La sintesi come valore: un Festival a Lucca

Dal 19 al 23 marzo la quinta edizione di ‘brevità intelligenti’

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 febbraio 2020 10:10
La sintesi come valore: un Festival a Lucca

Firenze Non è solo un fatto di brevità, la sintesi, Riguarda anche il dovere di tutti di essere “chiari, trasparenti e semplici”, per dire cose “in spirito di verità e rispetto”. Benvenuti alla quinta edizione del Festival della Sintesi, la manifestazione è promossa dall’associazione Dillo in sintesi e dal 19 al 23 marzo 2020 terrà banco a Lucca e Capannori.

Presentata questa mattina nella sala Barile di palazzo del Pegaso, il festival ha il patrocinio del Miur (Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca) ed è ormai consacrato all’attenzione nazionale anche grazie alla carrellata di ospiti che lo frequentano. Come spiega il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani intervenuto a margine della presentazione, “la ricetta del Festival, sagace e al tempo stesso ricca di significato, voci e discipline, si inquadra perfettamente nella fisionomia di una città, Lucca, che da sempre ha nel suo dna creatività e imprenditorialità”.

E in effetti la rassegna spicca nella trama di festival di cui sono ricchi il Belpaese e anche la Toscana. Sul tavolo l’intuizione dell’ideatore e presidente dell’Associazione Dillo in sintesi , Alessandro Sesti, “un personaggio poliedrico – afferma il consigliere Stefano Baccelli – e per noi lucchesi soprattutto un vignettista. Nella vignetta c’è la sintesi e l’efficacia di un messaggio”. Di qui quella che Baccelli definisce “Un’idea davvero originale, se non addirittura geniale”. Il Festival è davvero multidisciplinare, perché si va dallo sport alla letteratura, dal cinema alla scienza, la musica, la religione. “Ma il denominatore comune è la sintesi, cosa diversa dagli slogan: è un’intelligenza breve ma con un approfondimento e una limatura”, chiude il consigliere.

“E’ il primo e unico l’unico festival in Italia dedicato a questo tema – spiega Sesti – il programma è vasto, gli incontri tantissimi”. Sesti ne ricorda due. Il primo è l’appuntamento di sabato 21 marzo - “un tentativo di sintesi tra scienza e fede” -, una conversazione tra l’arcivescovo di Lucca, Paolo Giulietti e Guido Tonelli, fisico del Cern, professore dell’Università di Pisa su “Genesi, ovvero della forza creativa della parola”. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con Unitre Coreglia Antelminelli, rappresentata in sala Barile dal presidente Guglielemo Donati . L’altro incontro segnalato è quello sul giornalismo – “Carta-web-tv: quale sintesi?”, e partecipano Agnese Pini, direttore de La Nazione; Piero Corsini, direttore di Rai5 e Francesco Piccinini, direttore Fanpage.it

Con il festival anche la terza edizione del Premio televisivo – “Teledico in sintesi” - che quest’anno andrà a Domenico Iannacone per il format “I dieci comandamenti”e a Vincenzo Mollica per la carriera.

In conferenza stampa sono intervenuti la critica letteraria, Daniela Marcheschi e il giornalista de ‘Il fatto quotidiano’ Nanni Delbecchi, componenti del comitato scientifico e della giuria del premio, e Stefano Ragghianti, assessore alla Cultura del Comune di Lucca. Il festival, che ha il sostegno della Città di Lucca e del Comune di Capannori, mostra “una formula vincente” per l’originalità con cui tratta i vari temi. Uno su tutti, come spiega Ragghianti: “l’attenzione che ancora dedica al linguaggio della tv generalista, che rimane fondamentale nell’informazione di tutti”.

In collegamento telefonico è intervenuto in conferenza stampa anche Giorgio Simonelli, professore di giornalismo radiofonico e televisivo e di Storia della radio e della televisione, presidente della Giuria del Premio.

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