Inchiesta sullo stupro: indagati i due carabinieri

Sulla vicenda delle studentesse, la vicesindaca Giachi incontrerà il console Usa la prossima settimana. Il Libero Sindacato di Polizia invoca la “presunzione di innocenza” per gli appartenenti all’Arma

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 settembre 2017 15:02
Inchiesta sullo stupro: indagati i due carabinieri

Forte sensazione ha destato a Firenze la notizia che due Carabinieri, sono stati accusati da due studentesse USA di averle violentate. Anche perché la vicenda rischia di incidere negativamente sul rapporto di collaborazione tra le istituzioni scolastiche e universitarie americane e la città.

La Procura infatti ha iscritto nel registro degli indagati i due carabinieri accusati di violenza sessuale da due ragazze americane che giovedì mattina in questura hanno denunciato di essere state stuprate. E' quanto confermano fonti investigative, secondo le due studentesse 21enni avrebbero avuto rapporti sessuali poche ore prima della denuncia.

“Ho già parlato con il console Usa a Firenze Benjamin Wolhauer e abbiamo in programma un incontro all’inizio della prossima settimana. Sarà l’occasione per mettere a punto una serie di iniziative che vedranno il coinvolgimento anche delle scuole americane a Firenze”. È quanto annuncia la vicesindaca Cristina Giachi illustrando i prossimi passi dell’Amministrazione comunale in merito alla denuncia per stupro presentata da due studentesse statunitensi nei confronti di due carabinieri e all’indagine ancora in corso “Ho inoltre chiesto al console Wolhauer di trasmettere alle famiglie delle due giovani la nostra vicinanza per l'accaduto e la disponibilità, se lo vorranno, a un incontro.

Si tratta di un episodio indubbiamente molto grave che però non può e non deve incidere negativamente sul rapporto di collaborazione che da sempre abbiamo con le istituzioni scolastiche e universitarie americane presenti nella nostra città. Per questo ho già preso contatti con i rappresentanti delle Università statunitensi aderenti all’AACUPI e contatterò i direttori delle altre scuole per un incontro, sempre la prossima settimane, per fare il punto sulla situazione attuale e per mettere a punto le strategie per il futuro.

Non vogliamo che questo grave episodio rovini la tradizione di Firenze come città accogliente nei confronti degli studenti stranieri e come luogo ideale per un'esperienza di studio” conclude la vicesindaca Giachi.

“Il Libero Sindacato di Polizia -ha dichiarato il Presidente Nazionale Antonio de Lieto- ritiene che la presunzione di innocenza, valga per tutti, anche per gli appartenenti all’Arma dei Carabinieri. Immediatamente, l’Arma dei Carabinieri, ha collaborato con gli inquirenti, affinché la verità dei fatti emergesse pienamente e questo per un organismo serio e sano, come quello dei Carabinieri, è cosa ovvia. E’ ovvio che tutti coloro che amano i Carabinieri, si augurano la piena estraneità alla vicenda, dei due militari dell’Arma.

Anche nella malaugurata ipotesi che fossero provate le accuse nei confronti dei due Carabinieri, rimane immutato la stima e l’affetto degli Italiani, per i Carabinieri. Uno che sbaglia, non può essere confuso con la totalità dei Carabinieri che attuano appieno, quotidianamente, la parola dovere. Ogni giorno – ha continuato de Lieto - in ogni parte d’Italia, uomini e donne dell’Arma, si sacrificano, fanno il loro dovere, con abnegazione e senso di responsabilità. La Storia dei Carabinieri, si intreccia, con la storia d’Italia ed in pace o in guerra, gli Italiani, hanno sempre potuto contare su questi servitori dello Stato che in silenzio e discrezione, hanno rappresentato un punto di riferimento certo, per il popolo italiano.

