Immigrati: Bugli, in Toscana il modello di accoglienza diffusa funziona

100 telefonate per ospitare in casa un profugo. Le Misericordie rispondono all’appello del Papa e del cardinal Betori. Ieri assemblea sul progetto della foresteria Pertini a Sorgane, Stella (Fi): "Quartiere abbandonato, aumentati furti e degrado a causa del Centro immigrati"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 settembre 2015 23:04
Immigrati: Bugli, in Toscana il modello di accoglienza diffusa funziona

Firenze– Una quindicina di famiglie si erano già fatte avanti, prima che la Regione istituisse ieri un numero di telefono dedicato all'accoglienza in case private. Ma oggi in oltre cento hanno telefonato o provato a contattare la Regione; e una quarantina hanno dato immediata disponibilità pronte ad accogliere in casa uno, due migranti o anche un'intera famiglia. Disponibili a farlo anche senza contributi, in maniera disinteressata. Nel primo giorno di apertura, il numero dedicato per l'accoglienza dei profughi nelle case private - il 331.6983061, attivo dalle 9 alle 18 – ha squillato più volte.

Una settantina sono state le chiamate a cui la Regione ha risposto: due i posti in media offerti, otto gli appartamenti liberi e da affittare messi a disposizione. Il telefono per l'accoglienza in alcuni momenti della giornata ha squillato così tanto che qualcuno, una trentina di persone, ha trovato occupato. Le quasi settanta telefonate sono arrivate un po' da tutta la Toscana, dalle città e dalla campagna, dalla montagna e dalle isole. Hanno telefonato i pensionati come le giovani coppie, anche se la maggioranza sono famiglie con figli.

Nessuno chiede da dove arriveranno i rifugiati. Molti dicono di essere in grado di parlare in inglese o francese, lingue che potrebbero essere utilizzare per comunicare con gli ospiti. Tutte le persone che hanno contattato il numero saranno ricontattate non appena sarà chiarita con le Prefetture la procedura da adottare.

“Alla fine di agosto i dati forniti dal Ministero dell'Interno evidenziano che la Toscana si attesta intorno al 6 per cento del totale dei profughi (oltre 95 mila unità) presenti sul territorio nazionale. Il monitoraggio permanente dei flussi sul territorio regionale, curato dalle Prefetture, mostra come i richiedenti asilo accolti all’interno delle strutture di accoglienza straordinaria risultano essere, sempre al 31 agosto, 5mila 421 distribuiti in 402 strutture, per una media di circa 14 persone per struttura.

Ciò conferma la tenuta e la sostenibilità del modello di accoglienza diffusa che abbiamo adottato sin dal 2011 e che stimola tutti a fare la loro parte per avere un equilibrio di presenze”. Così l’assessore regionale all’immigrazione Vittorio Bugli rispondendo ad un’interrogazione del consigliere Andrea Quartini (M5S) in merito ad assegnazioni e location per l’accoglienza di immigrati irregolari sul nostro territorio. Secondo quanto riferito da Bugli, i “profughi richiedenti asilo vengono inseriti in percorsi di prima accoglienza coordinati e gestiti dalle Prefetture nella prospettiva di poter essere successivamente trasferiti nell’ambito del sistema di protezione nazionale (SPRAR).

