Intitolato al partigiano ‘Potente’ il giardino del circolo Rondinella del Torrino

Grassi, Verdi e Trombi (Frs): “L'11 agosto a Firenze è la giornata di Liberazione. Non si celebri più chi difendeva il regime e il fascismo”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 agosto 2017 19:01
Intitolato al partigiano ‘Potente’ il giardino del circolo Rondinella del Torrino

È stato intitolato al partigiano Aligi Barducci, nome di battaglia ‘Potente’, il giardino del circolo Rondinella del Torrino sul lungarno Soderini. Alla cerimonia, alla presenza del Golfalone, hanno partecipato l’assessore alla Toponomastica Andrea Vannucci, il presidente della commissione cultura del Quartiere 1 Mirko Rufilli, i rappresentanti dell'Anpi e del Circolo Rondinella del Torrino. “Un modo per ricordare un grande partigiano e il suo contributo decisivo nella liberazione di Firenze”, ha detto l’assessore Vannucci. Aligi Barducci (Firenze, 10.5.1913 – 8.8.1944), nome di battaglia ‘Potente’, è medaglia d’oro al valor militare.

“Gli organizzatori la definiscono una 'tradizione' che si rinnova ogni anno, noi invece la definiamo l'annuale offesa all'anniversario della Liberazione di Firenze e alla storia della Resistenza. L'11 agosto a Firenze è la giornata di Liberazione. Non si celebri più di chi difendeva il regime e il fascismo: a pochi giorni dalla celebrazione non una parola di condanna da parte dell'amministrazione comunale che ogni anno risulta imbarazzata, ma non ha mai avuto il coraggio di esprimere un diniego ad una manifestazione che avviene nel cimitero comunale di Trespiano.

Ci pare fin troppo chiaro - aggiungono i consiglieri di Firenze riparte a sinistra Grassi, Trombi e Verdi - come se davvero si volesse intervenire, sarebbe necessario ben altro intervento politico e così vietare che ogni anno si possa perpetrare questo oltraggio alla memoria di chi, anche col proprio sacrificio, ha reso la città di Firenze, medaglia d’oro della Resistenza”. “Una manifestazione, si legge su Facebook, organizzata da Casaggì e da altre sigle della destra, i quali molto probabilmente iniziano anche loro a vergognarsi della celebrazione che organizzano perché se è scomparso rispetto a qualche anno fa sia il richiamo ai franchi tiratori che dai tetti sparavano a chiunque uscisse per strada, che quello a 'quei ragazzi che nell'estate del 1944 opposero una fiera resistenza, nelle strade e dai tetti della città, all'invasore anglo-americano'.

Per quel che ci riguarda però la sostanza cambia davvero poco e il richiamo alle precedenti manifestazioni è così esplicito da non lasciare alcun dubbio che dietro al richiamo del 'sacrificio di chi donò la propria vita per riscattare l'onore della Patria e tenere fede al proprio giuramento di soldato' ci sono quegli stessi franchi tiratori celebrati che in nome di una feroce dittatura, sparava dai tetti su chi passava per strada, vigliaccamente nascosto dietro al mirino di un'arma; nel giorno in cui la Città dopo 73 anni celebra coloro che parteciparono alla Liberazione di Firenze dal nazifascismo”. “Noi non possiamo che augurarci, come ormai facciamo da anni, che l'amministrazione dichiari illegale e vieti l'11 agosto a Trespiano dei fascisti, una manifestazione contro la nostra storia, contro i principi della nostra Costituzione e un oltraggio alla memoria.

E' un'offesa non solo nei confronti di chi ha partecipato alla Resistenza a Firenze ma anche di tutte e tutti coloro che sono caduti per mano degli stessi componenti delle bande fasciste, franchi tiratori compresi, che affiancarono le SS rendendosi responsabili di stragi feroci e violente quanto inumane, con centinaia di vittime civili fra cui tantissime donne e bambini. L'11 agosto - concludono Grassi, Trombi e Verdi - per noi è e rimarrà la data della Liberazione di Firenze dall'oppressione nazi-fascista, e mai in nessuna giornata, ma tanto meno in questo giorno, c'è spazio per manifestazioni di senso opposto: per questo saremo presenti la mattina di venerdì alle celebrazioni della Liberazione di Firenze”.

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