La Toscana per il Kurdistan: corteo a Firenze per dire no alla guerra

Si prevede una massiccia partecipazione domani pomeriggio 19 ottobre. "Basta vendite di armi e affari con la Turchia, basta ipocrisie". Partenza alle 15 da piazza S. Maria Novella. Ha aderito anche il presidente regionale Rossi. SPC: "Le istituzioni scelgano di schierarsi anche a sostegno della resistenza kurda"

Redazione Nove da Firenze
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18 ottobre 2019 13:58
La Toscana per il Kurdistan: corteo a Firenze per dire no alla guerra

Grande corteo regionale pro Kurdistan domani sabato 19 ottobre a Firenze, con partenza alle ore 15 da piazza Santa Maria Novella. "In Piazza per dire No alla guerra, sosteniamo la Resistenza Kurda contro l’aggressione della Turchia", come sottolineato dall'Assemblea Toscana per il Kurdistan.

La manifestazione per le strade di Firenze, spiegano gli organizzatori, serve "per denunciare le complicità del nostro paese con la guerra turca; passeremo sotto le finestre di regione, Prefettura e Comune per dire con forza che non vogliamo affari di sangue con il regime turco, che le nostre istituzioni devono fare atti concreti per il sostegno del Movimento Kurdo guidato dal PKK ed il riconoscimento dell'esperienza del Rojava e della Siria del Nord. In tutto il mondo, in queste settimane, le comunità kurde chiamano alla mobilitazione contro la guerra, sostenute da milioni di compagni/e solidali.

Alla manifestazione parteciperanno numerosi politici ed amministratori toscani, tra cui il presidente della Regione Enrico Rossi come da lui annunciato nei giorni scorsi, oltre a collettivi, studenti, centri sociali, organizzazioni politiche e sociali, sindacati. La Cgil Toscana, ad esempio, aderisce alle mobilitazioni.

“La Regione Toscana e il Comune di Firenze si sono schierate contro la guerra illegittima scatenata da Erdogan ai danni della resistenza kurda. Come Sinistra Progetto Comune – spiegano i consiglieri Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – siamo impegnati perché le istituzioni scelgano di schierarsi anche a sostegno della resistenza kurda. Non basta infatti dirsi dispiaciuti per le vittime, occorre sostenere il confederalismo democratico, anche per quello che rappresenta, in termini di parità di genere, di rispetto dell'ambiente e di partecipazione della popolazione al governo degli enti locali.

Lunedì scorso il Consiglio comunale a maggioranza ha votato un'espressione importante di solidarietà per chi sta subendo l'offensiva dell'esercito turco, ma ci ha lasciato soli a votare le richieste di riconoscimento del PKK come organizzazione non terroristica e di condanna per la detenzione di Abdullah Öcalan. Crediamo sia una contraddizione da risolvere in modo positivo e insisteremo per questo. Nel frattempo è fondamentale impedire che il silenzio cada su quello che sta succedendo in Rojava, per cui saremo ovviamente presenti al corteo regionale di domani e lieti di sapere delle numerose adesioni che stanno arrivando.

Nel frattempo in Palazzo Vecchio – concludono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – proseguiremo la battaglia a sostegno della resistenza kurda e per il pieno sviluppo del confederalismo democratico, in un quadro di relazioni internazionali fra municipalità e enti locali”.

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