Inaugurato ieri il restauro del Battistero di San Giovanni

La Crocifissione Bianca di Chagall spostata da Palazzo Strozzi per il V Convegno Ecclesiale Nazionale. Il presidente del Consiglio Giani nei giorni scorsi ha lanciato l’idea di realizzare un modello di cartapesta della basilica fiorentina di San Lorenzo, per far capire come una facciata poteva essere realizzata

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 ottobre 2015 16:30
Inaugurato ieri il restauro del Battistero di San Giovanni

E’ terminato il restauro del Battistero di Firenze, dopo un anno e nove mesi dall’inizio dei lavori e settanta anni dall’ultimo intervento. Il restauro ha interessato il rivestimento marmoreo delle otto facciate esterne, delle falde di copertura e della lanterna del Battistero. Si è trattato di un intervento conservativo teso a eliminare gli strati d’incrostazioni e i depositi di sostanze inquinanti, oltre a consolidare e ridefinire gli elementi marmorei che nel tempo si sono degradati. Sabato 24 ottobre, il restauro è stato presentato a Firenze alla presenza del Cardinale Giuseppe Betori; Alessandra Marino, Soprintendente Belle Arti e Paesaggio per le Province di Firenze, Pistoia e Prato;Dario Nardella, Sindaco del Comune di Firenze; Franco Lucchesi, Presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore;Francesco Gurrieri, vicepresidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore; Beatrice Agostini, Direttore dei lavori di restauro;Fabio Falciani, presidente del Consorzio San Zanobi. Diretto dall’Opera di Santa Maria del Fiore in accordo con la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Firenze, Pistoia e Prato, per il restauro del Battistero sono stati necessari 2 milioni di euro, finanziati dall’Opera stessa, e in parte, da risorse raccolte grazie alle campagna di crowdfunding a cui hanno risposto migliaia di cittadini per iniziativa di Unicoop Firenze, Maison Pucci e singoli donatori. Il restauro è stato eseguito dai restauratori del Consorzio San Zanobi, di cui fanno parte un gruppo di imprese fiorentine.

E’ la conferma che nel settore del restauro le imprese fiorentine sono tra le eccellenze italiane nel mondo. Il restauro del Battistero è stato particolarmente complesso perché le otto facciate presentavano stati di conservazione diversa, sia per le caratteristiche dei materiali che per le differenti esposizioni agli agenti atmosferici. A supporto dell’intervento sono stati effettuati rilievi laser, studi iconografici e storici e campagne diagnostiche eseguite dall’Università degli Studi di Firenze e dall'ICVBC – CNR.

Anche il restauro della lanterna è stato molto impegnativo, si è dovuti intervenire anche con lavori di consolidamento della struttura e con la rimozione dell’alterazione della doratura della palla e della croce. Questo restauro è una delle tappe del programma di interventi messi in campo dall’Opera di Santa Maria del Fiore in vista del V Convegno Ecclesiale Nazionale della Chiesa Italiana che si terrà a Firenze a novembre e che vedrà la visita di Papa Francesco.

Fra questi interventi l’apertura del nuovo Museo dell’Opera del Duomo, che si inaugurerà al pubblico il prossimo 29 ottobre.

Chagall

La grande mostra Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana attualmente in corso a Palazzo Strozzi fino al 24 gennaio 2016 è un evento eccezionale, che vede la presenza di opere straordinarie provenienti da importanti musei internazionali, mai esposte prima in Italia, come la Crocifissione bianca di March Chagall proveniente dall’Art Institute of Chicago, opera emblematica del dialogo interreligioso tra Cristianesimo e Ebraismo, e considerata l’opera d’arte più amata da papa Bergoglio. Curata da Lucia Mannini, Anna Mazzanti, Ludovica Sebregondi e Carlo Sisi, l’esposizione nasce da una collaborazione della Fondazione Palazzo Strozzi con l'Ex Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, l’Arcidiocesi di Firenze e i Musei Vaticani e si inserisce nell’ambito delle manifestazioni organizzate in occasione del V Convegno Ecclesiale Nazionale, che si terrà a Firenze tra il 9 e il 13 novembre 2015. In occasione di questa importante manifestazione, Fondazione Palazzo Strozzi e Opera del Duomo di Firenze daranno eccezionalmente la possibilità ai delegati partecipanti di poter ammirare questa straordinaria opera all’interno del Battistero di San Giovanni durante le giornate di lunedì 9 novembre e martedì 10 novembre, giorno della visita a Firenze di papa Francesco.

“Da una parte vi è la necessità di ripercorrere su basi scientifiche la storia di una facciata mai realizzata a cinquecento anni dalla prima committenza, dall’altra vi è l’intenzione di stimolare un nuovo dibattito per capire cosa i fiorentini, oggi, vorrebbero fare. Penso tuttavia che da questa mostra possa nascere una soluzione intermedia, ossia la messa in opera di una sceneggiatura su tela o cartapesta, per far capire come una facciata, a San Lorenzo, poteva essere costruita”. Così si è espresso il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, presentando nei giorni scorsi il catalogo “La forza del mito” dedicato ai progetti per la facciata della basilica di San Lorenzo a Firenze, pubblicato da Silvana Editoriale, catalogo dell’omonima esposizione in corso al Museo di Casa Buonarroti di cui lo stesso Giani è curatore assieme alla storica dell’arte Veronica Ferretti.

La basilica di San Lorenzo è stata la prima cattedrale fiorentina, ma al contrario del Duomo e di Santa Croce non è mai stata terminata con la costruzione di una vera facciata ornamentale. Scopo della mostra e quindi del catalogo è far conoscere gli oltre cinquanta progetti elaborati, ed alcuni anche finanziati, a seguito delle varie iniziative e concorsi che, nei secoli, si sono sviluppati. Si parte dai progetti realizzati in virtù del concorso bandito da papa Leone X de’ Medici nel dicembre del 1515 per arrivare, attraverso quelli per l’elettrice palatina Anna Maria Luisa de’ Medici e quelli del Poccianti del 1837, fino ai progetti relativi al concorso di idee del quinquennio 1900-05. “Personalmente vorrei vederla realizzata, una facciata, ma esiste anche una corrente di pensiero, che è molto forte, che sostiene che San Lorenzo, ormai, si è storicizzata così”, ha aggiunto Giani.

“In ogni caso una ricognizione sui tentativi e sui progetti rappresenta un contributo importante per un rinnovato dibattito cittadino, dopo quelli promossi dal sottoscritto quando era assessore alle Tradizioni popolari al Comune di Firenze e poi da Renzi quando era sindaco”.

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