​Internet a Firenze: da idea a lavoro, vecchie e nuove competenze

Si chiama Andrea Cardelli ed è tra gli imprenditori illuminati di quella Firenze elettrizzata dalla nascita di una rete destinata a far dialogare computer distanti

Antonio
Antonio Lenoci
28 aprile 2016 14:20
​Internet a Firenze: da idea a lavoro, vecchie e nuove competenze

Nove da Firenze, il Quotidiano online che state leggendo, animato dalla motivazione di mettere in sinergia e condividere tre parole fondamentali "Eventi, Fatti, Opinioni" fin dai suoi primi anni di vita trova in Aperion un valido supporto tecnologico.Aperion è un progetto di Andrea Cardelli, a colui che Nicola Novelli, Direttore di Nove da Firenze da sempre definisce "Mecenate" abbiamo chiesto di raccontare come è nata l'imprenditoria digitale e come Internet sia entrata a far parte delle aziende.Nell'86 avviene il primo collegamento Pisa-Usa via Internet, in quegli anni Cardelli di cosa si occupa? "Ricordo che avevo un Apple II GS con il quale mi collegavo a Roma ed alle banche dati allora raggiungibili.

Con un processore Intel 80286 conobbi ITAPAC. All'inizio l'attività avveniva tramite Bulletin Board System ed era lo scambio di messaggi brevi e la ricerca dei programmi da scaricare: individuato un nickname di riferimento si inviava la richiesta affinché nello spazio di collegamento, preferibilmente notturno, avvenisse poi il download. Collegarsi al servizio Telecom aveva costi esorbitanti, in più dovevi abbonarti alla banca dati di interesse, ad esempio articoli di giornale o rendiconti import-export".La prima idea imprenditoriale? "Dopo aver esplorato le banche dati a disposizione, all'inizio degli anni '90, sulla scia di quanto stava accadendo in America, ho sviluppato un progetto: mi proponevo come motore di ricerca, una sorta di intermediario delle informazioni".

Un Google umano? "Google per interposta persona. Mi proponevo alle aziende per effettuare a loro conto le ricerche di mercato per valutare ad esempio il rischio nel commerciare con alcuni paesi e la solidità di altri, quali prodotti erano maggiormente richiesti e quali esportati, tra i miei esempi c'era anche la produzione e vendita di marmellata.. In pratica il prodotto che vendevo erano le informazioni, ricercate e selezionate per tipologia aziendale".L'anno successivo Cardelli parte per gli Stati Uniti dove resta 12 mesi durante i quali fa esperienza sulla rete internet che mette in contatto le maggiori Università degli States.Nel '95 nasce la prima impresa. "Con Arca.Net, la cui mission è ottenere un rimborso spese forfettario per creare una vetrina virtuale, presentare un prodotto e guadagnare sulla vendita dello stesso".

Cardelli, sta parlando dell'e-commerce? "Esatto. Avevamo un server con una connessione Telecom a 64k sul quale c'erano siti di promozione con fotografie e schede dei prodotti, tutto molto rudimentale, ma avevamo intuito l'importanza di fotografare il prodotto e descriverlo sinteticamente. Ci fu un grande interesse da parte dell'artigianato di qualità che puntava al mercato estero.. anche perché in Italia non c'erano ancora clienti tanto che le schede erano in inglese.

Farsi trovare era facile, bastava avere un sito con foto per risultare su Yahoo o Alta Vista. Il primo prodotto venduto è stata la riproduzione di una saliera disegnata da Benvenuto Cellini per 6 milioni di lire pagati con Bonifico dalla California".Ma il Bonifico poteva funzionare? "E infatti non ha funzionato.. non c'era abbastanza fiducia nelle transazioni. Eravamo troppo avanti e senza moneta elettronica ci siamo arenati, limitandoci a proporre servizi internet a pagamento come la creazione di siti, gestione mail e tutto ciò che potevamo produrre in casa".Altri tentativi? "Nel '97 abbiamo aperto, forse tra i primi, un sito dal quale era possibile scaricare racconti erotici a pagamento, ricordo che avevamo contattato anche un regista fiorentino di film amatoriali dal quale attingere fotogrammi perché la connessione non permetteva di trasferire video.

Il risultato è stato uno straordinario numero di accessi, un traffico pazzesco che andava a gonfiare il nostro conto in una Banca americana che però non ci ha mai trasferito i soldi.. Risultato: una bolletta da 64 milioni per la connessione, la Banda interamente occupata dai visitatori del sito e non incassavamo nulla. Abbiamo chiuso".Nel 2010 l'Italia si dota di una struttura base per la vendita a distanza, la prima è stata Banca Sella a dotarsi della moneta elettronica ed anche la logistica è migliorata, Cardelli torna così leader, a distanza di 15 anni, del commercio online ed oggi con Aperion vende servizi internet alle aziende ed è anche Editore di progetti specifici per la rete.Chi lavora oggi in Aperion? "L'età media è molto bassa.

Esistono nuove figure professionali: ci sono i tecnici informatici ed ingegneri che sul mercato trovano sempre lavoro, ma ci sono anche esperti di design, comunicazione e marketing che si formano giornalmente e poi ci sono i tecnici statistici o scienziati dei dati oggi molto ricercati sul mercato per gestire l'enorme quantità di dati offerti dalla rete".Come si formano le nuove competenze digitali? "I tecnici possono ancora contare su un percorso scolastico, io ho la fortuna di aver accolto nel team dei veri talenti con la luce negli occhi ed il fuoco sacro della passione..

in questo lavoro se un tecnico non ha desiderio di aggiornarsi continuamente rischia di essere vittima di una selezione naturale spietata. Non puoi vivere di internet pensando di farti bastare alcune nozioni".E le altre figure? "Per il design, la comunicazione ed il marketing non esiste una preparazione scolastica, purtroppo dal sistema didattico attuale, basata su piani di studio che al secondo semestre sono già vecchi, escono elementi totalmente impreparati.

Solo la formazione in azienda, possibilmente tra i 6 ed i 12 mesi perché 3 sono inutili, può creare l'esperto digitale capace di mettere in relazione il design web con la comunicazione e la comunicazione con il marketing. Chi si forma seguendo un progetto all'interno dell'azienda, sviluppa software esegue test e produce meritandosi uno stipendio adeguato finanziato dall'impresa stessa. Servirebbero più stagisti intercettati durante il percorso di studi e non al termine, da crescere in azienda perché sono loro la forza lavoro del futuro".Parole d'ordine verso il 2020 Banda Ultra Larga e Competenze digitali? "Aggiungo Curiosità e Aggiornamento, perché sono fondamentali".

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