Lavoro: tra luglio e agosto recuperati 39 mila posti

Lavori di pubblica utilità: nel 2016 nuovo avviso per 600 posti. Saline di Volterra: intesa sui debiti con fornitori energia e accordo con un nuovo investitore. Ex Eaton: incontro in Regione il 22 dicembre. Siglata ipotesi di accordo per la Bekaert (ex Pirelli) di Figline. Coop Terra uomini ambiente: in Regione incontro per sostenere l'azienda

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 dicembre 2015 23:11
Lavoro: tra luglio e agosto recuperati 39 mila posti

FIRENZE- L'economia toscana si conferma in ripresa e vede crescere i suoi posti di lavoro. La dinamica positiva, già evidenziata a settembre, si rafforza con l'ultima rilevazione Istat appena pubblicata. Sono stati recuperati nuovi occupati e diminuiscono i disoccupati. I numeri, forniti dall'Istat ed elaborati dall'ufficio regionale di statistica che ha aggiornato le serie storiche toscane, pubblicati sul sito della Regione, raccontano infatti che nel terzo trimestre del 2015 (rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) c'è stato un saldo positivo di 39 nuove mila unità di lavoro contro le 30 mila registrate nei tre mesi precedenti: da 1 milione e 551 mila occupati che c'erano negli stessi mesi del 2014 si è passati a 1 milione e 590 mila.

Da luglio a settembre i posti di lavoro sono cresciuti in Toscana del 2,5 per cento. In tutta Italia ne sono stati recuperati la metà (+1,1%), contando complessivamente 247 mila nuove unità. Anche sull'andamento del tasso di disoccupazione si intravede un raggio di sole: arretra dello 0,5% rispetto al terzo trimestre del 2014 e si conferma stabile rispetto all'8,5 per cento che era stato segnato tra aprile e giugno. La media italiana è di due punti percentuali più alta (10,6%).

Partirà tra febbraio e marzo del 2016 il nuovo avviso pubblico per l'attuazione di iniziative finalizzate all'impiego temporaneo e straordinario in lavori di pubblica utilità. L'avviso sarà rivolto esclusivamente alle tre aree di crisi di Piombino, Livorno e Massa Carrara ed avrà l'obiettivo di raggiungere 600 lavoratori che hanno esaurito il periodo di copertura degli ammortizzatori e non hanno ancora trovato una nuova occupazione. Il nuovo bando potrebbe essere costruito sulla falsariga dell'avviso 2015 che ha visto ammessi 153 lavoratori: 77 nella provincia di Massa, 66 in quella di Livorno con Collesalvetti e Rosignano e 10 a Piombino e i comuni della Val di Cornia.

Tutti saranno impiegati in interventi per la valorizzazione del patrimonio ambientale, la tutela degli assetti idrogeologici, la bonifica, la tutela dei beni culturali etc. Dopo una prima esperienza sperimentale, come osserva il consigliere del presidente Rossi per il lavoro, Gianfranco Simoncini, si va verso un rafforzamento della misura, importante per sostenere il reddito dei lavoratori e al tempo stesso portare un contributo alla comunità. La sola differenza del nuovo bando rispetto al precedente è che stavolta il cofinanziamento regionale sarà fissato su 5.000 euro a lavoratore (per un impegno di 12 mesi; 20 h settimana e da riproporzionare in base alla durata effettiva ) e sarà prevista una contribuzione dei Comuni di almeno il 50% del costo complessivo del lavoro.

Le risorse regionali a disposizione saranno pari a 3 milioni di euro (dal Fondo sociale europeo). Il presidente Enrico Rossi nei giorni scorsi ha incontrato il ministro Poletti chiedendo l'intervento straordinario del Governo per le tre aree di crisi, sia le due Aree di Crisi Complessa, riconosciute con Decreti del Mise, di Piombino e di Livorno sia per Massa Carrara per la quale la Regione ha chiesto al Ministero il riconoscimento. Da questo punto di vista sono intercorsi colloqui anche nella giornata di ieri con il ministro che si è dimostrato molto interessato all'esperienza toscana tanto che nei prossimi giorni si è impegnato a dare una risposta formale in proposito.

E' stata raggiunta mercoledì notte, dopo quasi 12 ore di trattativa presso la sede regionale di Confindustria, un'ipotesi di accordo per la gestione degli esuberi annunciati dalla Bekaert, la multinazionale belga che ha rilevato la ex Pirelli di Figline e Incisa Valdarno. L'ipotesi siglata dall'azienda assistita da Confindustria Firenze e dalle organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm, prevede 6 milioni e mezzo di euro di investimenti per lo stabilimento valdarnese ed un piano industriale per il biennio 2016/2017 orientato alla salvaguardia ed allo sviluppo del sito produttivo. L'ipotesi prevede inoltre che la gestione dei problemi occupazionali sia affrontata senza che nessun lavoratore venga lasciato per strada, utilizzando tutte le possibili soluzioni utili a ridurre l'impatto sociale.

