"Insieme contro il razzismo": 2.000 le adesioni

Alla manifestazione di domani pomeriggio. Angelo Bassi (Capogruppo PD): “Non accettiamo lezioni da chi fomenta solamente odio”. Le porte di San Miniato dorate con le coperte dei migranti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 giugno 2018 23:55

FIRENZE – A 24 ore dalla manifestazione "Insieme contro il razzismo", lanciata con un appello firmato dal sindaco di Firenze Dario Nardella e dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, stanno continuando ad arrivare adesioni che, al momento, sono oltre 2000. Sono cento i sindaci che hanno sottoscritto l'appello - tra loro anche il primo cittadino di Riace Mimmo Lucano, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato Matteo Biffoni - e poi parlamentari, sindacalisti, politici, esponenti dell'associazionismo e del mondo della cultura, ma soprattutto tanti, tantissimi privati cittadini. Per chi non può partecipare ci sarà comunque la possiilità di seguire la manifestazione grazie alla diretta Twitter (#insiemecontroilrazzismo #noalrazzismo) agli altri social di Toscana Notizie, alla diretta di Controradio (FM 93.6 o 98.9), sulla pagina Facebook di Controradio Firenze e sul sito www.controradio.itLe adesioni sono ancora aperte: si può sottoscrivere l'appello per la manifestazione che si svolgerà domani alle 18, in piazza Ognissanti a Firenze, inviando una mail all'indirizzo insiemecontroilrazzismo@gmail.com

“Non accettiamo lezioni da chi fomenta solamente odio. Questa amministrazione ha lavorato, seriamente, sui campi nomadi”. Il Capogruppo del Partito Democratico Angelo Bassi replica a Forza Italia che ha organizzato una manifestazione contro i campi nomadi. “Vogliamo ricordare che il Comune di Firenze ha già chiuso il campo dell’Olmatello, ha dimezzato il Poderaccio e ne sta accelerando la chiusura. I politici di Forza Italia alimentano solo paure tra i cittadini per ottenere qualche voto in più. Non lavorano per la città. Mercoledì – conclude il capogruppo PD Angelo Bassi – la Firenze che è impegnata da anni a risolvere le questioni che stanno a cuore agli esponenti del centrodestra si riunirà per una manifestazione che è contro tutte le forme di razzismo, perché non è con l’odio seminato da alcune forze che si risolvono i problemi di integrazione, ma con la legalità. E sulla legalità non esistono questioni di razze o etnie. La legalità riguarda tutti”.

Le porte dell’Abbazia di San Miniato al Monte saranno avvolte nelle coperte termiche dorate con cui vengono accolti i migranti, quando scendono dai barconi stremati dal viaggio della speranza verso i paesi europei. L’installazione “Eldorato – Nascita di una nazione”, attesa giovedì 28 giugno alle 19, è stata ideata dall’artista fiorentino Giovanni De Gara per dare “un segno forte di accoglienza e promuovere una riflessione profonda sulle migrazioni, sulle terre promesse e brutalmente negate, sull’aspirazione ad un mondo diverso, costruito oltre l’idea di confine e capace di essere nuovamente umano”. Dalle porte di San Miniato l’installazione parte per un lungo viaggio che da Firenze proseguirà verso sud, fino a Lampedusa, per poi risalire a Roma, nella speranza di rivestire di questo provvidenziale oro le porte di San Pietro. Il progetto “Eldorato - Nascita di una nazione” sarà presentata da padre Bernardo, insieme a don Andrea Bigalli, allo scienziato Stefano Mancuso e allo storico dell’arte Tomaso Montanari: Ospitiamo volentieri un’opera che -in piena sintonia con il quotidiano magistero di Papa Francesco- vuole ricordarci che oggi più che mai è imprescindibile dare attenzione ai lontani, agli ultimi.” Commenta padre Bernardo, abate di San Miniato al Monte.

Non si tratta di un buonismo generico ma di un contributo per una riflessione alta ed evangelicamente ispirata circa una ritrovata considerazione per l’avventura di ogni vicenda umana, soprattutto quella di chi come l'antico Israele e la stessa Santa Famiglia di Nazareth ha sperimentato la condizione dell'esule. Un appello che sentiamo in linea con la grande tradizione lapiriana di questa città e soprattutto di questo luogo che il Sindaco Santo chiamata una "terrazza protesa verso tutte le Nazioni”.

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