Il Pd in Toscana si prepara a far partire il voto congressuale

Sono 46.447 i tesserati in regione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 marzo 2017 19:05
Il Pd in Toscana si prepara a far partire il voto congressuale

DIRE) Firenze, 13 mar. - I 765 circoli sparsi per tutta la regione cominceranno da lunedi' prossimo a scegliere fra Michele Emiliano, Andrea Orlando e Matteo Renzi per la leadership nazionale. Con una notizia in piu', in dote. Quella dell'incremento dei numeri degli iscritti. "Siamo arrivati a 46.447 tesserati contro i 41.153 del 2015. Mi pare un dato positivo- spiega il segretario regionale del Partito democratico, Dario Parrini-. Ovviamente, non ci sentiremo giudicati soltanto sulla base delle tessere che abbiamo fatto, ma dalla quantita' delle persone che parteciperanno ai congressi di circolo e ci impegniamo perche' sia la piu' alta possibile".

Sui numeri degli iscritti non ha inciso la scissione, per una ragione squisitamente tecnica. Anche Enrico Rossi, Paolo Fontanelli e gli altri esponenti che hanno consumato la rottura col Partito democratico risultano fra gli iscritti del 2016, e sino alla chiusura del tesseramento del 2017 non si avra' contezza di quanti effettivamente abbiano abbandonato il fronte dei dem. L'andamento degli iscritti in Toscana ha fatto segnare, ad ogni modo, un incremento del 12,86% a fronte di un aumento medio, su scala nazionale, del 10%.

Parrini gia' adesso ridimensiona l'impatto della scissione. Un po' perche' dei 46 mila iscritti, ben 10 mila sono quelli nuovi di zecca (con un'onda lunga che in Toscana e' cominciata dalla campagna per il referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre). Piu' in generale, ad avviso del segretario toscano dei democratici, "si e' trattato di un'operazione politica che e' partita con l'ambizione di essere una scissione e che si e' conclusa con una modesta fuoriuscita di un piccolo pezzo di gruppo dirigente che ha fatto una separazione unilaterale- chiosa-.

Forse, dovremmo usare termini diversi rispetto a quelli di scissione e scissionisti". Un risvolto parzialmente negativo c'e'. Riguarda il fatto che ben mille iscritti, proprio nell'anno utile per poter partecipare al congresso, non hanno rinnovato la propria adesione. Fra i molti aspetti da chiarire sia in fase congressuale che successivamente c'e' il nodo della ricostruzione di una coalizione di centrosinistra, invocata anche oggi in un'intervista al 'Corriere della Sera' dal governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino.

"Penso che chi tentasse di fare una valutazione di quello che e' stato fatto al Lingotto sulla base di un discorso delle alleanze non comprenderebbe lo spirito della tre giorni- sostiene Parrini-. Il candidato Renzi e' stato molto chiaro sulle alleanze, si fanno con lo spirito di un partito a vocazione maggioritaria che fissa dei paletti programmatici. Chi si trovera' su quel programma sara' un compagno di strada del Pd, ma non dobbiamo sceglierlo ora". Se non altro perche' al momento non e' ben chiaro con quale sistema elettorale si andra' al voto per le Politiche.

"Su questo- ribadisce il segretario toscano- siamo impegnati fino alla fine a far passare nostra proposta del Mattarellum. E non e' indifferente questo rispetto alle alleanze. Per ora mi pare una discussione del tutto prematura".

Nessun iscritto fantasma al Pd nel comune pisano di San Giuliano. Lo afferma il vice segretario toscano del partito, Antonio Mazzeo: "La realta' tanto semplice quanto inequivocabile e' che, trattandosi del rinnovo di una persona tesserata dal 2009, e' stato commesso (certamente in buona fede) un errore di trascrizione in fase di inserimento dei suoi dati", afferma facendo riferimento a una notizia apparsa sul 'Tirreno' del rinnovo dell'iscrizione di un militante deceduto. "Pare evidente, purtroppo, che come a livello nazionale qualcuno ha usato e usa le inchieste giudiziarie senza pudore per fare campagna congressuale, a livello pisano qualcuno sta utilizzando il tesseramento con lo stesso obiettivo- lamenta-.

Mi pare chiaro, purtroppo, che dopo quelli che hanno fatto la scissione per ragioni di ambizione personale a Pisa ci sia anche chi, su questa scia, ha scelto di imitarne toni diffamatori verso il Pd per qualche voto in piu' in vista del congresso". Il riferimento e' al segretario comunale di San Giuliano, Matteo Cecchelli che ha rivelato le presunte anomalie nel tesseramento. "Mi spiace, davvero, che qualcuno al nostro interno possa vivere come un 'peso' o come 'negativo' il fatto che ci siano tante persone che hanno deciso liberamente di aderire al nostro partito- prosegue Mazzeo-.

