In Toscana 8mila minori colpiti da Covid ma il disastro sociale è la distanza

Nessun decesso ma i disagi per il distanziamento hanno riguardato tutti i 550.000 bambini e adolescenti della regione. Istituto degli Innocenti e porte storiche, notte blu

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 novembre 2020 16:29
In Toscana 8mila minori colpiti da Covid ma il disastro sociale è la distanza

Sono circa 8.000 i bambini e adolescenti toscani che sono risultati positivi al Coronavirus da inizio pandemia a oggi, senza che, per fortuna, vi siano stati decessi. Ma se il virus ha toccato sin qui l’1,5% circa degli under 18 toscani, i disagi per le misure di distanziamento hanno riguardato la totalità dei circa 550.000 bambini e adolescenti della nostra regione. 

E’ stato questo il tema di fondo del convegno online dedicato alla tutela dei diritti di bambini e adolescenti ai tempi dell'emergenza sanitaria; un evento organizzato da Regione Toscana e Istituto degli Innocenti in occasione della giornata internazionale dei diritti del fanciullo. Il 20 novembre è infatti la data in cui, 31 anni fa è stata approvata la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia dall’Assemblea delle Nazioni Unite, che contiene a livello internazionale i principi cardine per la tutela, la protezione, il sostegno dei minori.

Nel corso della riflessione a più voci, aperta dall’assessora regionale all’istruzione Alessandra Nardini e conclusa dall’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli, si è evidenziato come gli effetti della pandemia sugli under 18 siano stati meno significativi dal punto di vista sanitario, rispetto all’impatto sociale.Se, sempre secondo i dati sanitari diffusi dall’Ars, agenzia regionale di sanità,in virtù delle recenti restrizioni sulla frequenza a scuola, è già in calo la curva dei contagi tra gli adolescenti, non si attenuano invece per i più giovani le difficoltà di socializzazione: “L’emergenza coronavirus – ha evidenziato Serena Spinelli - tocca severamente i bambini e i ragazzi, che vedono in gran parte interrotte le loro reti di relazioni sociali ed educative, spesso convertite in forma on-line e “a distanza”.

Ma sappiamo bene quanto sia difficile da accettare, per un bambino o un ragazzo, il concetto di “distanziamento interpersonale”. A maggior ragione i periodi di isolamento e le conseguenze economiche di questa situazione hanno sin qui avuto ripercussioni negative sulle famiglie più fragili, più problematiche con ripercussioni inevitabili sui figli. ”. “Tutto questo – continua l’assessora - ci spinge a mobilitare tutte le energie possibili per essere vicini ai nostri ragazzi e sostenerli in questa prova particolarmente difficile.

Devo dire che sin qui i nostri servizi hanno tenuto, non si sono fermati, anzi hanno saputo adattarsi alla nuova situazione, riuscendo a convertirsi anche in forme e modalità nuove per garantire il rispetto e la tutela dei diritti delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi, ma anche a mantenere, anche a distanza, una presenza calda, accogliente, vicina. Ci tengo quindi a ringraziare tutti gli operatori dei servizi territoriali, gli uffici ed enti regionali coinvolti, per l’impegno costante e quotidiano; in un periodo estremamente complicato sono riusciti a dare un supporto e un servizio fondamentale per i nostri minori.”

“Crediamo che nessuna bambina, nessun bambino debba avere meno diritti e meno opportunità degli altri: per questa la Toscana in questi anni ha sempre investito economicamente e culturalmente sull’infanzia” ha evidenziato Alessandra Nardini .“Questo impegno a garantire le stesse opportunità a tutti – ha continuato - è ancora più stringente ora, in una fase storica in cui la pandemia rischia di accentuare le disuguaglianze economiche, sociali e territoriali.”“Siamo convinti che i servizi per l’infanzia costituiscano un preciso impegno politico per il futuro, un impegno che si traduce in opportunità per le bambine e i bambini, nel sostegno alle famiglie, nella attenzione alla conciliazione tempi di vita - tempi di lavoro”.

“Non vogliamo mancare - ha concluso - a quella promessa fatta 31 anni fa che resta attualissima: anche in un momento difficile come questo non possiamo, non dobbiamo fare passi indietro sui diritti di nessuna persona e a maggior ragione sui diritti di bambine e bambini”.

