L'importanza del cibo nella performance

Se ne parlerà al 2° Congresso Mondiale di Psicologia e Comunicazione Strategica al Palacongressi dal 15 al 19 ottobre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 ottobre 2014 17:28
L'importanza del cibo nella performance

Mangiare bene aiuta a vivere meglio. Una frase che abbiamo sentito mille volte nella nostra vita e che spesso risuona come una noiosa prescrizione, che si scontra quotidianamente con il gusto di mangiare ciò che ci piace di più.

La realtà dei fatti però è proprio questa. Mangiare in maniera sana aiuta a vivere meglio ed a migliorare le proprie performance in tutti gli ambiti, personali e professionali, sia che si tratti di atleti o di impiegati, di studenti o di…astronauti. “Dagli astronauti ai manager: strumenti per monitorare e ottimizzare la prestazione”è il titolo dell’intervento che il Dott. Filippo Ongaro, esperto in medicina antiaging e per anni medico degli astro­nauti presso l’Agen­zia Spa­ziale Euro­pea (ESA), terrà al 2° Convegno Mondiale del Brief Strategic and Systemic Therapy, che si terrà a Firenze dal 15 al 19 ottobre e dal titolo “La Magia delle parole e dei gesti”.“Il primo aspetto fondamentale quando si tratta di dover studiare come ottimizzare la performance attraverso l’alimentazione è quello di capire quali sono gli obiettivi ed i fattori limitanti di una prestazione – ammette il Prof.

Ongaro. Perché senza questa indagine è difficile pianificare un intervento che sia realmente funzionale. Per ottenere questo risultato è possibile avvalersi di metodiche, sia sul piano mentale che fisico, quali la velocità di risposta, l’attenzione, i riflessi, ma anche il peso, l’ altezza o il consumo di ossigeno. Una volta chiarito il quadro di riferimento, si comincia a pianificare un programma di allenamento con l’obiettivo di portare il paziente dal punto di partenza A, ad un punto B.

Per favorire questo tipo processo è possibile, oltre ad un’attività fisica, anche un programma parallelo che preveda metodiche di rilassamento o di recupero dalla stanchezza, anche attraverso l’assunzione di integratori alimentari che possano aiutare questo processo. Dopo un determinato periodo di tempo si fanno dei raffronti tra i dati di partenza e quelli a cui si è arrivati ed oggi abbiamo strumenti tecnologici che ci permettono di essere più oggettivi e precisi nella valutazione rispetto al passato, quando contava molto la sensibilità del medico.” Ma qual è l’importanza del cibo per il corpo e per la testa? “Credo sia fondamentale – conclude Filippo Ongaro (primo ita­liano ad avere otte­nuto la Board Cer­ti­fi­ca­tion in Medi­cina Anti-aging dall’American Board of Rege­ne­ra­tive & Anti-Aging Medi­cine e il diploma in medi­cina fun­zio­nale dall’Institute for Func­tio­nal Medi­cine).

Perché il cibo per il nostro corpo è come la benzina per la nostra auto. Possiamo avere una macchina ad alte prestazioni, ma se sbagliamo a mettere il carburante il motore non avrà le prestazioni massimali che ci aspettiamo. Il cibo è fondamentale non solo per gli sportivi, ma anche per chi svolge lavori tradizionali. Pensiamo ad esempio alla sonnolenza post pranzo: è un dato di fatto oggettivo che spesso le prestazioni lavorative del pomeriggio sono più scadenti di quelle della mattina. Le aziende iniziano a capire l’importanza di questo aspetto e non a caso stanno investendo in diversi progetti per cercare di aiutare i dipendenti ad avere un’alimentazione corretta che non incida sulle prestazioni lavorative.” Nell’ultima giornata del 2° Convegno Mondiale del BSST World Network, dedicata alla Scienza della Performance, Filippo Ongaro esporrà gli aspetti alimentari utili per ottimizzare la prestazione in tutte le sue manifestazioni, non solo sportive.

La relazione di Ongaro si inserisce nel lavoro applicativo che Strategic Therapy Center srl porta avanti da molto tempo, quello dello studio del funzionamento delle prestazioni ad alto livello, per poter creare un modello rigoroso applicabile a tutti gli ambiti di intervento per risultati concreti, efficaci, efficienti e misurabili. Il punto di arrivo? Ottenere il massimo, con il minimo sforzo, nel momento desiderato.

Notizie correlate
In evidenza