Latte ovino: i bandi pubblicati dalla Regione con l'obiettivo del rilancio

Cia Toscana: "Ora prezzo torni al valore pre-Covid"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 agosto 2020 23:55
Latte ovino: i bandi pubblicati dalla Regione con l'obiettivo del rilancio

Prove di rilancio per il settore ovicaprino della Toscana. I bandi sull’intervento straordinario per il latte, pubblicati oggi, rappresentano un’iniziata positiva da parte della Regione Toscana e danno una risposta alle richieste avanzate da Cia e dagli allevatori.

Cia Agricoltori Italiani della Toscana commenta l’intervento che attua quanto disposto dalla Regione Toscana con la legge 28 del maggio di quest’anno e quanto previsto nell’ambito del Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19. Si tratta di un regime di aiuti, con un budget complessivo di 1,2 milioni di euro, a sostegno della filiera toscana del latte ovicaprino, che rientra nel regime quadro introdotto con il Decreto Rilancio.

E’ positivo – sottolinea Cia Toscana - l’intervento a capo per gli allevatori di ovicaprini da latte per un parziale ristorno sia dei maggiori costi sostenuti in questa emergenza causata dalla pandemia, sia per il calo dei prezzi del latte alla stalla.

Il primo bando prevede la concessione di una sovvenzione diretta per le aziende della Toscana che allevano ovicaprini da latte che hanno subìto danni legati sostanzialmente ad un incremento del costo delle materie prime per l’alimentazione animale: si tratta di una misura apprezzabile e condivisibile nell’ottica e con l’obiettivo di riportare stabilità nella filiera

Visto l’entità degli interventi per i trasformatori – aggiunge Cia Toscana –, e considerando anche l’entità di altre linee di intervento in itinere da parte della Regione Toscana, utilizzando risorse ad hoc del Psr, è necessario che i caseifici riportino il prezzo del latte alla stalla riconosciuto agli allevatori al valore pre Covid. In questo senso la Regione Toscana deve farsi parte attiva, monitorando i caseifici e convocare al più presto i sottoscrittori del protocollo, che comprende tutti gli attori della filiera, dalle associazioni agricole fino ai caseifici, che possono garantire insieme un futuro al latte ovino toscano.

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