​Infezioni a Careggi, dalla monodose al porzionamento dei farmaci

Mugnai (FI) «Caso grave e pericoloso: perché non si è attivato subito il rischio clinico?»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 ottobre 2015 14:44
​Infezioni a Careggi, dalla monodose al porzionamento dei farmaci

«Alla luce dei fatti, si considera ancora appropriata la scelta di porzionare il farmaco, fase delicata, anziché acquistare a maggior costo confezioni monodose? Sono state adottate tutte le cautele per scongiurare il rischio infettivo?» Sono in sostanza questi, i quesiti che il Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai (capogruppo FI) rivolge alla giunta regionale per fare chiarezza sui cinque casi di infezione verificatisi il 18 settembre scorso all’oculistica di Careggi dopo la somministrazione per via iniettiva di un farmaco per la maculopatia.

Nella sua interrogazione, Mugnai ricostruisce i fatti soffermandosi sull’iter con cui si sono condotti gli accertamenti susseguenti: «Il caso è stato pericolosissimo, ed ha esposto dei pazienti alla possibilità di perdere la vista. Malgrado ciò, la direzione generale di Careggi ha scelto di condurre audit a livello solo interno, senza coinvolgere il gruppo regionale sul rischio clinico come si dovrebbe fare in questi casi. Se la vicenda non fosse emersa dai giornali – commenta l’esponente di Forza Italia – probabilmente gli audit regionali non si sarebbero mai svolti, e poco convince la tesi espressa dal dg dell’azienda ospedaliero-universitaria Monica Calamai secondo cui i panni sporchi si lavano in casa. Qui si parla di salute pubblica ed è giusto che la popolazione possa contare su protocolli certi in ogni fase della presa in carico e della cura, compresa quella delle verifiche ex post».

Mugnai vuol capire cosa ne pensi l’assessore regionale di settore Stefania Saccardi e come adesso si intenda procedere adesso che anche il ministero si sta muovendo per accertare i fatti.La Regione risponde promuovendo un audit clinico per approfondire quanto avvenuto a Careggi relativamente alle infezioni conseguenti a trattamenti intraoculari. Il direttore generale dell'assessorato al diritto alla salute Monica Piovi ha scritto a Riccardo Tartaglia, responsabile del Centro Gestione Rischio Clinico della Regione Toscana, invitandolo a svolgere l'audit con gli esperti di settore. Il Centro GRC ha tra i suoi compiti anche quello di approfondire lo svolgimento dei fatti in caso di eventi avversi che si verifichino nella sanità toscana.

La prossima settimana il Centro Gestione Rischio Clinico, con l'aiuto di tre esperti della materia - un igienista, un farmacista, un infettivologo - condurrà un'analisi su tutto il percorso clinico della prescrizione, preparazione e somministrazione del farmaco ai pazienti affetti da maculopatia a oculistica di Careggi. I risultati dell'audit saranno poi presentati all'assessore Stefania Saccardi.

In evidenza