La Fiorentina perde col Milan

Mediocre prova della squadra. Lentezza e imprecisione. Bene Ambrosini e Gonzalo. Delude Matri. I commenti dei protagonisti dopo la sconfitta

Alessandro
Alessandro Lazzeri
27 marzo 2014 14:12
La Fiorentina perde col Milan

La Fiorentina doveva, dopo la vittoria di Napoli, continuare la difficile ma non impossibile corsa Champions ma è incappata in una delle peggior partite della stagione contro un Milan tecnicamente modesto. Non sono mancate le occasioni e sono state fallite. E' mancato, comunque, il gioco. I Viola sono apparsi lenti e sprecisi, facendo risaltare la grinta di un Milan che, trovato il vantaggio, su punizione, l’ha gestito il senza grandi pericoli, e ha raddoppiato nella ripresa. Si potrebbe sottolineare che i Viola sono stati sfortunati. Ma non si può negare la delusione del numeroso pubblico accorso al Franchi nel vedere il non gioco dei ragazzi di Montella, reduci dalla partita, quasi perfetta del San Paolo. La squadra ha non poche attenuanti quali i numerosi infortuni, che hanno reso la rosa della Fiorentina, forse non adeguata agli impegni su tre fronti. Tante sono state le partite, troppi gli infortuni. Ma adesso Fiorentina?

La sensazione palpabile di una squadra svuotata coglie anche il tifoso più ottimista. L'evidenza di una brillantezza, per così dire, evaporata, preoccupa per il futuro. La stagione non è finita. C'è l'obiettivo Coppa Italia. C'è anche da difendere il quarto posto, e occorre una squadra ben diversa, da quella vista col Milan, per confermarsi in questa posizione.

Il bilancio a questo punto non è straordinario. Dopo il nuovo infortunio di Gomez, avremmo bisogno di un Matri diverso. L'ex attaccante di Juventus e Milan doveva essere la pedina giusta.

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Purtroppo la sua presenza non ha inciso. Adesso forse sarebbe il momento di dare fiducia a Matos e a Wolski. Ma queste sono scelte di Montella che, ci auguriamo, troverà la soluzione più adeguata per ripartire. A cominciare dalla prossima trasferta di Genova.

Nel dopo gara Montella ha dichiarato: “Stanchi? Non abbiamo disputato un grandissima partita, è stata decisa da episodi, sul pareggio e sullo 0-1 abbiamo potuto pareggiarla, ma poi due calci piazzati hanno deciso la gara.La squadra è un po’ stanca, anche a livello nervoso, si è visto, dobbiamo lavorare su questo. Non abbiamo fatto una buona gara, ma con un pizzico di fortuna in più potevamo aggiustarla.Obiettivi che cambiano? Alcuni avrebbero bisogno di staccare un po’, di risposare, soprattutto mentalmente.

L’obiettivo è di consolidare il 4° posto, prepareremo al meglio la finale. Il Napoli è lontano dieci punti, abbiamo perso diverse gare in questa parte di stagione. Quando gli altri ci aspettano, facciamo anche più fatica, siamo meno veloci. Siamo un po’ stanchi, tante gare di fila in pochi giorni. Matri? Roncaglia? Nessuno si tira indietro, gli errori individuali ci sono sempre, quando accadono errori del genere, il responsabile è sempre l’allenatore. Aquilani? Aveva giocato sempre, doveva riposarsi per forza.

Ho scelto per questo motivo di lasciarlo fuori. Quando fai delle scelte , poi dopo è facile pensare a cosa avrei dovuto fare, non ha senso. Rifarei tutto. Un cambio è stato obbligato, e siamo stati condizionati, quindi, poco di cui parlare. Dopo il primo tempo forse dovevamo cambiare diversi giocatori. Milan? Non mi pare abbia prevalso molto durante la gara, siamo abituati a vedere una squadra diversa. De Jong su Borja? De Jong ha marcato bene, ma non è stata certo la chiave che ha deciso la gara"

E' intervenuto anche Borja Valero: “Dobbiamo parlare anche tra di noi, per andare a giocare con la Samp e con voglia di rifarci e vincere. Sappiamo che c’è ancora un mese e mezzo di campionato, guardare avanti, ma ci sono ancora piccole chance di arrivare al terzo posto. Dobbiamo provarci, guardare a chi ci precede in classifica. E’ difficile prendere il Napoli, ma dobbiamo provarci. A Genova dobbiamo andare a vincere, e non solo a Genova”

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