Livorno: imminente la precettazione dei lavoratori Aamps?

Il deputato democratico Gelli: “Nogarin dia dimostrazione di responsabilità ed eviti di portare a fondo tutta la città”. Forza Italia scommette su un percorso preciso: «Stop al concordato, immissione di liquidità, advisor competente e piani industriali e di salvataggio»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 dicembre 2015 23:16
Livorno: imminente la precettazione dei lavoratori Aamps?

“Possiamo affermare senza mezzi termini che a Livorno è in atto in maniera più che plateale il fallimento del Movimento 5 Stelle.” E’ quanto dichiarato da Federico Gelli, deputato Pd eletto in Toscana, che commenta così gli ultimi fatti riguardanti la situazione nella Giunta comunale livornese. “E’ la prova – spiega Gelli – che per poter amministrare bene una città e per risolvere i problemi concreti dei cittadini non basta andare avanti con qualche slogan e qualche annuncio privo di fondatezza.

E’ triste constatare come una delle città simbolo della nostra Regione stia rischiando di sprofondare in una crisi amministrativa senza via d’uscita con un’immagine che ne esce ancor più danneggiata. Voglio appellarmi al buon senso e alla responsabilità del sindaco Nogarin – prosegue il deputato Pd - , che metta da parte bandiere di partito e orgoglio ormai sbiadito e faccia un passo indietro prendendo atto della gravità della situazione. L’allontanamento del suo assessore dimostra chiaramente come il sindaco non sia in grado di operare in tranquillità di fronte ad un problema come quello delle partecipate, che si era ripromesso di risolvere già durante la campagna elettorale.

Così facendo – conclude Gelli – Nogarin rischia di portare a fondo con sé tutta la città e i suoi cittadini, compresi i suoi elettori, colpevoli solamente di essere stati illusi da tanti, inutili, proclami.”

“L’interrogazione del grillino Di Maio sulla crisi della municipalizzata per la raccolta dei rifiuti del comune di Livorno, Aamps, è veramente singolare. Come risulta dalla stessa interrogazione, i lavoratori si sono sempre comportati in maniera coerente con la legge sui servizi pubblici essenziali garantendo gli stessi servizi ai cittadini. Se un comportante irresponsabile c’è, è quello della attuale amministrazione di Livorno che ha gettato nel caos la gestione del servizio; siamo quindi in una situazione in cui i lavoratori sono responsabili e la amministrazione irresponsabile. La richiesta di precettazione dei dipendenti Aamps fatta da Di Maio sembra più un tentativo di intimidire i lavoratori che protestano contro scelte sciagurate della amministrazione e non certo un contributo alla soluzione del problema”. Lo ha detto Federico Massa, deputato del Pd componente della commissione Ambiente.

Stop al concordato, immissione di liquidità in Aamps con i 3 milioni e 200mila euro individuati dalla giunta comunale come disponibili nell’esercizio corrente, incarico ricognitivo a un advisor specializzato nel settore rifiuti e realizzazione dei piani industriale e di salvataggio: questo il percorso su cui scommette Forza Italia – dal coordinatore regionale Stefano Mugnai al responsabile regionale enti locali Paolo Barabino, dal coordinatore provinciale Maristella Bottino al capogruppo in consiglio comunale Elisa Amato – per fronteggiare la situazione dell’azienda livornese dei rifiuti Aamps il cui collasso contabile sta mettendo in ginocchio Livorno sia sotto il profilo pratico (tariffario e del sistema di raccolta) che politico (con divisioni, dimissioni, frizioni e accuse incrociate a paralizzare, di fatto, la giunta pentastellata). «Prima e per decenni il Pd, con una politica miope e scellerata oggi evidente a tutti, ha utilizzato le municipalizzate come contenitori da riempire con uomini di apparato in funzione puramente elettoralistica – analizzano i dirigenti azzurri – con i livelli di capacità manageriale ridotti a meri optional.

