Il Maestro Andrea Vitello al Teatro Niccolini

La rassegna "Io nel pensier mi fingo" porta in scena i versi di alcuni illustri poeti del Novecento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 febbraio 2019 12:11
Il Maestro Andrea Vitello al Teatro Niccolini

Il teatro Niccolini di Firenze si prepara ad accogliere una serie di spettacoli in musica e poesia con la rassegna “Io nel pensier mi fingo”, progetto a cura di Sauro Albisani, produzione della Fondazione Teatro della Toscana.

La rassegna porta in scena i versi di alcuni illustri poeti del Novecento come Pascoli, Gozzano, Palazzeschi, Betocchi, Campana, con musica del maestro Andrea Portera, eseguita live dall’orchestra da camera del Maggio Musicale Fiorentino, dall’Ensamble Bios, dal Datura Brass Ensemble, dal Menura Vocal Ensemble e che, negli appuntamenti del 22 febbraio e del 10 maggio, vedrà sul podio un carismatico rappresentate della direzione d’orchestra, il maestro Andrea Vitello.

Il calendario prevede i seguenti appuntamenti:

22 febbraio “Zvanì – rapsodia pascoli”;

15 marzo “ed io non voglio più essere io – kammermusikgozzano”;

5 aprile “l’incendiario – cabaretpalazzeschi”;

3 maggio “il manovale della carità – cantatabetocchi”;

10 maggio “chimera – opera campana”.

Tutti gli spettacoli si terranno alle ore 19:00 presso il teatro Niccolini sito in via Ricasoli, 3 a Firenze.

Segnaliamo i seguenti appuntamenti:

22 Febbraio

ZVANÌ – RAPSODIAPASCOLI

lettura di poesie scelte di Giovanni Pascoli tratte da Il fanciullino.

Con la partecipazione di Alessandra Brattoli, Anastasia Ciullini, Erica Trinchera, Fabio Facchini, Ghennadi Gidari, Athos Leonardi.

Ensemble BIOS

Violino I: Gabriele Bellu

Violino II: Damiano Tognetti

Viola: Luigi Capini

Violoncello: Lucio Labella

Flauto : Tommaso della Croce

Percussioni: Marcello Nesi

Direttore Maestro Andrea Vitello.

10 Maggio

CHIMERA – OPERACAMPANA

lettura di poesie scelte di Dino Campana.

Con la partecipazione di Alessandra Brattoli, Maria Lucia Bianchi, Anastasia Ciullini, Fabio Facchini, Vittorio Pissacroia, Sebastiano Spada.

Orchestra da Camera del Maggio Musicale Fiorentino

Chitarra: Andrea Pennati

Flauto : Tommaso della Croce

Percussioni: Marcello Nesi

I NUOVI del Niccolini

Direttore Maestro Andrea Vitello.

ANDREA VITELLO, la bacchetta italiana del repertorio contemporaneo.

Il toscano Andrea Vitello si appassiona alla musica già nell’età adolescenziale, quando decide di posare per la prima volta le proprie mani sulle cromie in bianco e nero dei lunghi e pesanti tasti di un vecchio pianoforte rimanendo affascinato dal suono creato dai martelli di rimbalzo. Nota dopo nota le corde iniziarono a vibrare alla loro frequenza di risonanza in maniera sempre più armonica. I primi spartiti, la prima avventura da autodidatta. Poi decide che la musica non solo fa parte della sua natura, ma che potrebbe essere il futuro: per la vita.

Così inizia lo studio di piano, di composizione, organo e gregoriano e direzione di coro. Canta nella Corale Guido Monaco di Prato e si trova sul grande palcoscenico, in qualità di corista, nella Tosca e in Rigoletto. Ma non sarà certo questo il suo futuro. Terminato così il classico percorso di studi musicali inizia a frequentare il triennio di alto perfezionamento in direzione di orchestra presso l’Accademia Musicale Pescarese, con il docente Donato Renzetti, di cui diventerà assistente personale. Uomo di arte, ama la letteratura, in particolare la poetica italiana, ascolta la musica sinfonica e la lirica ma ha una grande passione per i suoni di matrice afro americana e nella sua biblioteca musicale risuonano note di blues, soul e Jazz. Appassionato di viaggi e della buona cucina, ha nel suo taccuino migliaia di appunti legati alle memorie dei più bei luoghi che ha visitato nel nostro pianeta azzurro.

Cina, Korea, Russia, Stati Uniti d’America e buona parte dell’Europa. E’ l’Italia però la grande passione di Andrea che, assieme alla compagna, la compositrice Elvira Muratore, ha percorso per lunghezza e larghezza, prediligendo sempre le città d’arte ed ovviamente le mete enogastronomiche. Se questa è in breve la figura privata, iniziando a parlare di quella professionale la penna abbisogna di molto più inchiostro. Andrea Vitello è un entusiasta interprete del repertorio contemporaneo.

