Internet: denunciati 20 minorenni per pedopornografia

Operazione della polizia postale di Firenze nel darknet, dopo la denuncia di una madre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 luglio 2020 13:58
Internet: denunciati 20 minorenni per pedopornografia

Sulla chat si scambiavano immagini e video hard, anche con bimbi, nonché immagini raccapriccianti di suicidi e mutilazioni. La Polizia postale di Firenze ha scoperto questa chat “dell’orrore” e ha denunciato 20 minorenni, tra i 13 e i 17 anni, accusati di detenzione, divulgazione, cessione di materiale pedopornografico e istigazione a delinquere aggravata.

L’operazione di oggi, denominata “Dangerous images”, è nata dalla denuncia a Lucca di una madre che aveva scoperto sul cellulare del figlio 15enne filmati hard anche con bimbi. Dall'analisi del telefonino è emerso un gran numero di filmati e immagini pedopornografiche, anche sotto forma di stickers, scambiate e cedute dal giovane, rivelatosi poi l´organizzatore e il promotore dell´attività insieme ad altri minori, attraverso Whatsapp, Telegram e altre applicazioni di messaggistica istantanea e social network. Sul telefono del ragazzo erano inoltre presenti numerosi file "gore" (dall´inglese "incornare"), la nuova frontiera della divulgazione illegale, provenienti dal dark web raffiguranti suicidi, mutilazioni, squartamenti e decapitazioni di persone, in qualche caso di animali. Dopo oltre cinque mesi d´indagini i poliziotti hanno identificato i 20 minorenni per i quali è scattata la denuncia.

Le perquisizioni, eseguite dalla Polizia postale e delle comunicazioni e coordinate dal Centro nazionale contrasto alla pedopornografia online, hanno riguardato minori nelle città di Lucca, Pisa, Cesena, Ferrara, Reggio Emilia, Ancona, Napoli, Milano, Pavia, Varese, Lecce, Roma, Potenza e Vicenza. Il più "anziano" del gruppo ha compiuto da poco 17 anni, il più giovane ne ha 13. A far parte delle chat anche sette adolescenti, tutti 13 enni. Sono stati sequestrati decine di telefonini e computer.

Sono tutt’ora in corso, da parte degli agenti della Polizia postale, analisi di tutti i supporti sequestrati allo scopo di acquisire le prove informatiche e verificare il coinvolgimento di altre persone, nonché l´ambito di diffusione del fenomeno.

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