A riprova di questo impegno, nel corso dell’evento è stato presentato un video, preparato per l’occasione, in cui è stato documentato l’impegno del sistema dei servizi toscani per garantire i diritti delle bambine e dei bambini ai tempi del Covid. Nel video sono state rappresentate le principali azioni a tutela e protezione dei minori, di accompagnamento alle famiglie in difficoltà e di prevenzione del disagio. Una azione globalmente orientata sulle tre P evocate dal progetto Pippi, ispirato alla famosa protagonista del romanzo di Astrid Lindgren: prevenzione, protezione, promozione. Una azione che quest’anno si è intensificata per far fronte a necessità sempre maggiori, dovute alle crescenti difficoltà economiche di molte famiglie, e alla difficoltà di gestire i periodi di isolamento.

Ma qual è l’ambito operativo dei servizi sociali per l’infanzia in Toscana? Secondo i dati raccolti dal Centro regionale sugli interventi per bambini e ragazzi in famiglia e fuori famiglia sono circa 30mila ogni anno i minori presi in carico (dati 2019) di cui 1.289 in affidamento familiare e altri 759 accolti nelle comunità operanti sul territorio. Sul fronte delle famiglie l’intervento di educativa domiciliare raggiunge 4.500 minori e 3.600 famiglie. Inoltre, in un anno sono 9.000 famiglie e 14.000 minori sono coinvolti in forma di assistenza economica.Della rete sociale regionale fanno parte 114 comunità per minori, 30 centri diurni, 24 centri affido e 4 centri adozione.

Importante anche l’azione educativa nella fascia 0-6 anni: In Toscana si raggiungono e si superano gli obiettivi posti dalla Comunità europea con una copertura media regionale per il periodo 0-3 anni del 39% (l’obiettivo di Lisbona è del 33%) in cui i nidi rappresentano l’offerta più ampia. Per la scuola dell’infanzia (3-5 anni) i bambini iscritti sono circa 85mila per una copertura effettiva pari a circa il 94%.

Stasera si è riaccesa la luce blu sotto il Loggiato dell’Istituto degli Innocenti in piazza Santissima Annunziata e sulle porte storiche della città in occasione dell’iniziativa #TurnTheWorldBlue lanciata da UNICEF per celebrare il 20 novembre, Giornata mondiale dell’infanzia.

Quest’anno la celebrazione vuole, in maniera ancora più decisa, porre l'attenzione delle Istituzioni sui diritti dei bambini, in un momento in cui milioni di loro nel mondo stanno subendo gravi conseguenze nel campo della salute, dell’istruzione e del loro benessere fisico e mentale. Attraverso il coinvolgimento di bambini e giovani UNICEF auspica che essi possano guidare la rinascita di un mondo migliore a misura di bambino.

Oggi, i bambini e le bambine di tutto il mondo ci parlano dei problemi che più li preoccupano” ha detto Gunilla Olsson, Direttrice dell’Ufficio di Ricerca UNICEF Innocenti. “In questa Giornata mondiale dell'infanzia molto speciale, mentre affrontiamo una pandemia globale, speriamo che tutti abbiano a cuore quello che bambini e giovani stanno passando e vogliano sfruttare qualunque occasione, virtuale e non, per ascoltare che cosa hanno da dire sulle loro speranze per il futuro. Un augurio e un monito di quanto siano urgenti i bisogni dell’infanzia”.

L’illuminazione blu del Loggiato degli Innocenti, resa possibile grazie a Silfi Spa, insieme a quella delle porte storiche, ricordano a migliaia di visitatori e residenti di rinnovare l'impegno assunto il 20 novembre del 1989 con la ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia (CRC), il trattato internazionale più ampiamente ratificato, firmato ad oggi da 196 paesi. L'Italia è stata tra i primi firmatari della Convenzione, riconfermando il suo impegno nei confronti dell’infanzia già precedentemente assunto con la costituzione e il sostegno finanziario dell’Ufficio di Ricerca dell’UNICEF a Firenze presso l'Istituto degli Innocenti.

