Il monachesimo a Firenze fra XI e XIII secolo. Dall’età della riforma ecclesiastica agli insediamenti della città comunale

Martedì 1 aprile alle ore 17.00, presso il Centro Arte e Cultura a Firenze (Piazza San Giovanni 7)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 marzo 2014 21:43
Il monachesimo a Firenze fra XI e XIII secolo. Dall’età della riforma ecclesiastica agli insediamenti della città comunale

Sesto appuntamento del ciclo di conferenze “Firenze prima di Arnolfo” con Francesco Salvestrini e Il monachesimo a Firenze fra XI e XIII secolo. Dall’età della riforma ecclesiastica agli insediamenti della città comunale: martedì 1 aprile alle ore 17.00, presso il Centro Arte e Cultura a Firenze (Piazza San Giovanni 7), ingresso gratuito, senza prenotazione.

A Firenze già nel IX secolo si trovavano antichi istituti di perfezione e dipendenze di importanti cenobi padani. Tuttavia fu soprattutto fra X e XII secolo che sorsero entro le mura e nell’immediato circondario alcuni dei più noti monasteri benedettini destinati a svolgere un ruolo di primo piano nella storia della città e del suo assetto urbanistico. Fra questi emersero la cosiddetta Badia fiorentina (Santa Maria), voluta dalla famiglia del marchese Ugo nel 978, il chiostro suburbano di San Miniato al Monte fatto costruire dal vescovo Ildebrando (ca. 1018), quello femminile di San Pier Maggiore, anch’esso legato alla curia episcopale (seconda metà dell’XI secolo), il cenobio di San Salvatore a Settimo, patronato dei conti Cadolingi dal tardo secolo X, e il chiostro di San Salvi, di matrice sempre laicale (1048), ma presto inserito nel movimento riformatore facente capo a Giovanni Gualberto e al successivo Ordine vallombrosano.

Salvestrini - docente di Storia Medievale e delle Istituzioni Ecclesiastiche Medievali presso l’Università di Firenze - illustrerà il ruolo svolto delle fondazioni regolari nella Firenze del pieno Medioevo e ripercorrerà le vicende delle più antiche istituzioni ‘contemplative’, connesse alla grande stagione della riforma ecclesiastica, che vide il centro toscano e i suoi religiosi agire da protagonisti. Dall’accusa di simonia mossa da Giovanni Gualberto al presule Pietro Mezzabarba e dalla celebre ‘prova del fuoco’ di Settimo del 1068, Salvestrini arriverà a parlare dell’accoglienza riservata ai Cistercensi dal vescovo Ardingo negli anni trenta del Duecento, cercando di evidenziare in che modo il monachesimo lasciò in eredità al cristianesimo fiorentino il ricordo dei gloriosi fatti occorsi nel secolo XI, il cui rigore morale e l’elevazione spirituale incisero profondamente sulle stagioni successive.

Approfondimenti

Prossimi appuntamenti: martedì 29 aprile con Marco Gamannossi e L’abbazia di Settimo a Firenze fra l’XI e il XIII secolo: testimonianze storiche-artistiche di un destino comune. Martedì 6 maggio sarà la volta di Franco Cardini e L’immagine di una città non ancora unita; martedì 20 maggio Riccardo Chellini e le Questioni archeologiche e storiografiche sulla chiesa di Santa Reparata a Firenze: dalle origini paleocristiane all’età di Arnolfo. Infine, martedì 3 giugno, L’arte di ricostruire graficamente i monumenti con Massimo Tosi.

Ciclo di conferenze “Firenze prima di Arnolfo”

ingresso gratuito, senza prenotazione

Centro Arte e Cultura dell’Opera di Santa Maria del Fiore

Piazza San Giovanni 7, Firenze

Tel. 055- 282226

artecultura@operaduomo.firenze.it

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