macchinari per il confezionamento degli articoli.

I controlli di competenza svolti dalla D.T.L. e dall’ASL di Firenze hanno portato all’emissione di 3 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale (ai sensi dell’art. 14 del D.lgs. n. 81/2008) per l’impiego di personale non risultante dalla documentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro all’atto del controllo, oltre all’irrogazione di violazioni amministrative per un totale di € 46.900 ed alla constatazione di diverse violazioni sulla normativa igienico-sanitaria nei luoghi di lavoro per le scarse condizioni di sicurezza e pulizia dei macchinari nonché per la presenza, all’interno di uno dei capannoni, di 2 loculi dormitorio.

La complessa attività svolta dalla Guardia di Finanza di Firenze di controllo in tale settore ha portato, dall’inizio dell’anno, ad ispezionare complessivamente 14 capannoni alveare, verificando le posizioni di 27 ditte (tutte gestite da cittadini di origine cinese), rilevando la presenza di 71 lavoratori “in nero”, di cui 10 clandestini. Quattro, infine, sono stati, i datori di lavoro denunciati per i reati connessi all’utilizzo di manodopera clandestina.

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