La Toscana conta 14 progetti di accoglienza per 549 posti, cui vanno sommati i 130 del Centro Polifunzionale del Comune di Firenze nato in virtù di uno specifico finanziamento da parte della Prefettura”. L’assessore ha anche ricordato come lo sviluppo dei processi di accoglienza in Toscana sia “gestito all’interno del contesto di governance di livello nazionale. Il Prefetto di Firenze attiva e presiede il Tavolo di coordinamento regionale che deve realizzare a livello locale le strategie operative definite dal tavolo nazionale in collaborazione con tutti i Prefetti della Toscana. La Regione collabora alla programmazione e attuazione del processo di distribuzione delle accoglienze su base provinciale, con il coinvolgimento degli enti locali e degli organismi del terzo settore, secondo criteri e principi improntati ad un’equa distribuzione”. Per “sostenere i processi di integrazione sul territorio, Bugli ha ricordato come la Regione abbia sviluppato una “ulteriore linea di impegno” legata ai temi della “partecipazione dei cittadini stranieri a iniziative di volontariato a livello comunale”, su cui verranno definite le “procedure per la rendicontazione da parte dei Comuni delle spese connesse per tali attività e le modalità di rimborso da parte della Regione, calcolate in un massimo di 100 euro per ciascun migrante coinvolto”. L’assessore ha inoltre ricordato i capisaldi della legge regionale 29/2009 (Norme per l’accoglienza, l’integrazione partecipe e la tutela dei cittadini stranieri nel territorio toscano) che nella diffusione della conoscenza della lingua e della cultura italiana fra i cittadini stranieri presenti in Toscana, individua lo strumento per la promozione di una cittadinanza attiva in cui prevalga una convivenza pacifica tra persone di diversa origine e nazionalità. “A partire dal 2010 – ha continuato – la Regione ha elaborato e attuato i progetti ‘Rete e Cittadinanza’, caratterizzati dal coinvolgimento, in tutte le fasi progettuali, della Rete toscana dei 33 Centri Territoriali Permanenti per l’educazione degli adulti (CTP) fino al 2014, e degli 8 Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) + 3 CTP nel 2014-2015”. Sulla rendicontazione delle spese sostenute, infine, Bugli ha assicurato che il “Consiglio sarà tempestivamente informato non appena i dati saranno disponibili ed in nostro possesso”. Abbastanza soddisfatto della risposta si è dichiarato il consigliere Quartini, soprattutto per la rassicurazione che si tratta di spese “recuperabili e finalizzate”.

“Voglio ricordare – ha detto – che siamo in una situazione di emergenza e costretti a lavorare sugli effetti e non sulle cause”. “Chiedo all’assessore – ha concluso – di prestare particolare attenzione per scongiurare il rischio di favorire cooperative o business non chiari”.

Le Misericordie della Toscana rispondono all’appello del Papa di ieri e alla nota di stamani del cardinale Giuseppe Betori e si mettono a disposizione della Chiesa toscana per l’ospitalità ai profughi. Lo comunica il presidente della Federazione regionale delle Misericordie della Toscana, Alberto Corsinovi, in una lettera inviata all’arcivescovo di Firenze e presidente della Conferenza episcopale toscana. “Rispondiamo ‘eccomi’ all’appello di Papa Francesco” dice Corsinovi, “con un impegno ancora maggiore nel campo dell’accoglienza ai migranti che pur vede già notevolmente impegnate le nostre realtà locali e la stessa Federazione regionale.” “In Toscana – spiega il presidente delle Misericordie toscane - ci sono tante piccole parrocchie, in luoghi periferici, lontano dai centri maggiori o in montagna, che magari vogliono rispondere all’appello del Papa, ma possono avere difficoltà operative e logistiche nel mettere a disposizione quanto serve.

Basti pensare ai pasti o alla necessità di garantire ai migranti la possibilità di raggiungere le città per gli adempimenti burocratici. Ecco, in questi e in altri casi come questi possiamo mettere a disposizione le strutture, i mezzi, l’impegno dei nostri volontari, presenti con 310 Misericordie in tutta la Toscana. Insomma, noi ci siamo e siamo pronti a dare una mano.” Per questo, scrive nella lettera Corsinovi, “siamo a proporre ai pastori delle diocesi toscane la piena disponibilità a collaborare concretamente con tutte le Parrocchie, gli Istituti religiosi, i Monasteri e i Santuari che in ragione della loro localizzazione o struttura possano avere necessità di strumenti organizzativi operativi quali quelli presenti nelle nostre singole realtà o delle strutture regionali.

Ci rendiamo quindi disponibili per un urgente approfondimento di questa nostra volontà nei modi e nelle forme che Ella riterrà più opportune coinvolgendo anche i vescovi delle singole diocesi della nostra regione.”