Poi, negli ultimi 18 mesi, il Movimento 5 Stelle, con il sindaco Nogarin e la sua giunta, è stato incapace di fornire risposta adeguata giocando d’anticipo, e ha scelleratamente scelto di non scegliere, preferendo aspettare l’ultimo istante per poi risolversi solo venerdì scorso ad affidare le sorti della gestione dei rifiuti a un concordato preventivo in continuità, quando fino al giorno prima avevano parlato di ricapitalizzazione. Morale: Aamps per ora è e rimane ciò che il Pd ne ha fatto, ovvero una macchina da guerra nel produrre debiti e perdite, con le conseguenze drammatiche che oggi pagano i lavoratori e l’intera Livorno» «La tecnica del rinvio – rincara Forza Italia – è tipica dei 5 Stelle che la praticano anche sulle questioni dell’ospedale e del porto.

Ma così la città è paralizzata, con lo sviluppo in ostaggio del non fare per non sbagliare, il che dimostra l’inutilità del ‘cambiare tanto per cambiare’. Oggi Livorno è in mano a dei professionisti dell’improvvisazione, con Nogarin sindaco che sta alla città così come un allenatore da campionato amatoriale starebbe alla nazionale italiana. Dai numeri visti, dalla tipologia dei creditori di Aamps (banche ed aziende dell’indotto), dal mancato interpello di questi ultimi in via preventiva, noi dubitiamo esistano spazi per il concordato in continuità aziendale, risultando altresì poco etico scaricare sui privati i debiti di una sciagurata gestione del pubblico». «Tuttavia, la perdita 2014 riduce il capitale sociale a 5milioni di euro, non al di sotto il minimo legale.

Quindi, in presenza di prospettive per il futuro, il socio potrebbe far fronte alla necessità finanziarie di Aamps. Pertanto, in linea con l’emendamento presentato nel consiglio comunale di lunedì scorso, confermiamo di propendere per l’immediata immissione in Aamps di 3.200.000 euro, rinvenuti dalla giunta nell’esercizio corrente, e chiediamo che non sia intrapreso il procedimento per il concordato preventivo. Nel frattempo, vorremmo si affidasse un incarico ad un advisor competente nel settore rifiuti per la valutazione dell’effettiva consistenza patrimoniale degli assets aziendali congiuntamente alla definizione di un serio piano industriale, cosa che l’attuale management non è riuscito a formulare, nonché contestualmente di un piano di salvataggio.

Questi passaggi sono funzionali all’assunzione di future decisioni, che non possono escludere a priori il conferimento del complesso aziendale a valori di mercato in un network settoriale in cui poter trovare sinergie, economie di scala e capacità di investimento tali da rendere Aamps produttiva o quantomeno in equilibrio. Un percorso serio con un solo interesse da tutelare: la città di Livorno».

"Le parole del sottosegretario Zanetti sul caso Aamps a Livorno sono inaccettabili. Si arriva a ipotizzare di voler fare un monumento a chi sta giocando sulla pelle di 500 famiglie. E lo si fa, oltre tutto, liquidando una questione assai complessa in maniera talmente semplicistica che, non l’avesse detto in tv, verrebbe quasi da pensare che non possa essere vero". Così Antonio Mazzeo, vicesegretario PD Toscana, e Gianni Anselmi, consigliere regionale PD e presidente della II Commissione, sulle dichiarazioni del sottosegretario Enrico Zanetti di questa mattina nel corso della trasmissione Omnibus su La7. “La strada del cambiamento non può certo passare da un giudice che avoca a sé ogni decisione sul destino di così tanti lavoratori - proseguono Mazzeo e Anselmi - Il futuro, piuttosto, sta nelle politiche di aggregazione delle aziende dei servizi pubblici locali, unica strada realistica e concreta per avere maggiore efficienza e garantire un miglior servizio ai cittadini.

Da esponente di un governo che su questo ha una linea molto chiara, Zanetti dovrebbe saperlo bene. Oppure chiarirsi le idee che, evidentemente, in questo momento sono un po’ confuse”.

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