Anche in questa spiacevole circostanza – ha concluso il leader del LI.SI.PO.- tanti Italiani sono increduli di fronte alla accuse delle due studentesse, tanta è la fiducia nell’Arma ed in chi indossa quella gloriosa divisa .E’ amore vero, affetto sincero, che nulla e nessuno possono scalfire”.

"Piena fiducia negli inquirenti e nell'arma dei Carabinieri che, sono certa, sapranno fare piena luce su queste gravissime accuse. Siamo convinti che se questo orrendo crimine, aggravato dall'abuso di una gloriosa divisa, sara' provato, l'arma, prima ancora della magistratura, saprà adottare la massima intransigenza nei confronti dei responsabili". Lo scrive su Facebook la presidente nazionale di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.

"Se tra indagini interne e della magistratura sara' dimostrato che le due studentesse americane sono state vittime di violenza sessuale, i due carabinieri incriminati pagheranno come tutti. Ciò che non e' accettabile e' il gioco al massacro nei confronti dell'Arma che sta andando in scena un po' ovunque". Lo dice Daniela Santanchè, deputata di Forza Italia, che aggiunge: "I Carabinieri servono da secoli con grande dedizione il nostro Paese e l'onorabilità del corpo armato non può essere messa in discussione per le presunte colpe di due soli uomini. Gli stessi vertici del corpo militare hanno tutto l'interesse affinché la verità emerga e sono sicura che se ci saranno dei colpevoli, la mano della giustizia non sara' di certo blanda. Nel frattempo bisogna lasciar lavorare serenamente la magistratura. Ovviamente il nostro auspicio, sia per le ragazze, sia per l'onore della divisa che indossano, e' che i due militari si dimostrino innocenti".

"Lanciamo ufficialmente la richiesta di fare a Firenze gli Stati Generali contro la violenza sulle donne. C'è un clima culturale ancora preoccupante, che i fatti di cronaca confermano drammaticamente. Solo lavorando a livello culturale ed educativo, parallelamente ad azioni repressive sul territorio, potremo sperare di invertire una tendenza negativa, che vede le donne vittime di violenze fisiche, psicologiche e verbali: occorre debellare questa piaga. Tutti i settori della società, insieme alla politica, devono sentirsi impegnati in questa battaglia di civiltà".

E' l'appello lanciato nei giorni scorsi dall'on. Deborah Bergamini, responsabile nazionale Comunicazione di Forza Italia, e da Marco Stella, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, coordinatore fiorentino di FI. "L'obiettivo - spiegano - è di qualificare Firenze come la città capofila in Italia per combattere il fenomeno, sempre più grave, della violenza contro le donne. Un fenomeno che, come sancito chiaramente anche dalla Convenzione di Istanbul che l'Italia è stata tra i primi paesi a ratificare, non è un fattore privato, ma pubblico, ed è soprattutto un fenomeno strutturale e non episodico che dunque deve essere affrontato con interventi strutturali: in primis la sensibilizzazione delle nuove generazioni.

Il cambio di mentalità è il primo passo per combattere un fenomeno che è atavico ed ha chiare radici culturali. Al contempo occorre inasprire le pene, e considerare nuove misure che facciano da deterrente". "Vogliamo ricordare, che su questo delicato tema - aggiungono Bergamini e Stella - sono stati i governi Berlusconi a fare importanti provvedimenti normativi, in particolare con i ministri Prestigiacomo e Carfagna. Siamo stati noi a fare la legge contro lo stalking per proteggere le donne, ed è stato il nostro Governo a introdurre per legge l'obbligo di prevedere almeno il 30% di donne nei cda delle aziende pubbliche e quotate in Borsa.

Senza dimenticare che grazie all'impegno di Forza Italia in Parlamento, da quest'anno ci saranno le risorse per sostenere gli orfani delle donne vittime di femminicidio. Un approccio ben diverso da quello del Pd, la cui azione di governo sui temi delle politiche femminili si è limitata a roboanti dichiarazioni, alle quali non è seguito nulla di concreto”.

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