Lega-lizza la prostituzione l'estremista Salvini: il caso del consigliere regionale

Dal leghista toscano frasi gravi che offendono tutto il genere femminile con la proposta choc di rilanciare il turismo mettendo le donne in vetrina

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 settembre 2019 21:11
Lega-lizza la prostituzione l'estremista Salvini: il caso del consigliere regionale

Firenze, 21 settembre 2019- Ieri un consigliere regionale toscano omonimo del suo leader di partito ha proposto “donne in vetrina per rilanciare il turismo” come ricetta del rilancio turistico della cittadina di Montecatini Terme. Come talvolta accade, un leghista istituzionale, che si esprime in modo rozzo e violento. La reazione, anche all’interno del suo partito, è stata unanime. Il leghista toscano ha cercato di difendersi ricordando che le vetrine che lui propone sono cosa normale in Paesi come Olanda e Germania, ma ha sortito la sospensione dal suo partito. E pensare che il partito di Salvini, l'omonimo che è stato al governo, si è sempre dichiarato a favore della legalizzazione della prostituzione.

“Affermazioni gravi che non possono non suscitare indignazione in chiunque abbia un minimo di senso civico e dignità”. Questa la presa di posizione del Pd territoriale di Lucca in merito alla proposta del consigliere regionale della Lega Nord Toscana, Roberto Salvini “Sono dichiarazioni vergognose che offendono tutto il genere femminile, e rese ancora più gravi dal luogo in cui vengono pronunciate: una sede istituzionale come la Seconda Commissione Sviluppo economico, Cultura, Istruzione, Formazione del Consiglio regionale.

E’ incredibile come idee così retrograde e violente possano ancora sopravvivere nonostante anni di lotte per i diritti delle donne. Una visione della mercificazione del corpo femminile incompatibile con i principi della nostra democrazia, e che come tale va combattuta in modo deciso senza se e senza ma” spiega il membro della Segreteria, Lara Baldacci “C’è un livello al di sotto del quale è inammissibile scendere proprio in virtù della funzione che un rappresentante delle istituzioni è chiamato a svolgere e per il rispetto che si deve alle istituzioni in quanto tali.

Ci aspettiamo che la Lega prenda gli opportuni e immediati provvedimenti nei confronti del proprio consigliere, che non possono limitarsi alla semplice sospensione. Quanto accaduto nei giorni scorsi in Consiglio regionale deve servire come spunto per una riflessione più ampia volta ad archiviare definitivamente una stagione a trazione leghista che ha minacciato i diritti delle donne attraverso linguaggi sessisti e leggi liberticide come il decreto Pillon”.

Anche il sindaco Luca Salvetti, la Giunta e tutta l'Amministrazione Comunale di Livorno esprimono la loro indignazione per le parole espresse dal consigliere regionale leghista "Riteniamo che questo atteggiamento sia una vergogna e una mancanza di rispetto nei confronti delle donne e della società. Un atteggiamento ignobile che tenta di vanificare tutti gli sforzi che ogni giorno le famiglie, la scuola e la società civile sostengono per contrastare ogni forma di discriminazione. Un cattivo esempio per le nuove generazioni".

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