Inceneritore di Case Passerini: stamani la prima udienza al TAR

Falchi: "Auspichiamo sentenza in tempi brevi. Pronti a chiedere sospensiva dei lavori a tutela del territorio"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 luglio 2016 21:58
Inceneritore di Case Passerini: stamani la prima udienza al TAR

Si è conclusa questa mattina, con un rinvio, la prima udienza per i ricorsi presentati al TAR della Toscana da associazioni e comitati contro la realizzazione dell’inceneritore di Case Passerini, nei quali si era costituito in giudizio anche il Comune di Sesto Fiorentino. La decisione del rinvio, di natura meramente tecnica, è legata alla composizione del collegio giudicante.

Il presidente della seconda sezione del TAR, per motivi di opportunità, si è astenuto dichiarandosi incompatibile, pertanto il collegio era presieduto dal Presidente della I sezione e del TAR. Appena iniziata l'udienza il Presidente, dopo una breve premessa tesa ad evidenziare la delicatezza e l'importanza della questione ha fatto presente che dopo aver visionato attentamente gli atti anche il Consigliere Cacciari ha dovuto, per motivi di opportunità, astenersi e dichiararsi incompatibile. L'udienza non si è dunque tenuta.

Il Presidente ha riferito che i ricorsi saranno trattati entro la fine dell'anno, ma oggi era impossibilitato ad indicare in modo puntuale una data di udienza, in quanto è il Presidente della II sezione che dovrà redigere il calendario delle udienze. Tuttavia ha rassicurato i legali di comitati e privati cittadini costituitisi, che l'udienza sarà tenuta entro il mese di novembre e pertanto non necessitano istanza di sollecito fissazione udienza. I legali presenti hanno brevemente preso la parola dichiarando di prendere atto della situazione creatasi.

Il legale di Q. Thermo srl ha fatto presente che necessita di una fissazione rapida dell'udienza in quanto l'opera prevede anche l'utilizzo di contributi da parte del Gestore Servizi Energetici che scadono a settembre 2016. Il Presidente ha rassicurato tutti sostenendo che avrebbe rappresentato le esigenze di tutte le parti al Presidente della Sezione competente. Infine il legale di Q. Thermo srl ha riferito che l'assistita in relazione alle pratiche amministrative porterà avanti il procedimento, ove possibile.

“Il tribunale si è impegnato a convocare una nuova udienza entro l’anno - spiega il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi - ma il nostro auspicio è che si arrivi al più presto ad una sentenza che chiarisca la legittimità di quest’opera dal punto di vista amministrativo. Questo rinvio permetterà al nostro Comune di produrre memorie e nuova documentazione in vista della seconda udienza e in questo senso lavoreremo fin dai prossimi giorni”. “Data la grande incertezza, ci aspettiamo che, in via cautelativa, non vi sia nessun avanzamento dei lavori oltre i carotaggi già in corso. In caso contrario - conclude il sindaco - siamo pronti a chiedere all’autorità giudiziaria un provvedimento sospensivo fino alla sentenza, a tutela del nostro territorio che rischia di essere danneggiato irreparabilmente da un’opera che riteniamo illegittima sul piano amministrativo e sbagliata dal punto di vista politico”.

“Questa mattina abbiamo capito che sarà molto importante continuare l’opera di monitoraggio dell’area per procedere con eventuali richieste di sospensiva nel caso QThermo decida di iniziare i lavori prima che il TAR si pronunci, ma per questo siamo sicuri che non ci saranno problemi – spiega la consigliera del M5S Silvia Noferi con il Movimento 5 Stelle dell’area metropolitana fiorentina – i cittadini di Sesto hanno chiaramente dimostrato alle recenti amministrative di essere molto sensibili su questo argomento.

Con il rinvio dell’udienza anche il Comune di Sesto e il Comune di Campi i cui rappresentanti legali si sono presentati stamani in udienza potranno inserirsi nel ricorso e presentare le loro argomentazioni, in pratica si ricomincia da capo. Il Movimento 5 Stelle di tutta l’area metropolitana fiorentina – conclude Silvia Noferi – continua la battaglia contro l’ultimo inceneritore d’Italia che si avvantaggerà degli sgravi fiscali, per evitare che il denaro pubblico sia impiegato per inquinare l’ambiente e minare la salute dei cittadini”.

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