La riorganizzazione della sanità: gli assessori in visita a strutture e ospedali

Interrogazione da Fratelli d'Italia e Forza Italia: "Altro che internalizzazione, Estav si affida a un'agenzia interinale ed esclude i lavoratori Ugl". L'affondo del capogruppo Grassi sulla richiesta di cancellare la previsione di presidio sanitario nella palazzina residenziale a Santa Rosa: “Le ragioni? Per l'ingegnere dell'Asl svaluta la vendita”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 dicembre 2014 22:05
La riorganizzazione della sanità: gli assessori in visita a strutture e ospedali

FIRENZE– Da domani alcuni assessori visiteranno strutture e ospedali per fare auguri e portare qualche dono. Domani, giovedì 18 dicembre, in mattinata la vicepresidente Stefania Saccardi sarà alle 10 al reparto di neonatologia dell'Ospedale San Giovanni di Dio a Firenze e successivamente, alle 11.30, farà una visita all'Azienda pubblica di servizi alla persona Montedomini, sempre a Firenze. Venerdì 19 sarà la volta dell'assessore al bilancio e al personale Vittorio Bugli che alle 11.30 consegnerà alcuni regali presso il reparto di ostetricia e pediatria dell'Ospedale di Livorno e nel pomeriggio, alle 15.30, visiterà il Centro Poliedro, a Pontedera. Infine l'assessore al diritto alla salute, Luigi Marroni, che il 23 dicembre si recherà alle 15.30 al reparto pediatria e materna infantile dell'Ospedale delle Scotte a Siena."Rossi fa finta di internalizzare il lavoro per il servizio di Cup metropolitano, poi in realtà lo indebolisce affidando la gestione ad un'agenzia interinale.

Per di più servendosi della complicità della Cgil". Commentano così i consiglieri regionali di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli, Paolo Marcheschi e Marina Staccioli e di Forza Italia Stefano Mugnai, Nicola Nascosti e Tommaso Villa, che per fare chiarezza sul tema hanno presentato un'interrogazione. "Il 12 marzo scorso l'Estav centro ha lanciato il bando per la nuova gara per l'affidamento del servizio, che fino ad oggi era gestito dalla società Heureca Srl, con 84 lavoratori impiegati - commentano - salvo poi comunicarne il ritiro il 20 novembre.

Si è deciso di riportare il lavoro all'interno dell'azienda Estav? Niente affatto, perché i contratti si firmano con la società interinale Orienta Spa. In tutto questo, nonostante in Eureca abbia rappresentanza anche il sindacato Ugl, nella vertenza per gli 84 lavoratori l'Estav ha incontrato solo la Cgil, la quale ha invitato il personale di presentare le dimissioni da Heureca e ad inviare il curriculum ad Orienta. Una procedura da Far West, oltre che palesemente illegittima". "Non solo si è deciso di precarizzare il lavoro, ma lo si è fatto servendosi del sindacato 'amico' Cgil - concludono i consiglieri di Fratelli d'Italia e Forza Italia - chiediamo alla Regione di annullare le procedure adottate fino ad oggi e a riprogrammare l'affidamento del lavoro per un servizio così importante, rispettando i diritti dei lavoratori coinvolti".

E' durissimo il capogruppo di Firenze riparte a Sinistra con Sel, Fas e Prc Tommaso Grassi sulla richiesta di cancellazione, nel Regolamento Urbanistico, della previsione di presidio sanitario nella palazzina residenziale avanzata dall'ingegnere dell'Asl. "L'azienda sanitaria - afferma Grassi - assumendo questa posizione insensata sembra più uno speculatore che un ente pubblico".  Grassi riporta il testo dell'osservazione presentata davanti alla Commissione Urbanistica e depositata a luglio scorso al Regolamento Urbanistico del Comune che ad oggi non era stata resa nota all'opinione pubblica.

"L'Asl chiede - si legge - che il presidio socio sanitario all'interno del complesso di Lungarno Santa Rosa non debba essere mantenuto all'interno del complesso di nostra (Asl, ndr) proprietà al fine di facilitarne l'alienazione". "Il Comune - puntualizza il capogruppo di opposizione - si era già impegnato a trasformare in residenza l'immobile di Lungarno Santa Rosa. Una scelta da noi mai condivisa. Dopo una lunga battaglia era stata inserita come prescrizione una quota minima di 500 metri quadrati che sarebbero stati destinati al mantenimento di un seppur ridotto presidio socio-sanitario all'interno del complesso.

Adesso si propone di ritrovarlo in zona: è un problema davvero grande perché le motivazioni, in pura logica speculativa e 'di far cassa' ce le possiamo aspettare da qualche 'costruttore affamato di affari', non certo dalla Asl". "Nella Commissione - spiega ancora il capogruppo - abbiamo potuto ascoltare dall'ingegnere dell'Asl presente affermazioni che destano allarme. Così come una posizione preoccupante che evidenzia come si miri a fare cassa in ogni modo, da parte dell'Asl, per coprire e cancellare gli errori del passato.

Questo senza, però, evitare di farne di nuovi e di più gravi. E così, se l'ospedale di Torregalli non rispetta le norme anti-sismiche e ha una dispersione termica elevata a causa dei vetri spessi solo pochi millimetri - tutte parole del professionista dell'Asl - ci si dimentica che a Ponte a Niccheri, dietro l'apparente realizzazione di un nuovo pronto soccorso, necessario, si spendono 15 milioni per la nuova entrata dell'ospedale con tanto di attività commerciali, inutili e solo dispendiose". "Così come per l'area di San Salvi - incalza Grassi - dove il vero problema, sempre secondo l'esperto Asl, è il fatto che l'azienda sanitaria deve sostenere tutti i rimborsi per chi ha incidenti a causa della mancata manutenzione, e non che non ci sia manutenzione.

Altro problema secondo l'Asl? Che la Sovrintendenza non ha autorizzato l'abbattimento delle palazzine limitandone il valore e che quindi mancano i soldi che sarebbero derivati dalla vendita a qualche buon speculatore, e non che ci siano beni da recuperare e spazi da restituire alla collettività". "E' assurdo e tutto questo - conclude Grassi - vede solo una singola nota positiva dell'audizione dell'Asl dei giorni scorsi: il riconoscimento, anche se solo verbale, che l'operazione che ha visto l'Asl acquistare a un prezzo esagerato e sovrastimato la palazzina di via Ponte di Mezzo 27 è stato uno 'spreco di fondi' che poteva essere evitato.

Vogliamo intervenire in tempo o limitarci sempre ad accorgerci dopo degli errori fatti?

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