La Regione interverrà per prevenire e contrastare i culti abusanti

La Toscana contro le sette sataniche. Si chiede di colmare il vuoto normativo per monitorare il fenomeno con un osservatorio nazionale e di implementare il numero verde regionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 maggio 2019 22:10
La Regione interverrà per prevenire e contrastare i culti abusanti

Il contrasto alle organizzazioni che esercitano culti abusanti è al centro della mozione approvata dal Consiglio regionale. L’atto impegna la Giunta ad attivarsi presso Governo e Parlamento per colmare il vuoto normativo anche attraverso l’istituzione di un osservatorio nazionale permanente per monitorare dati sul fenomeno, ma anche fornire un’adeguata informazione ai cittadini.

Il testo, firmato da Tommaso Fattori, Paolo Sarti e Francesco Gazzetti chiede anche di valutare eventuali iniziative da mettere in campo da parte della Regione, di concerto con forze dell’ordine, commissione toscana bioetica e soggetti che a vario titolo possono essere coinvolti. La Giunta è infine chiamata ad implementare il numero verde regionale istituito presso l’assessorato al diritto alla salute, perché possa fornire aiuto e assistenza alle vittime.

In sede di discussione e dichiarazione di voto, Fattori ha precisato che non ci sono intenzioni di censura verso organizzazioni o soggetti ma piuttosto la volontà di contrastare un fenomeno in crescita significativa che colpisce persone fragili e vulnerabili. Il vuoto normativo è stato richiamato da Gazzetti che ha parlato della necessità di mantenere alta l’attenzione e di dare segnali concreti.

Per Marco Casucci il Governo nazionale deve essere più consapevole degli effetti di organizzazioni che esercitano tali dinamiche, mentre per Andrea Quartini il fenomeno merita un’attenzione alta, considerato anche che la Toscana ha già conosciuto il ‘sistema setta’ con il Forteto e ha dato una risposta forte.

Il testo, firmato dai consiglieri di Sì Toscana a Sinistra Tommaso Fattori e Paolo Sarti e da Francesco Gazzetti (PD) chiede anche di valutare iniziative da mettere in campo da parte della Regione, di concerto con forze dell’ordine, commissione toscana bioetica ed esperti. “Potrebbe essere sperimentato anche un osservatorio su scala regionale, se gli assessori riterranno di ascoltarci e percorrere questa strada”, precisa in proposito il capogruppo Fattori. Si prevedono azioni nei confronti di organizzazioni abusanti che risultino iscritte negli albi regionali del terzo settore. La Giunta è infine chiamata ad implementare il numero verde regionale istituito presso l’assessorato al diritto alla salute, perché possa fornire aiuto e assistenza alle vittime.

“Il fenomeno dei culti abusanti, spesso impropriamente definiti sette, è in significativa crescita, anche grazie al reclutamento degli adepti sul web, sopratutto minori”, esordisce il capogruppo di Sì Toscana a Sinistra nel presentare la mozione in aula. “Sono arrivato a porre attenzione al fenomeno dopo essere venuto a conoscenza di alcuni suicidi di adolescenti, nell’area del senese, che le indagini hanno poi messo in relazione a così dette sette sataniche. Vi è una preoccupante sottovalutazione di quel che sta accadendo”, continua Fattori.

“Per culti abusanti intendiamo quei gruppi nei quali si instaurano dinamiche di abuso psicologico e fisico e dinamiche di natura criminogena. Non vi è insomma alcuna intenzione di censura del messaggio proposto - sottolinea Fattori - la libertà di qualsiasi culto, anche quello apparentemente più folle, non è in discussione, ma è necessario contrastare con ogni mezzo abusi e manipolazioni psichiche di cui sono vittima solitamente i più giovani o persone fragili e psicologicamente vulnerabili.

La manipolazione psicologica è volta ad ottenere dagli adepti, che vengono solitamente separati dai propri nuclei familiari e dalla propria cerchia sociale, favori materiali o sessuali. Spesso si tratta di vere e proprie truffe e raggiri economici”, continua Fattori. “Dobbiamo avere un quadro conoscitivo del fenomeno che sia aggiornato, sia a livello regionale che nazionale, e definire strumenti di prevenzione e contrasto efficaci, favorendo una migliore sinergia fra tutti i diversi attori impegnati, dagli esperti fino alle forze dell’ordine.

Così come è necessario offrire aiuto psicologico alle vittime mentre stanno cercando di uscire dal gruppo o quando ne siano uscite e abbiano bisogno di sostegno. La Regione -conclude Fattori- può e deve svolgere un ruolo fondamentale in tutto questo, il voto unanime del Consiglio è un messaggio di solidarietà alle vittime e ai loro familiari e una dichiarazione di guerra verso i gruppi in cui si perpetrano abusi fisici e psicologici.”

In evidenza