"Io mi libro" di Alessandro Pagani

Nella tradizione dei maestri dell'umorismo il libro è una raccolta di frasi e dialoghi umoristici che attraverso giochi di parole, doppi sensi e freddure, prende in giro luoghi comuni e i lati più grotteschi della nostra quotidianità.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 marzo 2018 13:37

Rifacendosi a maestri dell'umorismo quali Marcello Marchesi, Achille Campanile e Giovannino Guareschi, "Io mi libro" è una ginnastica per la mente e un'esplorazione del linguaggio italiano in un caleidoscopio di lettere che si scambiano e si combinano come in un grattacapo enigmistico, oltre un piacevole riflettersi - dentro una prospettiva meno cupa - all'interno di un compendio ricco di significati allegorici. Un modo diverso per stemperare con ironia l'eccessiva serietà con cui l'uomo ha vincolato la propria esistenza, a dispetto del lato più brillante, goliardico e virtuoso, che ognuno di noi porta dentro.

Ogni nostra azione, atteggiamento o consuetudine si presta a diverse sfaccettature emblematiche. Nel contesto di quest'opera, Alessandro Pagani ha cercato di immaginare diverse situazioni bizzarre che possono scaturire durante i nostri piccoli e grandi avvenimenti quotidiani nel corso del lavoro, nel tempo libero, tra le notizie di cronaca e attualità, e più in generale nel corso di ogni situazione paradossale che ognuno di noi, spesso a propria insaputa, può improvvisamente trovarsi ad affrontare: momenti generati dal teatro dell'assurdo, da presunte coincidenze derivate dall'ambiguità di una parola, dal fraintendimento di una frase, o dalla verve 'tragicomica' e inconsapevole dei protagonisti.

A chiusura del libro le classifiche personali dell'autore e un breve racconto dedicato al sogno dal titolo "Breve racconto onirico".

Alessandro Pagani, ”Io mi libro”. Editore: 96, Rue De La Fontaine, Torino

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