Inaugurata ieri "La città dei lettori"

Protagonisti sabato 8 giugno l’ex enfant terrible della letteratura francese Frédéric Beigbeder, Melissa Panarello con il romanzo della maturità, Ascanio Celestini con le irriverenti “Barzellette”, Marco Missiroli con “Fedeltà” nella dozzina dello Strega e la book influencer Veronica Giuffrè Focus sulla condizione femminile attraverso la letteratura con Annalena Benini, Michela Marzano e Claudia Durastanti. Tanti spazi dedicati ai piccoli e tour guidati con Paolo Ciampi e Luca Scarlini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 giugno 2019 11:48
Inaugurata ieri

FIRENZE– Leggere aiuta a pensare e a comprendere ciò che ci sta attorno. Ovvio e risaputo, ma a volte ce ne dimentichiamo; e per questo gli organizzatori de "La città dei lettori" di Firenze, che hanno inaugurato ieri, venerdì, la seconda edizione del festival che proseguirà a Villa Bardini fino a domenica, hanno messo queste parole ben in evidenza nel manifesto della loro manifestazione, che anche quest'anno gode del patrocinio e del sostegno della Regione Toscana.

Lo ha ripetuto anche la vice presidente della giunta regionale Monica Barni, raccontando l'idea di un patto per la lettura: un patto discussa per tutto un anno con gli attori del sistema, perché voleva essere un progetto partecipato fin dalla sua elaborazione, e che tra dieci giorni sarà finalmente firmato, il 18 giugno nel Palazzo del Pegaso nell'auditorium del Consiglio regionale. "Non leggere è un problema. E' un problema anzitutto di cultura civile - ricorda la vice presidente -Non leggere può poi diventare anche un problema economico e produttivo". Per questo la Regione ha scelto di aiutare i festival e le piccole case editrici.

Da qui è nato anche il patto per la lettura. "Leggere – dice Barni - un valore sociale e civile e dobbiamo aumentare il pubblico dei lettori". Per farlo serve una rete tra tutti gli attori coinvolti: biblioteche e reti documentarie, le associazioni degli editori, le librerie indipendenti, le scuole, le associazioni culturali e di volontariato, gli ospedali o le sale di attesa degli ambulatori anche, i supermercati e i centri commerciali. Purtroppo in Italia si legge poco e soprattutto si legge sempre meno dopo aver concluso il percorso scolastico, quando cioè leggere diventa una scelta e non più un obbligo.

"La lettura – rimarca la vice presidente – deve invece essere (o tornare ad essere) un'abitudine sociale". Ben vengano così iniziative come quelle del Pisa Book Festival ad esempio, che presentando ieri, venerdì, l'anteprima, lo ha fatto assieme a studenti e insegnanti ed ha illustrato nella conferenza stampa il progetto "Leggere a scuola". "Serve – conclude Barni - un'azione duratura nel tempo e un'alleanza vasta, per abituare i cittadini a leggere fin da piccoli e soprattutto per far sì che non smettano una volta cessati gli studi".

Una strada da battere che la Regione aveva già individuato con il progetto "Leggere in Toscana".

“Leggere cambia tutto” è l’idea al centro della manifestazione ideata e diretta da Gabriele Ametrano, promossa dall’Associazione Culturale Wimbledon, con la collaborazione e il sostegno di Fondazione CR Firenze e Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron. Il festival e il progetto omonimo hanno il patrocinio e il sostegno di Regione Toscana e Comune di Firenze, sono inseriti nella programmazione dell’Estate Fiorentina 2019 e aderiscono al Patto regionale della lettura promosso da Regione Toscana. La rassegna è gratuita e a impatto zero: abolite le bottiglie in plastica, mentre per reintegrare la CO2 emessa si piantano alberi. All’ingresso, gratuito, tanti libri in omaggio per trasformare gli spettatori in lettori.

Oggi pomeriggio nel Salone con “Riviste in contatto - Leggere fuori dai libri”, incontro e letture con le riviste Verde Rivista da Roma, Colla da Torino, In fuga dalla bocciofila da Firenze, Ossì da Roma e L’ultimo uomo da Roma, in collaborazione con Firenze Rivista (ore 14.30). A seguire, appuntamento con Melissa Panarello e “Il primo dolore”, romanzo della maturità nel quale l’ex adolescente provocante dei “100 colpi di spazzola” descrive la condizione femminile attraverso la maternità (ore 16).

Alle 17.15, sempre nel Salone, si celebrano i 70 anni di Bur, la collana che dal 1949 “offre a tutti l’opportunità di possedere integralmente i testi principali delle letterature di tutti i tempi”, come recitava la quarta di copertina di alcuni dei primi volumi: una festa con Silvia Avallone e tanti librai, per omaggiare la lettura tascabile. Tanti gli autori in programma nel pomeriggio anche al Belvedere: alle 15 c’è Paolo Repetti con “Esercizi di sepoltura di una madre”, seguito da Mauro Covacich con “Di chi è questo cuore”, in corsa per lo Strega.

Alle 17.30 riflettori puntati su Benedetta Tobagi e “Piazza Fontana, il processo impossibile” per ricordare e analizzare storicamente i drammatici eventi del dicembre 1969; a seguire l’irriverenza di Ascanio Celestini e il suo “Barzellette” (ore 18.45). In contemporanea sulla terrazza si alterneranno Simone Innocenti con “Vani d’ombra” (ore 16.45), l’ex enfant terrible della letteratura francese Frédéric Beigbeder e il suo “Una vita senza fine” per un dialogo in collaborazione con Premio Gregor Von Rezzori Città di Firenze (ore 18).

La giornata si chiude alle 19.30 con il suggestivo reading al tramonto a cura degli studenti di IED Firenze Giacomo Peruzzi, Sara Di Giovanni, Sofia Mazzella, Shawni Medini e Irene Venanzi del corso di Sociologia della Comunicazione condotto da Francesca Pazzagli. Tommaso Giagni, Leonardo Gori, Veronica Giuffrè, Emiliano Gucci, Luca Ricci, Marco Vichi e Gabriele Sabatini leggeranno estratti dalle opere di Pratolini, Calvino, Svevo e molti altri.

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