La sepoltura di Eugenio Montale non corre più rischi

Il Comune di Firenze rassicura: "La tomba non si tocca, onorati che sia sepolto da noi"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 novembre 2019 14:47
La sepoltura di Eugenio Montale non corre più rischi

Si conclude con l'impegno della giunta comunale a trovare una soluzione alla concessione scaduta, la richiesta che i lettori di Nove da Firenze hanno rappresentato nel pomeriggio sabato 12 ottobre 2019 a San Felice a Ema, invitati dalla nostra redazione per testimoniare l’attenzione della città al destino del poeta. La nostra proposta è di realizzare un censimento delle tombe illustri nei cimiteri urbani.

C'era molta gente al Cimitero di S. Felice a Ema, appresa la notizia dal nostro giornale che concessione del loculo è scaduta da 8 anni. Sul nome del Premio Nobel affisso in bacheca, interviene l'assessore Vannucci: "Ci stiamo adoperando col sindaco e la giunta per trovare una soluzione per questa sepoltura importante". In ogni caso, il poeta riposerà sempre assieme alla moglie Drusilla. Domanda d'attualità della consigliera comunale Antonella Bundu (SPC).

Il premio Nobel per la letteratura è sepolto al cimitero di San Felice a Ema, al Galluzzo, dal 1981. Ma la concessione del loculo di famiglia è scaduta da otto anni e tecnicamente poteva essere sfrattata e di finire nell’ossario comunale. Nove da Firenze per evitare questo rischio ha invitato i lettori per testimoniare la vicinanza di Firenze, nel 123° anniversario della sua nascita (12 ottobre 1896).

Ieri anche la presidente dei Senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini aveva lanciato un appello al ministro Franceschini: se i resti del poeta degli Ossi di Seppia finissero nell'ossario comune "sarebbe un insulto alla memoria e a quello che Montale rappresenta per la cultura mondiale".

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