Ha diretto in concerto prime esecuzioni di autori quali Peter Eötvös, Tristan Murail, Oliver Schneller, Andrea Portera, Alessio Elia, Albertas Navickas e Rita Ueda ed ama scoprire e promuovere giovani compositori. Entusiasta ambasciatore della musica italiana, ha riscoperto e diretto numerose opere di compositori italiani meno noti, come Guido Alberto Fano, Silvio Omizzolo, Mario Pilati e Gian Francesco Malipiero. Si è esibito in alcune tra le più importanti sale del panorama internazionale come la Carnegie Hall di New York, il Seul Art Center, il Teatro Petruzzelli di Bari, e la Sala Verdi di Milano e ad oggi collabora con diverse orchestre ed ensembles, tra le quali ricordiamo I Solisti del Teatro alla Scala di Milano, l’Orchestra Sinfonica MÁV di Budapest, l’Orchestra Sinfonica di Salonicco, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, la Korea Soloists Orchestra di Seul, l’ensemble Argento di New York, l’Orchestra Filarmonica di Koszalin, l’Orchestra Sinfonica di Khabarovsk e l’orchestra da camera de I Solisti Russi. Il suo debutto discografico con il Pierrot Lunaire di Arnold Schoenberg, alla guida dell’Ensemble BIOS, con la voce di Anna Clementi, ha suscitato entusiastiche reazioni nella critica internazionale, recentemente di nuovo sollecitata dal CD “Octets”, edito da Warner Classics, in collaborazione con I Solisti della Scala, interpretando composizioni di Igor Stravinsky, Peter Eötvös (incidendo per l’occasione, in prima assoluta, l’Ottetto del compositore ungherese), Alessio Elia, Albertas Navickas e Rita Ueda. Ed è nell’apice della sua carriera che proprio Donato Renzetti, che gli fu Maestro, dice di Vitello: “Le sue esecuzioni si sono distinte per le raffinate concertazioni e le originali proposte sia nei tempi che nei fraseggi.

Lo considero uno dei giovani direttori più interessanti della sua generazione.”

Con le sue bacchette firmate da Andrea Boi, ha diretto l'Histoire du Soldat alla Carnegie Hall, ha debuttato lo scorso 11 Ottobre a Sanremo dirigendo la Seconda Sinfonia di Saint Seans e ha da poco terminato un viaggio musicale importante proponendo l’integrale delle sinfonie di Robert Schumann.Da menzionare anche il Secondo Concorso Internazionale per direttori d’Orchestra “Antal Doráti”, volto ad offrire una reale opportunità di carriera a direttori d’orchestra emergenti ed aperto a musicisti di ogni nazionalità senza limiti di età, nel quale Vitello è stato direttore artistico e preparatore dell’Orchestra Sinfonica Mav per la finale del concorso, e nell’occasione ha diretto La Mer, il Concerto per Orchestra di Bartok, il Mephysto Waltz di Liszt e tre brani contemporanei di Alessio Elia, Rita Ueda, Salvatore Frega.

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L’ENSEMBLE BIOS dal greco che significa "vita"- nasce per volontà di Andrea Vitello nel 2009 e si configura sin dall'origine come un gruppo a formazione variabile, perlopiù cameristica, con e senza direttore. Di particolare successo le produzioni di Histoire di soldat di Igor Stravinsky e del Quartetto per la fine dei tempi di Oliver Messiaen, l'ensemble si fa notare a livello internazionale con la fortunata incisione del Pierrot Lunaire di Arnoldo Schönberg con la voce di Anna Clementi e la direzione di Andrea Vitello per l'etichetta Continuo, incisione considerata oggi una delle più interessanti ed originali sull'intero mercato discografico. BIOS ha inciso, sempre con la direzione e di Andrea Vitello, la suite "Red Music" di Andrea Portera ed eseguito prime assolute di numerosi giovani compositori tra cui Salvatore Frega ed Elvira Muratore

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Il teatro comunale Niccolini. Il teatro prende il nome dal drammaturgo italiano Giovanni Battista Niccolini, le cui opere sono caratterizzate da soggetti storico-patriottici e temi come il riscatto nazionale e la libertà del popolo. I lavori di costruzione del teatro vennero completati nel 1848 e l’apertura effettiva avvenne nel 1850 con un corso di recite d’opera in musica allestito dalla Compagnia Coiani. Nel 1851 i soci fondatori decisero di fondare una accademia ufficializzando tale atto con statuti e regolamento presso la Prefettura di Firenze.

Nella seconda metà degli anni settanta, a causa di importanti danni subiti durante la guerra, il teatro venne chiuso. In seguito la Regione Toscana avviò un progetto di ristrutturazione di vari siti culturali, tra cui il teatro Niccolini. I lavori iniziarono nel 1984 e nel 1996 ci fu l’inaugurazione della struttura cosi come appare oggi. Il teatro è ricordato anche per il sipario del pittore Faraoni che ritrae un corteo dionisiaco dove domina un paesaggio lunare.

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