“Come da tradizione l’Istituto degli Innocenti, che da seicento anni lavora per difendere i diritti dei più piccoli, partecipa a questa giornata - dice la Presidente dell’Istituto degli Innocenti Maria Grazia Giuffrida - tramite la luce blu che colora questa sera il loggiato sotto cui si trova la finestrella ferrata, simbolo dell’accoglienza dei bambini. É questo un modo per continuare a dialogare con la città e con i fiorentini anche nel momento che stiamo vivendo. Ricordare i 31 anni della Convenzione ONU è importante per riflettere su quanto resta da fare perché i diritti dei bambini siano rispettati ovunque nel mondo. L’Istituto è al fianco delle istituzioni cittadine, regionali ma anche nazionali e internazionali per supportare le politiche in favore dell’infanzia e dell’adolescenza, ed è vicino alle famiglie con gli strumenti che le nuove tecnologie possono fornirci”.

Il rapporto di collaborazione tra la Regione Toscana e l’Istituto degli Innocenti è sempre stato molto forte per tutta una serie di attività su minori e famiglie e di interventi finalizzati alla tutela dei loro diritti - commenta il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Anche se la pandemia in atto comporta il nostro massimo impegno e le nostre migliori energie, momenti come questi richiedono la nostra doverosa attenzione, perché sono preziose opportunità di riflessione per non dimenticare quello che non è solo un impegno istituzionale, ma anche una responsabilità, etica e morale, di ciascuno di noi. E con questo intendo la tutela dell’infanzia per uno sviluppo armonioso della personalità delle bambine e dei bambini, che, senza alcuna retorica, meritano il migliore presente e futuro possibile”.

Firenze, città a misura di bambino, è da sempre schierata dalla parte dei più piccoli - ha detto l’assessora a Welfare ed Educazione Sara Funaro - e anche delle loro madri, come dimostra la lunga e bella storia dell’Istituto degli Innocenti, che da sei secoli si impegna, con risultati eccellenti, nella tutela dei diritti dell’infanzia e si occupa dell’accoglienza di bambini, adolescenti e delle loro fragili madri. La speciale illuminazione di blu delle porte storiche della città e del Loggiato degli Innocenti, in segno di adesione all’iniziativa promossa da UNICEF per la Giornata Mondiale dell’Infanzia, ci offre l’ulteriore occasione per tenere alta l’attenzione sul mondo dell’infanzia e riflettere sull’importanza del ruolo delle Istituzioni per tutelare i bambini con i loro bisogni, necessità e diritti”.

La luce, che a Firenze è sinonimo di sicurezza e bellezza – dichiara il presidente di Silfi Spa, Matteo Casanovistasera vuol ricordare a tutti l’anniversario dell’entrata in vigore della Convenzione sui diritti dell’infanzia, perché non si abbassi mai la guardia in tema di diritti dei minori”.

In questa giornata che ogni anno l’Istituto degli Innocenti celebra e soprattutto in questo periodo di difficoltà legate alle pandemia – commenta Giovanni Palumbo, Direttore generale dell’Istituto degli Innocenti - è importante tornare a riflettere sul mondo dei bambini e su quello che possiamo fare per difendere il loro presente e il loro futuro. Lo facciamo illuminando la facciata dell’Istituto e di riflesso la città con il blu che è il colore dell’Istituto e anche di UNICEF. È essenziale non perdere di vista, specialmente in questo difficile momento di emergenza sanitaria, le necessità, i bisogni ed i diritti dei bambini”.

Alla cerimonia di accensione dell’illuminazione del Loggiato degli Innocenti - tenutasi oggi, 20 novembre, al calar del sole - hanno partecipato: Gunilla Olsson Direttrice del Centro di Ricerca Innocenti dell'UNICEF (IRC); Maria Grazia Giuffrida, Presidente dell’Istituto degli Innocenti; Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana; Sara Funaro, Assessora a Welfare e Educazione del Comune di Firenze; Claudio Vallario, responsabile progettazione Silfi spa; Giovanni Palumbo, Direttore generale dell'Istituto degli Innocenti.

Per maggiori informazioni su UNICEF: www.unicef.it

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