In Toscana il No alla prostituzione con una gara podistica

​Venerdì 4 maggio la terza edizione di "Un'altra strada e' possibile", la staffetta podisitica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 maggio 2018 17:18
In Toscana il No alla prostituzione con una gara podistica

Una corsa speciale lungo le strade della Toscana per dire no alla prostituzione. Venerdì 4 maggio alle ore 18:00 centinaia di podisti si troveranno in Piazza Dalmazia a Firenze per dire no alla tratta delle donne costrette a prostituirsi. L'evento "Un'altra strada è possibile", giunto alla terza edizione, è organizzato dalla Comunità di don Benzi. Si tratta di una staffetta podistica che attraverserà la Toscana per 120 km lungo i luoghi della prostituzione e terminerà sabato 5 maggio a Viareggio in Piazza Mazzini. L'intenzione degli organizzatori è quella di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla grande violenza verso le donne e sulla necessità di restituire dignità alle ragazze vittime della tratta e dello sfruttamento sessuale.

«Quest’anno “Un’altra strada è possibile” ha un significato particolare», commenta Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, «la città di Firenze è stata un esempio nella gestione del fenomeno prostitutivo. Non si tratta di degrado urbano, ma di degrado umano. Le donne che si prostituiscono sono vittime di tratta che attendono di essere liberate».

Il mese scorso è scaduta l'ordinanza del Sindaco di Firenze che, primo in Italia, ha previsto la sanzione a chi chiede o accetta prestazioni sessuali da persone che sono o possono essere oggetto di sfruttamento. Un provvedimento reso possibile grazie al decreto Minniti, convertito in legge nell’aprile 2017, che per la prima volta ha consentito ai sindaci di emanare ordinanze contro coloro che ottengono prestazioni sessuali a pagamento. L’ordinanza, che per sua natura non poteva avere una durata maggiore di 6 mesi, ha avuto effetti molto positivi, riducendo sensibilmente la prostituzione nelle aree comunali fiorentine.L’evento è organizzato dalla Comunità Papa Giovanni XXIII – che quest’anno compie 50 anni – in collaborazione con un cartello di associazioni e con il patrocinio del Comune di Firenze, della Regione Toscana e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani.

Si inserisce all'interno dell'iniziativa "Questo è il mio corpo", campagna di liberazione per le vittime della tratta e della prostituzione. La proposta, ispirata al modello nordico, ha l'obiettivo di ridurre sensibilmente il fenomeno colpendo la domanda di prestazioni sessuali e sanzionando i clienti delle persone che si prostituiscono. Una legge basata sul “modello nordico”, nato in Svezia e Norvegia, e oggi adottato da altri paesi europei, come Francia e Irlanda.Per informazioni: http://www.apg23.org/it/post/120kmcontrolosfruttamentodellaprostituzione.html

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