Perfezionato il piano di rientro sui debiti accumulati dalla Locatelli Saline di Volterra nei confronti di Enel ed Eni per un totale di 2 milioni circa. L'accordo che prevede anche il mantenimento delle forniture di energia elettrica e gas è stato raggiunto ieri sera nel corso di un incontro svoltosi in Regione. All'intesa manca ancora, per ragioni tecniche, solo la firma di Eni, che è attesa nei prossimi giorni. Nel corso dell'incontro è stato anche condiviso con Enel ed Eni l'accordo raggiunto il 10 dicembre tra la Locatelli e la società irlandese Sungai Limited sia per l'ingresso di quest'ultima nel capitale sociale (con una quota iniziale intorno al 25%) sia per un contributo a sostegno del piano di investimenti, con particolare riferimento all'installazione di nuovi sistemi di cogenerazione energetica. Il tavolo regionale ha quindi consentito di contemperare i vari interessi in gioco, a partire da una pre-intesa a luglio sul pagamento delle bollette energetiche correnti, per poi favorire varie azioni di mantenimento delle forniture e di rinnovo di alcuni contratti con gli stessi fornitori, rendendo di fatto percorribile il confronto della Locatelli con nuovi potenziali investitori privati, tra cui la Sungai Limited. In particolare, ieri sono state raggiunte due condizioni necessarie per la sopravvivenza ed il rilancio industriale delle saline di Volterra a tutela dei 40 lavoratori diretti e dell'indotto.

Il piano di rientro sui debiti per l'energia entro un massimo di due anni, a partire da gennaio 2016, favorito anche dal recente riconoscimento alla Locatelli del cosiddetto contributo per l'energivorità. La presenza di un nuovo investitore in grado di sostenere il piano di investimenti, ovvero un passo avanti decisivo per la continuità aziendale e per un rafforzamento sia finanziario che gestionale. In definitiva, l'intermediazione regionale presso il territorio di Volterra, attivata dal Presidente Rossi a seguito della vertenza della Smith Bits, ha reso possibile un'azione mirata anche per la Locatelli Saline di Volterra, così come permette di monitorare le realtà produttive dell'alta val di Cecina al fine di facilitare opportunità lavorative e future iniziative utili anche per gli ex-lavoratori della Smith Bits. Il lavoro congiunto con i Comuni dell'alta val di Cecina, i sindacati ed il Consiglio regionale, continuerà focalizzandosi sul coordinamento di eventuali autorizzazioni richieste dal piano di investimenti della Locatelli Saline di Volterra, e favorendo il coinvolgimento del sistema bancario ed altri soggetti in grado di contribuire al rilancio produttivo.

E' stato fissato per il prossimo 22 dicembre l'incontro tra il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e i sindacati regionali e locali, nonché con i sindaci, per una verifica dell'andamento del piano per la reindustrializzazione dell'area Ex Eaton e fare il punto sul percorso dell'accordo di programma relativo al riconoscimento dell'area di crisi di Massa e Carrara. Nonostante ieri non si sia potuto tenere un incontro programmato a Firenze, in seguito a sopraggiunti impegni istituzionali del presidente, prosegue insomma l'impegno e costante del governo regionale per la reindustrializzazione dell'area e, in questo contesto, per il reinserimento nel mondo del lavoro dei lavoratori dell'ex-Eaton. Riguardo a quest'ultimi – la cui situazione è stata già affrontata in un incontro di una decina di giorni fa – va ricordato che è un impegno che viene da lontano e che si è concretizzato in un sostegno che – grazie a mobilità in deroga a partire dal 2011 e poi, per tutto il 2015, all'indennità speciale prevista dal progetto regionale Welfare to work – è andata ben oltre il periodo di copertura previsto dalle normative nazionali. L'impegno della Regione riguarda anche la possibilità che si è aperta nuovamente sui lavori di pubblica utilità (vedi comunicato collegato). La Regione ha già finanziato con 5 milioni di euro la possibilità di interventi per la reindustrializzazione di Massa Carrara, risorse con cui tra l'altro è stata acquisita una parte dell'area exEaton sulla quale si è insediata Iglom.

Quest'ultima, anche in recenti incontro con le istituzioni, ha assicurato l'assunzione di 70 dipendenti.

La situazione di transitoria difficoltà che sta vivendo la Cooperativa Terra Uomini Ambiente (Tua) è stata al centro di un incontro che si è svolto mercoledì in Regione. Erano presenti il consigliere del presidente Enrico Rossi per il lavoro, Gianfranco Simoncini, il sindaco di Castelnuovo Garfagnana, Andrea Tagliasacchi, il presidente della Coop Tua e rappresentanti di Legacoop Toscana e dei sindacati dei lavoratori. Nel corso della riunione sono state valutate le possibili azioni a sostegno di questa importante realtà produttiva garfagnina, che ha maturato importanti competenze nella difesa del suolo e nelle opere di forestazione.

Si è preso atto che è possibile il ricorso agli ammortizzatori sociali che la Regione può mettere in campo per il settore "agricolo", oltre a quelli nazionali per quello edile, per affrontare l'attuale passaggio. Da parte di Simoncini sono stati anche illustrati i diversi strumenti di sostegno al reddito che la Regione può mettere in campo verso i lavoratori ed è stata manifestata piena disponibilità a supportare il confronto tra azienda e lavoratori per garantire il rilancio della cooperativa. La coop Tua impiega più di 200 lavoratori, tra edili e forestali, ed opera nelle province di Lucca, Livorno, Pisa e Pistoia nei settori della bioingegneria, della prevenzione idrogeologica, della sistemazione forestale.

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