Durante l'assemblea pubblica organizzata ieri pomeriggio da Alfredo Esposito Presidente del Quartiere 3 di Sorgane, sulla questione della Foresteria Pertini, Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell'Associazione Nazione Rom, è stato aggredito. L'odio scatenato dal razzismo, la diffusione di false informazioni da parte di esponenti politici, hanno fatto da contorno ad un episodio verificatosi all'interno e all'esterno dell'assemblea tenutasi nel Centro Sociale di Sorgane in Via del Tagliamento. Una assemblea aperta dal Presidente del Quartiere 3, dal Gruppo Civile Sorgane e da Alessio Di Giulio. Fischiata dal pubblico presente, circa 200 persone, l'Assessore al Sociale di Firenze Sara Funaro. Poi gli interventi di alcune cittadine che chiedevano lumi sui progetti predisposti dal Comune per le famiglie accolte recentemente all'interno della Foresteria Pertini.

Su una panca, al lato del pubblico siedono venti cittadini ospiti nella struttura di Sorgane: tre uomini, dieci donne e sette bambini di tenerissima età tra cui un neonato. Verso le 20.00 prende la parola Marcello Zuinisi per leggere un comunicato condiviso dall'Assemblea Permanente degli ospiti della Foresteria Pertini: passano pochi secondi ed appena udita la parola Rom si levano grida ed ululati razzisti da parte di decine di persone. Trascorrono alcuni istanti e scatta l'aggressione fisica da parte di appartenenti dell'organizzazione Casa Pound, tra loro persone con magliette inneggianti alla Fiorentina Calcio: calci, spintoni, minacce. Solo l'immediato intervento del personale della Digos ha permesso di trarre letteralmente in salvo il rappresentante di Nazione Rom. Impossibile parlare. Impossibile leggere il comunicato.

Presente anche il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli e il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, che mesi fa aveva consesso a Matteo Salvini la libreria comunale di Ponte a Niccheri, per effettuare il comizio elettorale con il supporto di Casapound, nella tappa fiorentina del suo tour. La notizia che il comune aveva dato la disponibilità ad ospitare Salvini scatenò le proteste di centinaia di cittadini i quali, riuscirono a far saltare per due volte l'aperitivo organizzato dalla Lega Nord, costringendo Salvini in seguito a far blindare il comizio da centinaia di uomini delle forze dell'ordine.

"Da quando il Comune ha messo oltre 100 tra rom, immigrati ed ex occupanti nella Foresteria Pertini, a Sorgane sono aumentati furti e degrado, addirittura deiezioni in piazza. Il quartiere è abbandonato a se stesso e i cittadini si sentono lasciati soli dalle istituzioni. Chiediamo a Palazzo Vecchio di trovare immediatamente una soluzione". Lo afferma il coordinatore cittadino di Forza Italia Firenze, il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella. “Il Comune di Firenze spende 220mila euro per ospitare tutte queste persone nella Foresteria Pertini, che serve ad accogliere fiorentini in situazione di disagio e di povertà.

Speriamo che le rassicurazioni dell'assessore sul termine del 31 ottobre vengano mantenute. Comunque, è inaccettabile che Palazzo Vecchio spenda cifre considerevoli per migranti e per chi occupa abusivamente edifici. Tra l'altro, manca anche un muro di separazione con la scuola accanto, e i bambini vedono tutto dentro le stanze. La Pertini, nei mesi estivi, torni ad essere un ostello e sia restituita al quartiere".

In occasione della rievocazione storica Montopoli Medioevo del 12/13 settembre, la direttrice della scuola di Fotografia Fotografando, Veronica Croccia, presenterà nel giardino di Palazzo Guicciardini il suo lavoro di reportage sui bambini siriani rifugiati in Giordania. La Mostra Fotografica, dal titolo "Facciamo pistole che sparano caramelle - I bambini siriani rifugiati in Giordania". La mostra sarà visitabile gratuitamente durante tutta la durata della manifestazione Montopoli Medioevo.

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