Io, invece, sono orgoglioso che ci siano oltre 5 mila persone che, nel momento in cui un pezzo di classe dirigente ha deciso di uscire dal nostro partito, hanno testimoniato la loro voglia di partecipare".

"Il presidente della Regione, come tutti gli eletti direttamente dal popolo tende a ballare da solo e a comportarsi da uomo solo al comando. Rossi che ha avuto una propensione a ballare da solo, in questa nuova fase dovra' ballare meno da solo e ad essere meno uomo solo al comando, e noi gli daremo una mano stare meno in solitudine". Lo afferma il segretario regionale del Pd, Dario Parrini nel corso di una conferenza stampa convocata per fare il punto sul tesseramento del 2016, che si e' chiuso ufficialmente lo scorso 28 febbraio.

"Siamo passati da un governo monocolore a un governo di coalizione, anche se i rapporti di forza fra i due partiti di coalizione sono molto insoliti, perche' abbiamo 25 consiglieri regionali, 24 del Pd e uno di Articolo 1- evidenzia-. È chiaro che Rossi dovra' tenere conto di questo fatto nello svolgere il suo incarico, dovra' essere meno uomo solo al comando e gli assessori, e i consiglieri del Pd saranno piu' protagonisti nella costruzione delle scelte". Il tutto, secondo il leader regionale dei dem, "andra' fatto nell'interesse della Toscana, senza protagonismi fuori luogo, ma soprattutto nella consapevolezza che abbiamo un patto con gli elettori da rispettare che il Pd intende rispettarlo fino in fondo.

Rossi ha detto di voler fare altrettanto- sottolinea-, ci auguriamo che mantenga fede alla sua promessa, anche se ultimamente tra quello che promette e quello che fa corre una certa differenza". Quanto, poi, alla proposta di un patto per arrivare alla fine della legislatura avanzata dal vice segretario Antonio Mazzeo, Parrini prova a contestualizzare la contesa: "Noi abbiamo un programma che e' stato sottoscritto prima della scissione e che resta tuttora valido- fa sapere-. Quello che ha proposto il mio vice segretario e' un patto che servirebbe a rendere evidente, a mettere nero su bianco l'impegno di Rossi a non candidarsi alle Politiche prima della fine della legislatura, perche' sappiamo che se si candidasse, dovrebbe dimettersi da presidente e manderebbe la Regione a elezioni anticipate".

"Certo, non si puo' far finta che non sia successo nulla e troveremo il modo piu' snello possibile di interpretare questo nuovo scenario fatto di un governo sostenuto da una sorta di coalizione con il Pd. Il presidente Rossi era una guida amministrativa e politica che da solo interpretava questo importante ruolo. Da oggi sara' meno solo nella guida politica dell'ente". Lo afferma il capogruppo in Regione del Partito democratico, Leonardo Marras al termine di un incontro del gruppo dem con il segretario toscano, Dario Parrini.

Ad avviso del capo dei consiglieri regionali targati Pd, c'e' da essere ottimisti sull'attuazione del programma. "La strategia e' salda- sottolinea-, a partire proprio dal Prs, il Piano regionale di sviluppo: gli assessori e i consiglieri sono impegnati nel garantirne l'attuazione. Governare non puo' significare galleggiare, sara' nostro compito dare impulso per una visione di piu' lungo respiro, per completare con risultati concreti l'attuale legislatura e proporre un progetto politico per il futuro".

Sulla durata della legislatura, aggiunge, "diamo credito alle dichiarazioni di Rossi di non voler rompere il patto con i toscani e di proseguire il lavoro senza candidarsi alle prossime elezioni politiche. Non si scaricano sulle istituzioni i rapporti interni ad un partito o i rapporti politici tra partiti". Proprio per questo, promette Marras, "vigileremo affinche' non siano usate le istituzioni a fini politici. Staremo sul merito delle questioni: e' il modo piu' responsabile di interpretare il mandato ricevuto dai cittadini.

E ci saranno sempre piu' frequentemente riunioni di questa natura, tutti insieme e tenendo riunioni di maggioranza con la presenza anche del presidente".

Dario Nardella, sindaco di Firenze e renziano di ferro. Mentre sua sorella, Sveva, compagna di Giuseppe Catizone- il coordinatore della mozione di Michele Emiliano in Piemonte- al congresso tifera' per il governatore pugliese. "Come dire, ognuno ha i suoi parenti... Io ho un rapporto personale e affettivo con mia sorella, non politico. Sono idee sue, le porta avanti, non le condivido totalmente, ma non posso certo obbligarla ad avere idee diverse". Lo spiega a Radio Toscana lo stesso sindaco Dario Nardella che aggiunge: "Sono cose private che politicamente non mi riguardano". (Dig/ Dire)

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