La Fisica delle Buche: i fiorentini a scuola da Piero Angela

Piero Angela "Per costruire delle strade capaci di durare nel tempo, occorrevano delle buone fondazioni"

Antonio
Antonio Lenoci
20 marzo 2018 16:03

Un nostro recente articolo sulle buche ha suscitato diverse reazioni su Facebook, il Social Network che fortunatamente non offre solo esperienze negative.  A causa dei continui scossoni e della sollecitazione quotidiana agli ammortizzatori, il tema delle buche resta dibattuto nel capoluogo toscano tra automobilisti, scooteristi ed anche passeggeri dei mezzi pubblici soggetti allo smottamento del manto stradale.

Alcuni lettori ravvisano una eccessiva precarietà nelle toppe, in taluni casi gli avvallamenti sul catrame nuovo risulterebbero fastidiosi e lo sfarinamento dello stesso catrame risulterebbe persino più pericoloso creando l'effetto "ghiaino" sulla strada. L'Amministrazione ha incassato numerose critiche negli ultimi giorni ed ha predisposto l'ennesimo piano straordinario per la manutenzione con svariati milioni di euro. Secondo la Direzione Mobilità, l'emergenza arriva all'indomani di un periodo nero per l'asfalto urbano tra piogge prolungate, neve, ghiaccio e spargimento di sale.

Secondo i lettori l'emergenza è all'ordine del giorno da anni. Conviene di più investire tanto nella realizzazione di una strada con buone fondamenta e dalla manutenzione contenuta, oppure creare strade in economia che richiedono però interventi continui? Tenete a mente questa domanda. Sulla Pagina Facebook di Nove da Firenze Emiliano commenta "Che nel 2018 non esista un asfalto in grado di reggere pioggia, neve, freddo e sale mi sembra fantascienza... ma nel nord Europa come fanno?".

Luca è perplesso sull'aspetto gestionale "I “rattoppi” all'estero sono fatti dal Comune, dagli operai del Comune e non da partecipate che subappaltano". "Sembra che fanno l'asfalto con il Pongo" scrive Teresa.  Antonella invece segnala "In via Jacopo Da Diacceto passare in moto è pericoloso per il bitume sparso che pare ghiaino".Daniela mette in evidenza come l'argomento sia stato trattato in una puntata di SuperQuark di Rai Uno "Alberto Angela spiegava che sia l'asfalto che il substrato sono elementi "fluidi", quindi dopo un po' di tempo - che dipende dalla qualità del materiale usato - la loro presa rallenta la propria coesione, e si formano le buche".

Abbiamo ritrovato il video (Video Rai Tv) in cui il divulgatore scientifico Piero Angela, padre di Alberto, spiega come si formano le buche nell'asfalto e mostra le moderne tecniche di costruzione delle strade. La scelta dei conglomerati è decisiva, così come decisivo risulta il carico che grava sulle singole strade e che dovrebbe considerare il fattore del peso dei mezzi che lo percorreranno.

Ve lo riproponiamo per suscitare nuove riflessioni.

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